Il Comitato Ascoltami ha pubblicato un’altra testimonianza, quella di Azzurra, una ragazza di 28 anni danneggiata dal vaccino contro il covid-19.
“Ho avuto accesso alla prima vaccinazione lo scorso 25 Marzo – ha scritto – rientrando nella categoria del personale scolastico e universitario”.
Ad appena sette ore dalla somministrazione, Azzurra ha iniziato ad avvertire forti bruciori agli arti inferiori, febbre alta, linfonodi del collo ingrossati, parestesie migranti ed eritema vescicolare su collo, zona retroauricolare e mani.
“Dopo un’iniziale e promettente, seppur parziale, risoluzione dei sintomi, a seguito di terapia con Nicetile e complesso vitaminico B, a partire dalla prima metà di luglio ho registrato una forte recrudescenza della sintomatologia”.
La ragazza ha raccontato di aver avuto “dolori urenti, scosse elettriche, parestesie a tutto l’emisoma sinistro (lato inoculazione), febbricola, difficoltà a discriminare variazioni di temperatura, freddo gelido alle estremità, severa difficoltà di concentrazione, astenia già dal risveglio e progressiva e ingravescente difficoltà di deambulazione che mi ha portato ad un ricovero in Agosto per sospetta Guillan-Barrè”.
Dai primi di settembre ha sviluppato un’orticaria con angioedema alla gola, che oggi sta curando con degli antistaminici. Anche lei, come tanti danneggiati da vaccino, ha presentato ben due segnalazioni all’AIFA senza aver mai ricevuto risposta.
“Oggi – ha continuato – nove mesi dopo quella prima e unica dose, dopo ripetute indagini diagnostiche, analisi approfondite e visite specialistiche pagate di tasca propria, mi ritrovo con diagnosi di malattia neurologica rara (Neuropatia delle Piccole Fibre) associata a diffusa infiammazione da IL-8, chemochina coinvolta nel processo infiammatorio per infezione da Sars-Cov-2, pur non avendo mai avuto il covid, neanche in forma asintomatica”.
Azzurra ha sottolineato che, prima del vaccino, era una persona dinamica e nel pieno delle forze fisiche.
“Oggi sono una persona con evidenti difficoltà, che spesso necessita di assistenza, che ha visto il proprio stile di vita radicalmente sconvolto e che deve accettare non solo la malattia, ma si trova a dover sopportare anche il silenzio che si cerca di imporre a chi ha avuto la sfortuna di sviluppare un evento avverso. L’unica cosa che non mi è stata tolta, però, è il sorriso. Il sorriso di chi non si arrende.”
Fonte articolo: https://www.oltre.tv/azzurra-28-anni-tolto-vaccino-sorriso/