Comunicare non vuol dire parlare. Tutti parliamo, in realtà solo pochi riescono a comunicare davvero.
E quando si comunica bene?
Quando si comunica se stessi, che non vuol dire fare l’elenco dei propri problemi, questo non è comunicare ma scaricarsi, cosa che crea spesso lontananza.
Comunichiamo perfettamente, invece, quando ‘vibriamo’ insieme, sentiamo insieme, annullando le distanze. E riusciamo a farlo solo se siamo armonici. Lo saremmo per natura, ma la vita con le varie difficoltà, prove e conflitti che comporta, ci fa tendere alla disarmonia (se non stiamo attenti a correggere il tiro lavorando su noi stessi).
Infatti oggi è un problema molto diffuso quello di non capirsi più, di non riuscire più a comunicare. È perché ci siamo dimenticati di sentire.
Era diverso quando eravamo piccoli. Penso a due bambini che, pur parlando lingue diverse, giocano insieme in uno stato di armonia anche senza capirsi perché vibrano insieme.
Ecco dove dobbiamo arrivare: tornare a sentire l’altro che ho di fronte a me, accorgerci e ricordarci che ci apparteniamo.
La comunicazione non è quindi solo una questione di parole. Certo, le parole sono importanti e bisogna stare attenti ad usarle correttamente perché possono generare una spinta positiva o tirare giù. Ma bisogna preoccuparsi di come siamo, prima ancora di cosa diciamo, perché se il mio stato d’animo è negativo posso anche dire le cose più belle, ma trasmetterò solo negatività.
Allora se voglio comunicare meglio dovrò anche fare attenzione:
– a cosa esprime il timbro della mia voce (durezza? freddezza?)
– a cosa esprime il mio portamento (la gestualità del mio corpo)
– a cosa esprimono i miei occhi (perché gli occhi sono lo specchio dell’anima)
Ricordandosi che 4 cose favoriscono la comunicazione:
– l’ascolto (interessarsi alle persone sinceramente, cercare di capire senza schemi precostituiti)
– la dolcezza (che rilassa, crea distensione, mette a proprio agio le persone)
– l’entusiasmo (bisogna credere in quello che si dice, ‘vibrare’ per quello che si dice
– la semplicità (dovremmo usare un linguaggio diretto, chiaro, senza tanti giri di parole).
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VB