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La Redazione

 

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La pistola fumante

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A cura di Redazione CDC
Il 21 Gennaio 2021
9052 Views

La crisi di governo sembra in via di risoluzione dopo che il governo Conte ha ottenuto la fiducia di entrambi i rami del parlamento, anche se al Senato non ha la maggioranza assoluta. Di fatto, l’esecutivo è più fragile e in queste ore, secondo quanto dicono le cronache, è a caccia di voti. Ma cosa si cela dietro una crisi che sembra così enigmatica? Si è forse tentato il colpo per un nuovo governo tecnico guidato da Mario Draghi? Questo articolo di Alberto Conti, scritto prima degli sviluppi di queste ore, cerca di andare in profondità non dimenticando cosa significhi “EUROZONA”.

Comunque vada, per una crisi di governo che passa, un tecnocrate che resta, ed un altro – per il momento – che aspetta.

La pistola fumante

Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org

Se un paese lasciasse l’Eurosistema, i crediti e le passività della sua BCN nei confronti della BCE dovrebbero essere regolati integralmente.”

Francoforte sul Meno, 18 gennaio 2017 L/MD/17/34

Oggetto: Interrogazione con richiesta di risposta scritta QZ-120

Così scriveva in conclusione Mario Draghi, nel momento in cui si ventilava la possibilità dell’Italia di uscire dall’euro, avendo però un grosso saldo passivo Target2. Successivamente quando olandesi e tedeschi chiesero conferma che questo valesse all’inverso anche per loro, cioè se la BCE avesse dovuto versare alle loro Banche Centrali, cioè sostanzialmente ai loro Stati, il corrispettivo del saldo attivo Target2 in caso di una loro uscita unilaterale dall’euro, si trincerò in un sostanziale silenzio, dietro la formula “l’euro è irreversibile e non intendo speculare su ipotesi diverse” (altra menzogna).

Ma cos’è esattamente questo benedetto saldo Target2?

Rappresenta la contabilizzazione della liquidità complessiva entrata o uscita da un Paese dell’eurozona rispetto alla stessa eurozona, rappresentata monetariamente dalla BCE, di cui Mario Draghi all’epoca era governatore.

Un po’ di pazienza e un paio di esempi banali spiegano meglio di tutto questo strano meccanismo, dichiaratamente dedicato alla semplificazione dei pagamenti transfrontalieri nell’area euro, la cui Banca Centrale Europea (BCE) è partecipata in quota fissa dalle rispettive Banche Centrali dei Paesi membri.

Il Sig. Giovanni Verdi, correntista di Banca Intesa, compra una FIAT (supponendo per assurdo che la FIAT abbia ancora sede in Italia), pagandola con un assegno di 50.000 € che verrà poi versato sul conto della stessa FIAT aperto presso Unicredit. Occorre sapere che ogni banca italiana è obbligata ad avere un proprio c/c presso la Banca d’Italia, ove registrare a fine giornata i movimenti di cassa in entrata e in uscita. Accadrà quindi che Banca Intesa ridurrà il proprio saldo di c/c presso la Banca d’Italia, mentre Unicredit lo aumenterà di pari importo, e la cosa finisce lì, compensata all’interno del sistema Italia. L’incrocio del dare/avere giornaliero tra le varie banche italiane normalmente tende al pareggio, ma se a fine giornata, per riprendere l’esempio, il dare di Banca Intesa verso Unicredit supera l’avere dalla stessa Unicredit di 50.000 €, effettivamente Banca Intesa dovrà versare a Unicredit tale cifra, che verrà parimenti contabilizzata nei saldi dei rispettivi c/c aperti presso Banca d’Italia. Per questo si dice che i pagamenti interbancari avvengono con “moneta di Banca Centrale”, proveniente dallo stato patrimoniale liquido di ogni banca, o da prestiti interbancari “overnight”, o da prestiti della stessa Banca centrale, quando fosse necessario per carenza di liquidità. Non possono invece essere accettati pagamenti interbancari con quel tipo di moneta fiat che le banche commerciali creano dal nulla all’atto di erogare prestiti ai loro clienti, e questo spiega il perché una banca privata può fallire per mancanza di liquidità nonostante possa creare dal nulla tutto il denaro che le viene richiesto da famiglie e imprese.

Vediamo ora un secondo esempio, per meglio comprendere il “sistema” Target2.

Il Sig. Mario Rossi, residente a Milano, compra una Mercedes S dal suo concessionario di fiducia, firmando un assegno di 100.000 €. Tale assegno di Banca Intesa supponiamo per semplicità che venga versato direttamente su un conto Mercedes di Deutsche Bank a Stoccarda. Che succede a questo punto?

