Di Uma Koller per ComeDonChisciotte.org
La cultura italiana – ma non solo la nostra – è così impoverita di sostanza, da aver bisogno di aspettare che il nutrimento religioso (non certamente spirituale!), giunga dagli “addetti ai lavori” del culto, nonché dalle sue più alte cariche, nel nostro caso il Papa.
Come orfani senza direzione etico/religiosa, il bisogno di avere luoghi e maestri, che fanno da tramite per un vincolo con “Dio”, danno seriamente da riflettere sul presunto, se non addirittura accertato, ateismo di cui siamo affetti…
Dai Vangeli alle Sacre Scritture, ma il discorso vale anche per i precedenti e diversi culti, tutto parla di un rapporto individuale speciale e diretto con le forze spirituali, senza necessità d’interposta persona alcuna che ci indichi necessariamente la strada…
Avete mai sentito dire da Gesù Cristo “venite a cercarmi in chiesa” o “rivolgetevi al prete per essere in comunione con me“…?
Per onestà intellettuale, tutte le lacune, le atrocità, il potere e la ricchezza, di cui si è macchiata la “Chiesa”, dovrebbero far vacillare anche i più addormentati sull’attribuire un qualche merito o virtù per un insegnamento mistico e spirituale; piuttosto, farci indignare del loro appropriarsi di uno scenario celeste, che dirigono e distribuiscono, secondo le proprie leggi temporali!
La scontatezza, la monotonia senza luce, delle parole di Bergoglio, mi fanno sentire finanche in imbarazzo, perché osservo bocche e occhi aperti di stupore, pendere da tutte quelle banalità che persino un bambino dell’asilo saprebbe dire!
https://www.avvenire.it/papa/pagine/il-papa-spiega-la-domenica-della-parola
“Kèrigma” sia…per una sperata maturità spirituale!
Di Uma Koller per ComeDonChisciotte.org