217 decessi in Francia dopo la somministrazione del vaccino della Pfizer/Biontech, altri due morti ciascuno a seguito della vaccinazione col Moderna e l’AstraZeneca.
Al 25 febbraio, quindi, in Francia in totale salgono a 221 i decessi di soggetti a cui era stata iniettata la dose del vaccino.
Alla stessa data, i casi di reazioni avverse sono complessivamente 6.960 col Pzifer, 220 col Moderna e 1.994 con l’AstraZeneca su un totale complessivo di 4.315.000 dosi somministrate. Sono stati segnalati pure 34 casi di errata somministrazione del vaccino da parte dell’infermiere.
Calcolatrice alla mano, le reazioni avverse colpiscono 212 soggetti ogni 100.000 dosi iniettate, mentre si rilevano 5,12 decessi sempre ogni 100.000 dosi somministrate, in aumento rispetto alla precedente rilevazione del 4 febbraio quando l’indice era al 4,33/100.000 dosi come riporto in “Effetti collaterali? 245 morti dopo vaccino”.
Nel Paese transalpino, ad occuparsi di farmacovigilanza è “l’Agence nationale de sécurité du médicament et des produits de santé” (ANSM). L’Agenzia produce tre rapporti settimanali, uno per ognuno dei tre vaccini in atto autorizzati e impiegati ( Pzifer, Moderna e AstraZeneca ) e un quarto riepilogativo [1]. In maniera trasparente conditi da dati numerici, tabelle e dettagliate spiegazioni.
Fermo restando che gli ultimi due vaccini sono stati autorizzati recentemente, e quindi le dosi somministrate risultano nettamente inferiori allo Pzifer, è possibile fare un primo bilancio sulla sicurezza di ciascuno di essi.
I casi di reazioni avverse “gravi” con lo Pfizer sono 1.516 e rappresentano il 22% dell’insieme degli effetti avversi rilevati. Col Moderna la percentuale scende al 15% e, invece, con l’AstraZeneca sale al 34%.
Vaccino Pfizer: ecco le reazioni avverse più gravi occorse in Francia
Tra le reazioni avverse al vaccino Pfizer classificate dall’ANSM come gravi, oltre che i 221 decessi, si indicano:
- 185 casi di “disordine del ritmo cardiaco” (tachicardia, fibrillazione atriale, forte ipertensione, etc);
- 64 casi di ictus celebrale;
- 49 casi di infezione da Covid-19;
- 48 casi di emorragie;
- 37 casi di anafilassi di II o III grado;
- 30 casi di paralisi facciale;
- 21 casi di trombosi venosa profonda;
- 16 casi di embolia polmonare.
La novità è rappresentata dalla rilevazione, altresì, di 91 casi di infezione da Herpes Zoster, per la maggior parte degli eventi però in forma non grave.
“L’Agence nationale de sécurité du médicament et des produits de santé” (ANSM), infine, precisa pure che a seguito degli eventi più gravi occorsi dopo la vaccinazione con lo Pzifer ( 3.954.000 dosi iniettate ), a parte i 217 decessi, 83 persone risultano ricoverate in “prognosi riservata per la vita”, altri 300 ricoverate in ospedale sotto osservazione, 21 sono rimaste permanentemente invalidi o incapaci, un altro migliaio non si sono ancora completamente ristabiliti dai sintomi delle reazioni subite.
Tra i deceduti dell’ultima settimana, un cinquantenne sofferente di tiroide ma deceduto per numerose extrasistole occorse a diciotto giorni dal vaccino, un trentenne morto l’indomani della seconda dose, due ottantenne morti per broncospasmi l’indomani della somministrazione della seconda dose.
Vaccini Moderna e AstraZeneca: poche le vaccinazioni per valutarli
Per quanto riguarda il Moderna ( già distribuite 190.000 dosi circa ), invece, oltre i due decessi, tre soggetti risultano “in prognosi riservata”, uno invalido e sei ricoverati.
Uno dei defunti rientrava nella fascia d’età tra i 70 e 80 anni ed è stato colpito da un dolore toracico la notte successiva la prima vaccinazione, morendo di arresto cardiocircolatorio l’indomani malgrado le cure. L’altro deceduto, invece, era un novantenne già sofferente d’ipertensione arteriosa morto per un malessere cardiaco tre giorni dopo il vaccino.
Infine, per l’AstraZeneca ( 182.000 dosi ), oltre ai due deceduti, risultano due soggetti vaccinati in “prognosi riservata”, 24 invalidi o incapaci, otto ricoverati in ospedale. Ben 357 persone non si sono più ristabilite pienamente dopo la vaccinazione.
Qui sono in corso le autopsie per comprendere le ragioni dei decesso. Il primo era un giovane disabile, morto sei giorni dopo il vaccino; il secondo era un sessantenne affetto da co-morbilità ( ipertensione arteriosa, diabete, apnee notturne ).
Naturalmente l’ANSM tiene a precisare che « le informazioni dettagliate nei rapporti di questi casi non suggeriscono un ruolo del vaccino nell’insorgenza degli effetti ».
I decessi sono dovuti solo a sfortunate coincidenze.
Fonte articolo: https://www.fronteampio.it/francia-salgono-a-221-i-decessi-dopo-il-vaccino/