di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
Il rapporto fra Alessandro Maiorano, l’accusatore di Matteo Renzi e Salvatore Baiardo l’uomo vicino ai fratelli Graviano, pare essere veramente finito. I due, dopo vari scambi di accuse attraverso i rispettivi profili social, sono approdati in Procura dove hanno presentato esposti l’uno contro l’altro.
Vi avevamo dato notizia del video-bomba del 3 Dicembre scorso, dove Alessandro Maiorano, attraverso il suo canale sulla piattaforma Youtube, aveva fatto rivelazioni scottanti su quanto appreso durante i mesi di frequentazione con il Baiardo. I temi vi ricordo sono di interesse pubblico, poiché riguardano i misteri ancora irrisolti, relativi alla dolorosa stagione stragista attribuibile alla mafia ed alcuni poteri deviati dello Stato, che investì il nostro paese nel 92’/93′.
Maiorano parla della famosa foto che ritrarrebbe l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da poco defunto, all’epoca in compagnia di Graviano e del Generale Delfino, di cui, sempre secondo le rivelazioni di Maiorano, il Baiardo sarebbe realmente in possesso. Come sarebbe in possesso (il condizionale è d’obbligo anche in questo caso), di copie dell’Agenda Rossa del magistrato Paolo Borsellino ucciso in via d’Amelio, mai più trovata.
Sull’esistenza o meno della foto in questione che darebbe una svolta definitiva alle indagini, sta indagando ormai da tempo anche la Procura di Firenze, poiché come ben noto, tale rivelazione il Baiardo l’avrebbe fatta anche al giornalista Giletti (al quale pare anche abbia mostrato la foto). Non solo, lo stesso Baiardo, ripreso a sua insaputa dalle telecamere di Report, ha confessato al giornalista Paolo Mondani, che le foto in suo possesso – le quali ritrarrebbero appunto Berlusconi, Delfino e Graviano seduti a un bar sul lago d’Orta, durante l’estate delle bombe in Sicilia – sarebbero addirittura tre. [1]
Fatto sta, che nonostante la testimonianza di Giletti ed il video andato in onda nella trasmissione Report, Baiardo davanti ai magistrati, ha smentito tutto. Pare, si sia giustificato con il fatto di volersi prendere gioco dei giornalisti; ma a quanto pare, vista la richiesta di arresto per il gelataio di Omegna, i procuratori fiorentini non gli avrebbero creduto.
In effetti, giocare su elementi di prova che riguardano forse una delle pagine più drammatiche della storia del nostro paese, pare veramente eccessivo ed irrispettoso per chi addirittura si è già macchiato enormemente, per avere coperto per anni la latitanza dei fratelli Graviano.
Stiamo parlando dei fatti segreti che riguardano gli stessi poteri profondi che poi da quel tragico anno 1992, si sono impossessati delle nostre istituzioni e ci hanno condotto fino ai giorni nostri, mantenendo un’ opera costante di depistaggio per non arrivare mai alla verità sull’accaduto. Vicende ripeto sulle quali mai è stata fatta piena luce, pur essendo arrivati a sentenze storiche che confermano la famosa trattativa tra poteri deviati dello Stato e la Mafia.
Ora, ai due giornalisti si è aggiunto anche “l’uomo della strada” Alessandro Maiorano, che nel suo esposto presentato l’11 Dicembre scorso in procura conferma in modo dettagliato le circostanze in cui avrebbe appreso dal Baiardo dell’esistenza della foto e dell’Agenda Rossa.
Riguardo alla famosa foto, si legge nell’esposto, che il giorno 13 luglio scorso, durante una cena in un noto ristorante di Firenze, alla presenza di Maiorano, Baiardo, la moglie ed una coppia di amici romani del Baiardo, mentre parlavano del libro, il Maiorano invitava Baiardo a “tirare fuori” la foto ed i documenti riguardanti l’Agenda Rossa di Borsellino. Fu in quel momento, sempre secondo quanto si apprende dall’esposto, che intervenne la moglie del Baiardo: “Con tono alquanto orgoglioso, gridandomi contro (al Maiorano, ndr), riferiva, che mai e poi mai tali documenti dovevano essere inseriti nel libro, in quanto costituivano “IL LASCIA PASSARE PER SO MARITO” e che se gli stessi venivano pubblicate, sarebbe stato sicuramente ammazzato”.
Lo stesso Salvatore Baiardo ha informato i suoi follower su Tik-Tok che avrebbe a sua volta querelato Maiorano, apparentemente per diffamazione, smentendo ancora che sia in possesso della foto e dell’Agenda Rossa.
La speranza è che veramente i magistrati riescano a fare chiarezza – anche sentendo direttamente Alessandro Maiorano – su questa vicenda che ormai disgusta, a ragione, il popolo italiano.
di Megas Alexandros
12.12.2023
Note:
[1] Riecco Baiardo: “3 foto di Berlusconi con Graviano, le ho fatte io” – Il Fatto Quotidiano