La situazione esplosiva in Caucaso (soprattutto quello meridionale) preoccupa tutte le cancellerie delle medie e grandi potenze. L’Iran, come Potenza regionale di grande importanza, non fa eccezione. La pace e la stabilità in questa regione, infatti, sono fondamentali per gli interessi della Repubblica Islamica. é in quest’ottica che va inquadrato il continuo impegno di Teheran affinché le tensioni Armenia – Azerbaigian non deflagrino in uno scontro aperto, in una guerra drammatica sia per le sorti delle popolazioni del posto che per gli interessi delle Nazioni pienamente “coinvolte” in questa area del globo.
Iran, il presidente Raisi sfida la Nato: Caucaso priorità strategica nazionale
Teheran, IRNA – Il Presidente iraniano Ebrahim Raisi ha ribadito l’opposizione del suo Paese alla presenza di “stranieri” nel Caucaso e ha definito “inaccettabile” qualsiasi cambiamento geopolitico nella regione, che a suo dire sarebbe dannoso per gli interessi dei Paesi presenti.
Ieri mercoledì 4 ottobre, Raisi ha ospitato funzionari della Repubblica dell’Azerbaigian e dell’Armenia per un colloquio sugli sviluppi in corso nella regione del Caucaso. Gli incontri hanno avuto luogo mentre l’Azerbaigian e l’Armenia stanno cercando di raggiungere la pace per porre fine alla loro decennale disputa sulla regione del Nagorno-Karabakh.
Durante i colloqui con il Segretario del Consiglio di Sicurezza armeno Valerii Grigoryan, il Presidente Raisi ha sottolineato l’importanza di rispettare l’integrità territoriale dei Paesi del Caucaso e ha annunciato la disponibilità dell’Iran a cooperare per migliorare la pace e la sicurezza nella regione.
Raisi ha inoltre respinto qualsiasi cambiamento geopolitico nel Caucaso, definendolo dannoso per gli interessi dei Paesi della regione.
Nel frattempo ha sottolineato la necessità di proteggere i diritti degli armeni del Nagorno-Karabakh e inoltre, ha annunciato la disponibilità dell’Iran ad aiutare l’Azerbaigian e l’Armenia a risolvere la situazione di stallo attraverso il dialogo.
Il Presidente iraniano ha fatto commenti simili durante i colloqui con Khalaf Aly Oghlu Khalafov, rappresentante speciale del Presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev.
Raisi ha affermato che la protezione e il miglioramento della stabilità nel Caucaso dipendono dalla cooperazione dei Paesi regionali che, a suo dire, sono in grado di risolvere le questioni regionali.
Ha aggiunto che la presenza di Paesi extra-regionali, con qualsiasi scusa, non giova alle nazioni regionali e che la geopolitica della regione dovrebbe rimanere invariata.
I funzionari armeni e azeri hanno espresso la loro gratitudine alla Repubblica Islamica per la sua posizione sulle questioni regionali. Hanno inoltre annunciato l’interesse dei loro Paesi a espandere le relazioni con l’Iran.
Mercoledì scorso, il vicepresidente iraniano per gli Affari politici Mohammad Jamshidi ha scritto sulla piattaforma di social media X, precedentemente nota come Twitter, che il presidente Raisi ha avuto incontri con il consigliere per la sicurezza nazionale dell’Armenia e l’inviato speciale presidenziale dell’Azerbaigian, annunciando la ferma opposizione della Repubblica islamica all’apertura del corridoio Zangezur nella regione del Caucaso.
“Il consigliere per la sicurezza nazionale dell’Armenia e l’inviato speciale del presidente dell’Azerbaigian hanno presentato dei rapporti al dottor Raisi. In entrambi gli incontri, il Presidente ha dichiarato che il Corridoio Zangezur sarebbe un punto d’appoggio della NATO, una minaccia per la sicurezza nazionale dei Paesi della regione, a cui l’Iran si oppone fermamente”, ha dichiarato Jamshidi nel suo post.
04.10.2023
Titolo originale: Raisi: Any geopolitical change in Caucasus harmful to regional countries’ interests
Fonte: https://en.irna.ir/news/85248036/Raisi-Any-geopolitical-change-in-Caucasus-harmful-to-regional