WIKIPEDIA O FARMAPEDIA?

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DI GIORGIO GUSTAVO ROSSO

Questo articolo è stato tratto dal n. 24 di Scienza e Conoscenza.
Questo articolo nasce dalla segnalazione (tramite recensione) di un lettore di Macrolibrarsi relativa alla pagina di Wikipedia dedicata al Dottor Ryke Geerd Hamer.

 

Wikipedia è tra i siti più famosi presenti in Internet.

 

Si definisce “un’enciclopedia aperta gestita da editori volontari. Ha come aspirazioni fondamentali contenuto libero ed articoli oggettivi”. La Fondazione si definisce non profit e ha sede neli Stati Uniti. Il bilancio annuo è di circa una decina di miliardi delle vecchie lire, di cui oltre un miliardo (l’11% del bilancio annuo) va all’ufficio del direttore esecutivo.

La pagina dedicata al Dr. Hamer liquida brevemente i suoi studi e le sue ricerche sul cancro, e dedica grande attenzione alle opinioni di Hamer riguardo alle élites sanitarie, politiche e religiose dello stato di Israele, accusandolo di antisemitismo.La medicina ufficiale cura il cancro?
Da decenni mi tengo aggiornato su molti argomenti di salute. Ovviamente non sono un medico, ma visti i risultati generalmente ottenuti dalla categoria, penso che sia un vantaggio.
È universalmente noto che l’umanità ha speso, spende e probabilmente continuerà a spendere cifre colossali per la ricerca sul cancro, con risultati del tutto deludenti.

La mortalità per cancro continua a crescere sia in termini assoluti che percentuali, ed è seconda soltanto ai morti a causa di interventi sanitari.
Quasi in ogni famiglia è presente un caso di cancro, con le devastanti conseguenze personali, umane e familiari legate all’approccio della terapia ufficiale.
Quasi ogni famiglia attraversa il dolore e le sofferenze causate da una visione disumana della medicina, incapace di liberarsi dalla spietata tirannia dell’industria chimico-farmaceutica ed essere solidale con i malati, allo scopo di aiutarli a comprendere e a risolvere i sintomi di cui soffrono.

Se penso all’immenso carico di dolore e di sofferenze che pesa sull’umanità a causa dell’approccio chimico e chirurgico alla cura del cancro, sono colpito dal modo in cui Wikipedia affronta l’argomento, e, in particolare, da come presenta ai suoi lettori la persona e il lavoro del dottor Hamer. Per l’evidente sottomissione alle tesi gradite all’industria chimico-farmaceutica mi sembra opportuno rinominare il famoso sito Wikipedia con il nome di Farmapedia.

I numeri di Hamer e i numeri della chemioterapia
Il modo in cui Wiki/Farmapedia affronta Hamer, le sue scoperte scientifiche, la sua vita, la persecuzione giudiziaria a cui è stato sottoposto per quelle stesse scoperte, assomiglia a un dossier costruito a tavolino per denigrare e distruggere la sua persona ad uso e consumo dei lettori di Wiki/Farmapedia, invece di approfondire gli studi e le argomentazioni scientifiche del ricercatore tedesco.

Negli ospedali muoiono decine di milioni di persone per le cure chimico-farmaceutiche e Wiki/Farmapedia accusa il dottor Hamer per pochi casi controversi.

Mentre l’umanità subisce la più terribile arma di distruzione di massa mai inventata – le terapie del cancro, a partire dalla chemioterapia – Wiki/Farmapedia si sofferma a discutere sulle opinioni espresse da Hamer riguardo ai rabbini. Perché?

In Italia, ogni anno, 100.000 persone muoiono uccise dal cancro e/o dalla chemioterapia, in Europa 1.000.000, in USA oltre 500.000, nel mondo ogni anno da cinque a dieci milioni di persone muoiono per i tumori e/o per gli effetti collaterali della chemioterapia. Wikipedia dimostra di essere indifferente a tutto questo e denuncia con grande rilievo i casi di quattro malati che sarebbero morti per colpa delle cure di Hamer, invece di guarire grazie alla chemioterapia.