Anche i 100.000 € pagati dal Sig. Mario Rossi riducono il saldo di Banca Intesa presso Banca d’Italia, mentre il saldo di Deutsche Bank Stoccarda presso la Bundesbank (Banca Centrale tedesca) aumenta parimenti di 100.000 €. Questa volta però il movimento non si autocompensa nel solo sistema Italia, che vede una perdita secca di 100.000 €, così come non si autocompensa nel solo sistema Germania, che vede al contrario un incremento patrimoniale di pari importo. Si compensa però a livello superiore nel sistema euro, rappresentato dalla sua Banca Centrale, la BCE.

Il Target2 è un accordo tra Banche Centrali nazionali che vedono compensati automaticamente i loro saldi a livello di BCE proprio nella contabilità Target2, che tiene traccia contabile dei movimenti di valuta tra gli Stati membri attraverso le variazioni dei saldi di c/c che ogni Banca Centrale Nazionale deve avere presso la BCE . E’ un po’ come trasferire la stessa “logica contabile” dei pagamenti interbancari interni a un Paese ai pagamenti tra banche centrali all’interno di un area valutaria regolata da una Banca Centrale delle Banche Centrali, che è appunto la BCE partecipata dalle BC nazionali. Solo che in questo caso non avviene l’effettivo trasferimento di denaro da Banca d’Italia verso Bundesbank, poiché non sono in realtà “aziende” separate, ma filiali di una stessa realtà bancaria che si chiama il “sistema delle banche centrali” rappresentato dalla BCE. Quello che avviene è piuttosto una creazione di moneta da parte di Bundesbank, che copre il versamento dell’assegno in Deutche Bank, e una distruzione di moneta da parte di Banca d’Italia, che è un modo alternativo di “compensare” la riduzione del saldo del suo “cliente” Banca Intesa.
E’ ovvio che quando i consumatori italiani si abituano a scegliere prodotti tedeschi più convenienti (per il famoso dumping valutario intrinseco all’architettura dell’euro), nel tempo il disavanzo Target2 dell’Italia (passivo di Banca d’Italia presso BCE) e l’avanzo corrispondente della Germania (attivo di Bundesbank presso BCE) tendono a crescere, al netto di crisi economiche nazionali (governo Monti, distruzione della domanda interna) o crisi economiche globali (QE post fallimento Lehman Brothers e post covid), che comportano diversi flussi monetari intraUE per altri motivi.

E’ però anche evidente che quando un italiano paga un tedesco è perché i soldi li ha risparmiati, ce li ha, e una volta concluso il pagamento questi soldi si sono effettivamente spostati dall’Italia alla Germania, con tutti gli scompensi economici e monetari che questo comporta al Paese importatore netto di merci e servizi.

A questo punto si è già dato, anche troppo viste le devastanti conseguenze macroeconomiche a seguito di uno stato di necessità artificiosamente forzato dalla stessa architettura dell’euro, e la contabilizzazione del già dato non può essere in alcun modo interpretata come debito, semmai come un danno all’equilibrio e al relativo benessere di chi è costretto dai prezzi truccati a comprare quasi tutto dalla Germania, desertificando così la propria struttura produttiva a scapito oltretutto dell’offerta interna di lavoro.

Quando si vede un personaggio di potere commettere una grossa sciocchezza a danno dei suoi rappresentati la domanda che sorge spontanea è: ma ci è o ci fa?

Ripercorrendo il nostro storico declino economico il pensiero va agli Andreatta, Ciampi, Prodi, Monti, Conte, ecc. ecc. Carità cristiana vuole che si dia il beneficio del dubbio, cioè che la risposta sia che forse “ci è”, secondo la proverbiale saggezza di Forrest Gump quando dice, imboccato dalla mamma, “stupido è chi stupido fa”. Per gli esempi citati lo si può anche concedere, ma per Mario Draghi no, di tutto si può dire di lui ma non che sia ingenuo, impreparato, o diversamente intelligente. Il Governatore della BCE Mario Draghi sapeva benissimo come stavano le cose, ed ha mentito sapendo di mentire, nel tentativo di difendere l’ideologia neoliberista sottostante all’architettura euro, della quale è uno dei massimi rappresentanti “operativi”, a danno nostro e a vantaggio ormai storicizzato dei tedeschi, oltre che a danno dei Popoli e a vantaggio delle elite finanziarie apolidi.

