Con un’importante sentenza, emessa lunedì 2 maggio, la Corte Suprema indiana ha stabilito che nessun individuo può essere obbligato a vaccinarsi, poichè “l’integrità corporea è protetta dall’articolo 21 della Costituzione”.
“Nessun individuo può essere costretto a farsi vaccinare. L’autonomia personale di un individuo implica il diritto di un individuo di determinare come dovrebbe vivere la propria vita, che di conseguenza comprende il diritto di rifiutarsi di sottoporsi a qualsiasi trattamento medico nella sfera della salute individuale”, si legge nel provvedimento.
Nonostante ciò però, ha sottolineato la Corte, il governo può imporre alcune restrizioni alle persone non vaccinate (e più in generale a tutti) nell’interesse della comunità, quando i casi di contagio sono in crescita. L’unica indicazione della Corte è che “finché i numeri sono bassi, suggeriamo […] che nessuna restrizione sia imposta agli individui non vaccinati sull’accesso alle aree pubbliche”.
Una vittoria parziale quindi, che comunque garantisce al governo la possibilità di limitare gli spostamenti e gli accessi a determinati luoghi, se le contingenze lo richiedono. La Corte infatti ha aggiunto che la gestione dell’emergenza pandemica degli ultimi due anni da parte del governo non può essere definita arbitraria, ma in linea con quanto accaduto nel resto del mondo.
Non a caso infatti nel testo della sentenza, i giudici hanno visto nel pass sanitario utilizzato in Francia un “esempio appropriato di misura proporzionata intesa a far fronte ai pericoli della diffusione del virus.”
Più interessante e forse significativa è la seconda parte della sentenza, nella quale i giudici hanno ordinato alle istituzioni di pubblicare i rapporti sugli eventi avversi dei vaccini.
“Le informazioni relative agli effetti avversi dopo l’immunizzazione sono cruciali allo scopo di comprendere la sicurezza dei vaccini che vengono somministrati, oltre ad essere determinanti per ulteriori studi scientifici sulla pandemia. Vi è la necessità imminente di raccogliere i dati necessari sugli eventi avversi ed è necessaria una più ampia partecipazione delle persone alla segnalazione degli eventi avversi allo scopo di raccogliere informazioni corrette. Pertanto […] le segnalazioni così effettuate devono essere pubblicamente accessibili dopo aver ricevuto numeri di identificazione univoci, senza elencare alcun dato personale o riservato delle persone che segnalano”.
Colpo di grazie invece, la questione della vaccinazione in età infantile. Su questo tema infatti, la Corte ha affermato: “Riconosciamo che la decisione presa dall’India di vaccinare i bambini in questo paese è in sintonia con il consenso scientifico globale e con organismi di esperti come l’OMS, l’UNICEF e il CDC”.
Insomma…se pensavate di scappare in India forse è meglio se rivedete il piano!
Massimo A. Cascone, 05.05.2022