Solo nel 2007 i malati di cancro che sono morti nonostante o grazie alla chemioterapia nel mondo sono stati oltre dieci milioni.
I malati di cancro che sono morti nonostante o grazie alla chemioterapia nel mondo negli ultimi vent’anni sono oltre cento milioni. Per avere un termine di paragone è utile ricordare che in Italia abitano e vivono attualmente circa 60 milioni di persone e quando, a causa di un incidente, qualcuno muore, giornali e TV dedicano al fatto molta attenzione. In Italia muoiono di cancro e/o di chemioterapia in media 274 persone ogni giorno: una ogni 5 minuti.
I malati di cancro la cui morte viene attribuita ad Hamer o a medici che si ispirano ai suoi studi, negli ultimi vent’anni sono forse 10, e sono indicati con grande evidenza nelle pagine di Wiki/Farmapedia dedicata ad Hamer. La stessa enciclopedia invece non indica alcun morto quando parla della chemioterapia. Per Wiki/Farmapedia sono molto più importanti le contestazioni costruite per annientare Hamer e metterlo a tacere rispetto a 100 milioni di morti dopo il trattamento con la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia invasiva?

A proposito di prove scientifiche…
Gli studi di Hamer vengono definiti da Wikipedia privi di prova scientifica.
A me sembra invece che la chemioterapia sia una pratica superstiziosa che ci avvelena, sviluppata solo per motivi economici.
Qual è la prova scientifica che Wikipedia può offrire rispetto all’efficacia della chemioterapia?
Per quanto ne so questa prova non esiste, e non può esistere: affermare che la chemioterapia possa far bene a chi è malato di cancro equivale ad affermare che buttarsi dal ventesimo piano fa passare il mal di testa.
È scientificamente provato che la chemioterapia non cura. Coloro che, per i più diversi motivi, sono favorevoli alla chemioterapia parlano al massimo di prolungamento della durata della vita, ma mai, o quasi mai, di effettiva guarigione.
È impossibile condurre un esperimento scientifico riguardo alla chemioterapia, perché si asserisce che non somministrare la chemioterapia a un malato di cancro equivale a negargli la cura. E quindi non si possono fare esperimenti, ossia confronti tra chi assume chemioterapici e chi non ne assume, anche per propria scelta volontaria. Va fatto di nascosto, altrimenti si viene denunciati e obbligati ad avvelenarsi chimicamente.
Gli esperimenti disponibili, non manipolati, hanno sempre dimostrato che la chemioterapia non è efficace, ossia i malati che assumono chemioterapici hanno una vita più breve e peggiore di coloro che non li assumono.
I malati che assumono chemioterapici vivono meno e peggio di coloro che seguono differenti terapie. Ed è universalmente noto che la qualità della vita di chi assume chemioterapici è molto degradata rispetto a chi non li assume.

… e a proposito di soldi
Gli immensi guadagni in gioco rendono impossibile curare il cancro e provocano la persecuzione di chi vi riesce. Il giro d’affari legato alla chemioterapia, alle radiazioni e alla chirurgia dei tumori è immenso.
Come pure è immenso il giro d’affari legato alla diagnosi precoce dei tumori, il principale strumento di marketing per assicurare sempre nuovi clienti all’industria del cancro.
A causa di ciò, tutti i ricercatori che ottengono risultati nella cura del cancro devono farlo di nascosto, pena la persecuzione e l’imbavagliamento – si veda come esempio il caso Di Bella.
Per l’industria del cancro la guarigione dei malati costituirebbe il più grave danno economico della storia, paragonabile al danno procurato dalla pace per l’industria degli armamenti. L’infinito numero di miliardi che la ricerca sul cancro ha ottenuto negli ultimi cento anni è destinata solo ad arricchire industrie e ricercatori: la guarigione dei malati causerebbe un enorme danno economico per chi si arricchisce sulle malattie che pretende di curare.