Ecco perché la citata corbelleria scritta da Mario Draghi in veste ufficiale di Governatore della BCE è la pistola fumante della sua malafede e della a dir poco scarsa propensione a difendere gli interessi reali del proprio Paese d’origine, dopo che lo ha allevato alla scuola del grande Federico Caffè, e poi premiato con incarichi prestigiosi e di alta responsabilità economica e politica.

Come l’agente 007 – licenza di uccidere, sembra più orientato a giurare fedeltà a Sua Maestà Britannica, la Regina Elisabetta, entrata nella UE come cavallo di Troia della strategia imperiale americana e poi uscita per tempo e senza i danni epocali subiti invece dal nostro Paese.

Battute a parte, questo personaggio è il meno indicato a salvare la traballante Italia dallo tsunami post-covid, il meno affidabile per i suoi trascorsi di liquidatore del patrimonio pubblico e proprio per la sua scaltrezza, che ne fa un arma estremamente pericolosa al servizio di un nuovo ordine mondiale che ci vuole schiavi, stupidi e malati nel corpo e nello spirito.
Nessun italiano ha mai votato Mario Draghi, così come nessun italiano aveva mai votato Mario Monti, e neppure Giuseppe Conte del resto.

Sarebbe scandaloso, inaccettabile, la tomba della democrazia del 1948 che Mario Draghi sostituisse Conte al governo del Paese, tanto più durante una legislatura chiaramente votata dagli italiani all’insegna del cambiamento radicale, dell’onestà, del recupero di dignità, sovranità, libertà e giustizia sociale. Volontà elettorale già ampiamente tradita dal “rivoluzionario” Movimento 5 stelle che si è poi alleato col nemico giurato dei suoi elettori, il sempre famigerato PD ora del famigerato Zingaretti, quello che voleva obbligare gli over 65 alla vaccinazione antiinfluenzale di assai dubbia utilità (e assai probabile nocività in caso di covid-19), quello che ha imposto il ricatto MES al governo Conte, insieme all’ex-segretario del partito Renzi, e non gli basta.

E poi in tema di “governi tecnici”, di scelte politiche affidate a “comitati tecnico scientifici”, e via mentendo, direi che abbiamo già dato, anche troppo, al presente e al passato, adesso basta.

W l’Italia libera dai pregiudizi ideologici propagandati dal mainstream, che l’hanno portata verso la rovina, quel neoliberismo privatista strisciante che vede in Mario Draghi il suo campione indiscusso. A tutto c’è un limite, e se Mattarella dovesse “accettare” un governo Draghi in sostituzione del fallimentare governo Conte, in questa legislatura votata dagli italiani all’insegna del cambiamento sovranista, sarebbe un tradimento ancora peggiore di quello già in atto, a responsabilità M5S. Non è accettabile, non siamo ancora la Grecia, nonostante facciano di tutto per farci ripercorrere quella stessa strada maledetta. Vedi ad esempio il colossale extra-indebitamento causa covid con l’Europa (anziché l’indebitamento coi disponibilissimi risparmiatori italiani) e le relative spese folli, tra le quali l’aumento delle spese militari (ricordate i costosi sottomarini tedeschi acquistati dalla Grecia prima del default?). Dopo i famigerati F35 ecco ora spuntare l’acquisto di 8 nuovi costosissimi aerei spia di origine usraeliana, per fare dell’Italia il primo spione d’Europa, ultima chicca di questo governo che i TG non ci raccontano, e soprattutto non commentano. Ma tutto questo è niente rispetto al colpo di grazia di un eventuale governo Draghi, presentato come “salvatore della Patria” alla stessa stregua del suo collega “europeista” Mario Monti. Le prove documentali della malafede nell’esercizio del potere qui ci sono. Speriamo che questo valga come anticorpo, a differenza dei brogli elettorali USA, le cui “esportazioni di democrazia” hanno perso così ogni residua parvenza di credibilità. Altro che le sguaiate urla di un Beppe Grillo ormai tacitato, Forrest Gump docet: stupido è chi stupido fa, come ad esempio vietare l’idrossiclorochina per intasare gli ospedali e promuovere vaccini di dubbia efficacia e probabile devastante nocività.

Non è più tempo di fare gli stupidi, o ci si riconosce italiani talentuosi che sanno stare sulle proprie gambe o si muore, non tanto di covid stando ai numeri letti correttamente, ma delle conseguenze economiche e politiche di una dissennata gestione della pandemia!

Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org

Pubblicato da Jacopo Brogi per ComeDonChisciotte.org

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