Criticare la politica sanitaria potrebbe diventare reato in Francia

In data 15 novembre 2023, il Governo francese ha depositato in Senato un progetto di legge che, se approvato, andrebbe a ledere ulteriormente Oltralpe la libertà d’espressione, nonché a ridurre gli strumenti di contrasto al totalitarismo sanitario. Concepito nell’ambito della «Lotta contro le derive settarie», così come riportato nel preambolo, il progetto di legge istituisce con il suo articolo 4

un nuovo delitto d’istigazione all’abbandono o all’astensione di cure o all’adozione di pratiche presentate come aventi una finalità terapeutica o profilattica per le persone mirate e come benefiche per la loro salute, quando invece è palese, stante le conoscenze mediche, che quest’abbandono o quest’astensione è suscettibile di comportare per esse conseguenze gravi per la loro salute fisica o psichica, e che l’adozione di tali pratiche le espone ad un rischio immediato di morte o lesioni (1).

Detto in altri termini, il nuovo reato prevede che chiunque distolga altri dal seguire terapie mediche implementate dalle autorità sanitarie in merito a patologie gravi, o induca altri a seguire terapie mediche alternative, è passibile di condanna penale. In questo potenziale scenario, non sarebbe più possibile criticare pubblicamente una campagna vaccinale di massa organizzata dal Ministero della Salute, né esprimersi pubblicamente a favore di un protocollo, non approvato dalle autorità sanitarie, suscettibile di curare efficacemente malattie respiratorie. Secondo la stessa logica, i medici si dovrebbero scordare di raccomandare ai malati oncologici la cura Di Bella, per esempio. Si sarà capito che il progetto di legge in questione minaccia sia la libertà d’espressione che di scelta terapeutica, per non parlare del tributo di morti che esso comporterebbe.

NOTE

(1) https://www.senat.fr/leg/exposes-des-motifs/pjl23-111-expose.html. Questa citazione, in lingua francese nella versione originale, è stata tradotta dallo scrivente.