Come riferito da una fonte anonima a Bloomberg, la Commissione Europea ha comunicato agli Stati membri che ritiene che un nuovo schema, che la Russia vuole che gli acquirenti stranieri usino per pagare il gas naturale, violerebbe le sanzioni del blocco.
Mosca infatti vuole che tutti i pagamenti passino attraverso una banca e siano convertiti in rubli. In particolare la Russia ha ordinato agli acquirenti del suo carburante che operano in “nazioni ostili” di aprire due conti nella Gazprombank russa, uno in euro e uno in rubli. I pagamenti per il gas andrebbero sul conto in euro, dopo di che la banca li cambierebbe in rubli. La statale Gazprom considererà il pagamento completo una volta che i rubli arriveranno.
Mosca e molti governi europei sono in disaccordo sul fatto che lo schema violi i termini dei contratti di gas in vigore. La Commissione europea ha presentato la sua valutazione legale preliminare della proposta fatta dal Cremlino ai governi nazionali per ottenere il gas. L’analisi ha riferito che la proposta russa devia sostanzialmente dai termini dei contratti.
“Fondamentalmente, il meccanismo sarebbe in violazione delle misure restrittive che l’UE ha adottato in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca e che ha applicato al governo russo, alla sua banca centrale e ai loro delegati”, ha detto il documento. “Il processo potrebbe anche avere un impatto su altri divieti su vari strumenti del mercato monetario che potrebbero essere emessi da Gazprombank”.
Finora, tra i paesi dell’UIE, solo l’Ungheria ha dichiarato di essere pronta a pagare il gas russo secondo lo schema proposto, mentre altri ancora faticano a trovare una chiara posizione. Il Ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha sottolineato che attuando lo schema proposto da Mosca non crede di violare il regime di sanzioni dell’UE.
Mosca ha più volte sottolineato che potrebbe alla fine tagliare le forniture di gas alle nazioni che rifiutano il piano, ma ha aggiunto che non ha fretta di agire ora.
Massimo A. Cascone, 14.04.2022