Hamer e il buon senso

Ma ciò che dice Hamer riguardo al cancro e al massacro degli innocenti compiuti dalla chemioterapia, è confermato dall’osservazione quotidiana e dal comune buon senso.
Che senso ha combattere il cancro con farmaci chimici tanto potenti e violenti da uccidere chi è sano? Ripetuti e forzati trattamenti di chemioterapia equivalgono a una condanna a morte per chiunque. L’abbondante asportazione chirurgica di organi e tessuti riduce la qualità della vita di tanti malati in maniera irreversibile, e le radiazioni ottengono risultati altrettanto devastanti.
Ciò che viene compiuto con la giustificazione di curare i malati di cancro non procura ai pazienti alcun beneficio duraturo, ma arricchisce a dismisura le casse delle multinazionali farmaceutiche, dei politici, dei funzionari e dei medici.
Hamer ha scoperto sulla propria pelle ciò che è evidente per migliaia di altri medici e ricercatori.
La causa della maggior parte dei tumori – come della maggior parte delle malattie – non risiede in fatti fisici, ma nella nostra psiche e nelle nostre emozioni.
Hamer, come tanti di noi, ha sperimentato una grave malattia, un cancro al testicolo, in seguito alla morte del figlio, ucciso con una fucilata da Vittorio Emanuele di Savoia.
C’è una bibliografia sterminata che dimostra il legame tra eventi traumatici, più o meno gravi, e l’insorgere delle malattie. Il lutto, la separazione, l’emigrazione forzata, la perdita del lavoro, il fallimento, la cattura, incidenti violenti, sono l’origine evidente di tante gravi malattie, cancri compresi.
Mentre Hamer dedicava la sua vita a studiare il cancro e come curarlo, il mondo (sotto la spinta dell’industria farmaceutica, pericolosamente danneggiata dalle sue scoperte) lo attaccava come se fosse un criminale, accusandolo in continuazione, costringendolo all’esilio, imprigionandolo senza giustificazioni plausibili.
Non ricordo altri medici che siano stati radiati o imprigionati per quanto gravi siano stati i loro errori, i loro crimini e la loro corruzione. Hamer, a oltre 70 anni di età, è costantemente sotto accusa, processato, colpito da ordini di cattura internazionali come se fosse uno dei peggiori criminali e terroristi di questi anni.

Wikipedia è davvero libera?
A fronte di tutto ciò, mi sorge, spontanea, una riflessione: come mai i “collaboratori volontari” di Wikipedia non si pongono le mie stesse domande riguardo alle ragioni della persecuzione di Hamer?
E non capisco lo scopo e il significato di soffermarsi, nel settore medicina di Wiki/Farmapedia sulle opinioni di Hamer riguardo alle élites mediche e religiose ebraiche, invece di parlare e valutare le sue ricerche scientifiche, sul cancro e non.
Non capisco perché Wiki/Farmapedia parli della chemioterapia in termini incomprensibili ai comuni mortali e esprima sulla chemioterapia la stessa identica posizione culturale e scientifica dell’industria farmaceutica e dell’establishment scientifico sanitario alle dipendenze di questo settore – nonostante l’evidente fallimento di queste terapie – e la comprovata manipolazione di dati, studi e ricerche volte a sostenerne l’utilizzo.
Ho esplorato le pagine di medicina di Wikipedia e sono la perfetta esposizione del punto di vista di una multinazionale farmaceutica. Sono pagine di perfetta propaganda farmaceutica.
Mi chiedo: chi le ha scritte? Chi decide cosa va bene inserire in quelle pagine e cosa no? Chi dona denaro a Wikipedia? Perché l’ufficio del direttore esecutivo riceve una parte così grande di denaro: oltre 500.000 dollari all’anno?

Gentili lettrici e lettori, mi sono permesso di condividere queste considerazioni perché nella vita è frequente incontrare lupi travestiti da agnelli, e spesso succede che tanti agnelli si lasciano abbindolare dal lupo. In genere sono portato a diffidare di chi dispone di mezzi economici notevoli e di chi ottiene facilmente visibilità e promozione dai più potenti mass media, come è il caso di Wikipedia. “Gatta ci cova” dice il proverbio.
E in effetti mi sembra molto strano trovare esposti su Wikipedia tanti eventi personali della vita del Dr. Hamer, mentre non si trova quasi nulla sugli infiniti scandali legati all’industria chimico-farmaceutica: soppressione sistematica di dati e studi che dimostrano la nocività dei farmaci; danni e morti per l’interesse e il profitto; corruzione e crimini compiuti in continuazione, in ogni parte del mondo.
Voi cosa ne pensate?

Questo articolo è stato scritto il 5 aprile 2008 – dato che i testi in Wiki/Farmapedia subiscono continue modifiche, è utile guardare nell’archivio di Wiki/Farmapedia la registrazione storica dei cambiamenti e delle censure compiute.

Giorgio Gustavo Rosso
Fonte: http://www.scienzaeconoscenza.it/
Link: http://www.macrolibrarsi.it/speciali/wikipedia.php
05.04.2008

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