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ENI e le altre parti coinvolte hanno risolto i problemi derivanti dai vincoli della nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache. Conseguentemente, da oggi, sono ripresi i flussi di gas da Gazprom verso l’Italia attraverso il territorio austriaco, precedentemente interrotti, come aveva spiegato la società, per “la dichiarata impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria” motivata da Gazprom.
In una nota di Gazprom citata dalla Tass si legge: “L’operatore austriaco ha comunicato la sua disponibilità a confermare le nomine di trasporto di Gazprom Export, il che rende possibile la ripresa delle forniture di gas russo attraverso il territorio austriaco“.
Questa soluzione fa salire i livelli di stock di gas italiani al 91,36% per 176,727 Twh, come si ricava dalla piattaforma europea AGSI. Dalla stessa AGSI possiamo osservare come gli stoccaggi europei si attestino all’89,61% per 996,671 Twh.
Secondo il sito della SNAM a fine giornata “gli arrivi giornalieri dovrebbero attestarsi a circa 200 milioni di metri cubi, di cui una cinquantina destinati agli stoccaggi”, a fronte di consumi previsti per circa 140 milioni.
Principale fornitore risulta l’Algeria con oltre 70 milioni di metri cubi, mentre la Russia è l’ultima con 1,5 milioni, anche se a Tarvisio si registra una richiesta in esportazioni per circa 8,5 milioni.
In vista dell’inverno i “cugini” francesi hanno già rifornito le proprie riserve al 100% (fonte CRE – Commission de régulation de l’énergie), che si appella a tutti i francesi per uno “sforzo collettivo massiccio per ridurre i nostri consumi di energia”. I dati della CRE evidenziano come la Francia sia il terzo paese europeo, dopo il Belgio ed il Portogallo, a riempire al massimo le sue capacità di stoccaggio del gas naturale.
Nel mentre apprendiamo da Reuters che, quasi contestualmente, il comitato ministeriale congiunto di monitoraggio dell’OPEC+ ha deciso di tagliare 2 milioni di barili al giorno mentre termina l’utilizzo delle riserve strategiche USA (giunte ai minimi da 40 anni), che devono invece essere ricostituite.