Questa mattina Olaf Scholz, Cancelliere federale della Germania dal dicembre del 2021, ha ordinato al Ministero dell’Economia di ritirare il rapporto sul Nord Stream 2 dalla Federal Network Agency. Ad annunciarlo è Robert Habeck, Ministro dell’economia e vice Cancelliere.
“Credo che la situazione geopolitica e l’ambiente del mercato del gas negli ultimi mesi richiedano una nuova valutazione. Ecco perché […] questo rapporto è stato ritirato oggi. […] Sarà fatta una nuova analisi. Finché questa analisi non è completata, o se la valutazione non è positiva, Nord Stream non può essere concordato” – ha annunciato Habeck
Quello che sembra un passaggio puramente formale è in realtà fondamentale per la messa in funzione del gasdotto, spiega Olaf: “Sembra tecnico, ma questo è un passaggio amministrativo necessario. […] Senza certificazione, il Nord Stream 2 non può essere messo in funzione”.
L’effetto di queste affermazioni non è tardato ad arrivare ed infatti, come riporta RIA Novosti, i prezzi del gas in Europa sono aumentati, salendo sopra i 900 dollari per mille metri cubi. Al contrario il rublo e il mercato azionario russo hanno reagito appena.
La decisione del governo tedesco rientra le ipotesi che, già prima dell’escalation degli ultimi giorni, erano sul tavolo come indurimento delle sanzioni nei confronti della Russia. Sanzioni che, siamo sicuri, non tarderanno ad arrivare anche dagli Stati Uniti, come d’altronde dichiarato ieri dal vice Consigliere del presidente Biden.
Massimo A. Cascone
Fonte: