DI KURT NIMMO
Another Day in the Empire
E’ tempo di grandi scelte per la Francia, con le elezioni del 2007 che mostrano in testa Nicolas Sarkozy, seguito da vicino da Ségolène Royal. Sarkozy, accreditato come il candidato per la “legge e l’ordine”, è considerato la bête noire[ bestia nera n.d.t. ] della cosiddetta sinistra, che in Francia è in realtà un’accozzaglia di tiepidi e inefficaci socialisti.
Sarko, come viene soprannominato tanto dagli affezionati quanto da chi lo vuole deridere, ha chiesto la pulizia etnica della banlieue di La Courneuve nel giugno 2005 “usando un Kärcher”, un ben noto marchio di dispositivi per la pulizia a pressione, un commento piuttosto significativo dal momento che egli è il ministro degli interni. È questo atteggiamento, e la sua “circulaire Sarkozy” [“circolare Sarkozy” n.d.t.] che ordina un giro di vite contro gli immigrati musulmani, che gli ha fatto conquistare i favori dei neoconservatori dall’altra parte dell’oceano, in America. Aiuta anche il fatto che Sarko appoggi l’invasione e l’occupazione dell’Iraq.
Ségolène Royal, presidente della regione di Poitou-Charentes, membro dell’Assemblea Nazionale, importante membro del Partito Socialista, afferma anche lei di essere un candidato presidenziale per “la legge e l’ordine”, ma, cosa più significativa, appoggia la cosiddetta “terza via” o “centro radicale”, una filosofia di governo centrista che ricuce assieme filosofie interventiste e “di mercato”, cioè un’ennesima variazione, questa peculiare della Francia, del neoliberismo. Infatti la “terza via” non è niente di meno che il socialismo Fabiano, un concetto partorito dal Royal Institute of International Affairs in Inghilterra e dallo Institute of International Affairs negli Usa, sebbene nella sua versione moderna si tratti più o meno del figlio spirituale (o del figlio bastardo) dei fratelli Aldous e Julian Huxley, quest’ultimo primo presidente dell’Unesco.
In breve il popolo francese deve scegliere tra un neoconservatore a cui piace chiamare gli immigrati musulmani “ voyous”( teppisti) e una laureata della elitaria École nationale d’administration, in altre parole Ségolène Royal fa parte di una manciata di énarques selezionati per diventare alti burocrati in Francia. Per qualche ragione, probabilmente per un ritorno del loro passato monarchico, il popolo francese accetta senza questioni questo ferreo monopolio politico.
Se i neoconservatori e gli Israel Firsters [definizione che può essere intesa come “Israele prima di tutto” ma anche come “suprematisti israeliani” n.d.t.] l’avranno vinta, Sarko risulterà vincitore, dal momento che la sua ben chiara animosità verso i musulmani – di fatto verso tutto il Maghreb islamico – si adatta più o meno alla perfezione allo schema dello “scontro di civiltà”, mentre il neoliberismo socialista della Royal potrebbe risultare per esso un mezzo disastro. Per assicurarsi le elezioni, come c’era da aspettarsi, i neoconservatori e i Likudniks in Israele stanno suonando la campana di “al-Qaeda”.
“Il giornale spagnolo di grande diffusione El Pais ha riportato lunedì 23 aprile che al Qaeda è in piena preparazione di mega attacchi in Spagna e Francia” riporta DEBKAfile, tristemente noto per essere un sito di facciata del Mossad. Conscio della minaccia Sarkozy ha detto lo scorso giovedì 19 aprile a Radio Europe 1: ‘ la principale minaccia per la Francia proviene dall’Algeria, dalla rete GSPC che si è trasformata in al Qaeda. Essi hanno membri in diversi paesi europei, compresa la Francia’… Le nostre fonti del contro terrorismo confermano l’informazione che il GSPC algerino stia lavorando duramente per ripetere il “successo” degli attentati ferroviari di al Qaeda a Madrid nel 2004, che hanno lasciato 200 morti e altre centinaia di menomati – e capovolsero le elezioni spagnole. Il conservatore Partito Popolare che era al governo, uno dei maggiori alleati in Iraq dell’amministrazione Bush, fu destinato alla sconfitta, il Partito Socialista dei Lavoratori, l’equivalente dei socialisti di Segolene Royal, fu elevato al potere.”
Naturalmente questo è nulla più che un non senso, dal momento che un’indagine spagnola durata due anni, conclusa lo scorso marzo, ha determinato che non c’era alcun legame con “al Qaeda”, un fatto riportato allora ma poi scomparso nella nebbia dei media aziendali. Inoltre Emilio Suárez Trashorras sospettato di aver fornito i 200 kg di dinamite usati per le bombe, fu fatto risalire ai Los Técnicos Especialistas en Desactivación de Artefactos Explosivos (TEDAX) gli esperti artificieri della Guardia Civile Spagnola (vedete Madrid 3/11 train bombing suspects linked to Spanish Security Services [sospetti dell’attentato dell’11-3 di Madrid legati ai servizi di sicurezza spagnoli n.d.t.]), un fatto che è ormai caduto nel buco della memoria. Allo stesso modo, in modo ancora più conveniente, Sarhane Ben Abdelmajid Fakhet, ritenuto il capo della cellula responsabile degli attacchi, e i suoi accoliti “potrebbero essere stati uccisi… quando si sono fatti esplodere mentre la polizia si avvicinava loro appartamento” nell’aprile del 2004.
“I jihadisti di al Qaeda vedono Sarkozy come un pericoloso nemico delle organizzazioni islamiche radicali in Francia, a cui deve essere impedito di raggiungere la carica di presidente, esattamente come Jose Maria Aznar in Spagna” continua DEBKAfile. “È probabile che la sua politica estera sia più amichevole verso gli Stati Uniti rispetto a quella della Royal…. Sarkozy viene visto come un nemico dei milioni di musulmani che vivono in Francia a causa del suo inflessibile passato da ministro degli interni. Al contrario la Royal ha corteggiato il voto islamico con promesse di vantaggi. Un attacco terroristico che porti la pretendente socialista al potere darà ad al Qaeda un grande prestigio tra i musulmani francesi”.
Come al solito “al Qaeda” otterrà esattamente l’opposto, rendendo certo che Ségolène Royal venga fatta fuori dalla competizione e Sarkozy eletto. Ma naturalmente “al Qaeda” è stata progettata esattamente per queste occasioni, per evidenziare una minaccia che non si materializza mai.
Infine, tutto ciò è un segnale, dato che ci è stato detto che “al-Qaeda” è emigrata in Africa settentrionale rendendo necessaria la creazione di AFRICOM, come annunciato dal Segretario della Guerra Senza Fine, Robert “Iran-Contra” Gates.
“E così la minaccia di ‘al-Qaeda’ continua a farsi sentire, fuori dal Medioriente e diritta nel mezzo dell’Africa, dove non c’è mancanza di minerali strategici e simili”, scrissi su questo sito all’inizio del mese. “Naturalmente, per i neocon, la ricchezza mineraria dell’Africa è secondaria all’ assicurarsi che alcuni musulmani vengano demonizzati in lungo e largo e all’ assicurarsi che la Guerra al Terrorismo abbia un tempo di decadimento molto lungo, forse un centinaio d’anni o più”.
Il compito di Sarko è di mantenere forte tale demonizzazione in Francia.
Fonte: http://kurtnimmo.com/
Link: http://kurtnimmo.com/?p=846
28.04.2007
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO