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La Redazione

 

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LA BOMBA DI BOLOGNA DEL 1980, GLADIO, IL TERRORISMO IN EUROPA

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A cura di God
Il 6 Dicembre 2006
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blankDI AANGIRFAN

L’Operazione Gladio fu organizzata da ‘fascisti’ all’interno dei servizi di sicurezza occidentali.

Secondo quanto riferito, l’idea era di uccidere gente innocente e quindi incolpare altri di questo.

Gladio riguardava il mantenimento del potere da parte dell’elite di destra.

L’agente di Gladio Vincenzo Vinciguerra dichiarò sotto giuramento:

“Si dovevano attaccare i civili, la gente, donne, bambini, persone innocenti, gente sconosciuta molto lontana da ogni disegno politico. La ragione era alquanto semplice: costringere … l’opinione pubblica a rivolgersi allo stato per chiedere maggiore sicurezza”.Il primo ministro italiano Giulio Andreotti rivelò l’esistenza di Gladio nel 1991.

Le inchieste parlamentari in Italia, Svizzera e Belgio ci hanno dato un poco della verità.

Il libro NATO’s Secret Armies: Operation Gladio and Terrorism in Western Europe di Daniele Ganser documenta pressappoco quello che sappiamo.

Gestiti da elementi ‘fascisti’ nella NATO ed al Pentagono, le milizie di destra eseguirono azioni terroristiche e di sovversione elettorale in paesi come Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Turchia e Germania Ovest.

Gladio era il nome utilizzato in Italia.

In Austria il nome era Schwert, in Belgio Sdra 8, in Gran Bretagna Stay Behind, in Francia Glaive, in Grecia Operazione Pergamena, in Olanda e Svezia Sveaborg, in Svizzera P26 ed in Turchia Dipartimento Guerra Speciale. [Fonte: “Operation Gladio”. http://users.westnet.gr/~cgian/gladio.htm]

Un documento del Pentagono, il Field Manual FM 30-31B, espone dettagliatamente i metodi per sferrare attacchi terroristici.

Il 2 agosto 1980 rimasero uccise 85 persone nell’attentato alla stazione ferroviaria di Bologna.

Secondo il Senato italiano, dopo la sua inchiesta del 2000, più tardi si scoprì che gli attentatori erano “uomini all’interno delle istituzioni dello stato italiano e … uomini collegati alle strutture dei servizi segreti degli Stati Uniti”.

Secondo quanto riferito, la bomba di Bologna faceva parte della ‘strategia della tensione’ di Gladio – creare paura per mantenere la popolazione alla mercè di “leader forti” che proteggano la nazione dalla onnipresente minaccia terrorista.

L’inizio della ‘strategia della tensione’ in Italia arrivò il 12 dicembre 1969, quando esplose una bomba all’interno della Banca Nazionale dell’ Agricoltura, in Piazza Fontana a Milano. 16 persone rimasero uccise e 58 ferite.

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Strage di Bologna

REPARTI SEGRETI DI GUERRIGLIA

Le fonti per ciò che segue sono:

http://users.westnet.gr/~cgian/gladio.htm

http://www.declarepeace.org.uk/captain/murder_inc/gladio.html

“Agli inizi del 1947, gli Stati Uniti stavano formando una rete clandestina in Italia settentrionale…” (Wolfgang Achtner, Sunday Independent, 11/11/90)

Secondo quanto riferito, il capo della CIA Allen Dulles escogitò il piano per istituire dei reparti segreti di guerriglia attraverso l’Europa.

A quanto si dice, Dulles, Sir Stewart Menzies(SIS) ed il premier belga Paul Henri Spaak erano informati del piano.

Secondo il quotidiano Die Welt, i servizi di sicurezza occidentali istituirono una commissione per soprintendere ai reparti segreti di guerriglia.

“L’ex ministro della difesa Paolo Taviani [disse al magistrato Casson durante la sua indagine del 1990] che durante il suo periodo in carica (1955-1958), i servizi segreti italiani erano comandati e finanziati dai ‘ragazzi di Via Veneto’ – cioè dagli agenti della CIA all’ambasciata USA nel cuore di Roma”. (William Scobie, Observer, 18/11/90)

“Il generale Sir Anthony Farrar-Hockley, un ex comandante in capo delle forze NATO in Europa settentrionale disse…che in Italia era stato istituito un servizio segreto clandestino con l’aiuto di agenti britannici e della CIA – che anche parzialmente lo finanziarono. La sezione italiana della rete era nota come Operazione Gladio”. (Richard Norton Taylor, Guardian, 15/11/90)

“Gladio era il nome dato alla sezione italiana di una rete con l’innocuo nome ufficiale di Commissione di coordinamento alleata, istituita con l’assistenza britannica negli anni ’50, operata dai servizi segreti ed in parte finanziata dalla CIA statunitense”. (Richard Norton-Taylor, Guardian, 16/11/90)

“Spaventata dalla ‘apertura a sinistra’ sotto il premierato democristiano di Aldo Moro e dal successo alle elezioni dei comunisti, che alle elezioni del 1963 ottennero il 25% dei voti, la destra italiana cominciò a fare piani per aprire la strada all’impianto di un governo di ‘salute pubblica’ composto da democristiani di destra, alti dirigenti e militari.

“Il generale Giovanni de Lorenzo, comandante dei carabinieri e capo dei servizi segreti italiani, assieme ad altri venti ufficiali superiori dell’esercito e presumibilmente con la conoscenza e l’intesa con il presidente Antonio Segni, stesero un piano per un colpo di stato di tipo presidenziale. Il ‘Piano Solo’ doveva concludersi con l’assassinio del premier, Aldo Moro.

“Il potere esecutivo doveva essere trasferito al democristiano di destra Cesare Merzagora. Il golpe fu cancellato all’ultimo momento per un compromesso tra i socialisti ed i democristiani di destra. Comunque, il generale de Lorenzo ed i suoi colleghi non erano tipi da arrendersi così facilmente e, sebbene i loro piani in questa occasione furono ostacolati, i congiurati non li abbandonarono”. (S Christie, ‘Stefano de Chiaie’, (Anarchy/Refract, 1984)

“… Attentati neo-fascisti come quello nella sala d’aspetto della stazione di Bologna dell’agosto 1980…hanno ucciso 85 persone nella zona centrale dei comunisti in Italia. Per il crimine quattro neo-fascisti hanno preso l’ergastolo ed il gran maestro della loggia massonica P2, Licio Gelli, è stato condannato a 7 anni per il suo coinvolgimento nel caso”. (Fiona Leney & Wolfgang Achtner, Independent, 10/11/90)

“Al processo di Vincenzo Vinciguerra (un neo-fascista che nel 1972 prese parte all’attentato dinamitardo che uccise tre carabinieri) questi raccontò al magistrato che tutti gli attentati dopo il 1969 in Italia erano collegati ad un gruppo…’ ha raccontato che ‘Gli ordini vengono dati da un apparato appartenente allo stato, specificamente da una struttura segreta parallela del Ministero degli Interni'”. (Wolfgang Achtner,Sunday Independent, 11/11/90)

“Gli interrogativi più allarmanti sollevati dalla scoperta di ‘Gladio’ rimangono senza risposta. Come mai furono utilizzati le armi e gli esplosivi di ‘Gladio’ nell’attentato di Peteano del 1972 nel quale rimasero uccisi tre carabinieri…” (Paddy Agnew, IrishTimes, 15/11/90)

All’inizio degli anni ’70, secondo quanto riferito vi fu un incontro tra Alexander Haig e Licio Gelli:

Secondo Searchlight:

In una intervista, un ex agente segreto della NATO disse che Ted Shackley, il vice capo stazione della CIA a Roma, “all’inizio degli anni ’70 organizzò un incontro tra Alexander Haig e Gelli all’ambasciata USA a Roma, quando Haig era segretario generale del presidente Nixon”. Il denaro, raccontò, venne quindi filtrato a Stay Behind o Gladio con il beneplacito e la conoscenza sia di Haig che dell’allora capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale USA, Henry Kissinger. Il loro scopo era di prevenire a tutti i costi una presa del potere da parte dei comunisti.

“Gli italiani hanno appreso che…il generale Vito Miceli ricevette dagli americani una sovvenzione di 800.000 dollari; che Miceli era collegato nel 1970 ad un fallito colpo di stato guidato dal principe Valerio Borghese, comandante di mini-sommergibili durante la guerra…Miceli ricevette l’immunità come parlamentare dell’MSI (neo-fascisti), mentre Borghese fu portato via in gran segreto in Spagna da ex nazisti”. (William Scobie, Observer,18/11/90)

“Dei documenti declassificati del servizio segreto rivelano che Ted Shackley, vice capo della stazione CIA a Roma negli anni ’70, presentò il famigerato Licio Gelli – capo della loggia massonica neo-fascista P2 e per anni fuggiasco in Argentina – al generale Alexander Haig, allora segretario generale di Nixon e più tardi, dal 1974 al 1979, comandante supremo della NATO. La P2 era un governo ombra di destra, pronto a prendere il potere in Italia, che comprendeva 4 ministri, tutti i tre capi dell’intelligence, 48 parlamentari, 160 ufficiali, banchieri, industriali, alti diplomatici ed il capo di S.M. dell’esercito. Dopo incontri tra Gelli, alti gradi militari e uomini della CIA all’ambasciata, fu data a Gladio rinnovata approvazione – ed altro denaro – da Haig e dall’allora capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, Henry Kissinger. Proprio come furono spesi quelli ed i successivi finanziamenti è un punto chiave dell’indagine [di Casson]”. (William Scobie, Observer, 18/11/90)

“E’ stato scoperto il mese scorso in un appartamento di Milano che una volta era utilizzato come covo dalle Brigate Rosse un nascondiglio di lettere in precedenza sconosciute scritte dall’ex primo ministro Aldo Moro, proprio prima della sua esecuzione da parte dei terroristi delle Brigate Rosse nel 1978. Una di quelle lettere faceva riferimento al coinvolgimento sia della NATO che della CIA in un servizio segreto con base in Italia, un esercito ‘parallelo'”. (Paddy Agnew, Irish Times, 15/11/90)

“La gestione operativa di Gladio venne trasferita dalla NATO al SISMI nel 1980”. (John Wyles, Financial Times, 9/11/90, 2/8/80 Bologna Station bomb)

“Secondo una commissione parlamentare sul terrorismo, i componenti della bomba che uccise 85 persone alla stazione ferroviaria di Bologna nel 1980 provengono da un arsenale utilizzato da Gladio, il braccio italiano della rete di resistenza anticomunista della NATO…Il collegamento lasciato intendere con il massacro di Bologna è potenzialmente la più grave di tutte le accuse scagliate contro Gladio ed arriva giusto due giorni dopo che il primo ministro italiano, Giulio Andreotti, in un discorso al Parlamento ha discolpato Gladio, dicendo che l’esercito segreto non ha deviato dal suo compito formale nella NATO”. (Ed Vulliamy, Guardian,16/1/91)

“La P2 non venne scoperta fino al 1981. Più tardi si scoprì che tutti i membri del comitato di crisi istituito da Francesco Cossiga, allora ministro degli interni, ora presidente della repubblica, erano membri della P2”. (Charles Richards &Simon Jones, Independent, 16/11/90)

“Licio Gelli, gran maestro della loggia massonica P2, – che una commissione parlamentare scoprì avere collegamenti con terroristi di destra – ha recentemente ottenuto il rovesciamento della sua condanna in appello. Gelli, per combinazione, era un contatto per gli agenti della CIA responsabili di controllare l’influenza dei comunisti in Italia”. (Richard Norton-Taylor, Guardian, 16/11/90)

“I collegamenti tra Gladio, i capi del servizio segreto italiano e la famigerata loggia massonica P2 sono molteplici. I capi di tutti i tre servizi segreti – generali Santovito (Sismi), Grassini (Sisde) e Cellari (Cessis) – erano membri della loggia. Nell’anno in cui Andreotti negò l’esistenza di Gladio [1974], il tesoriere della P2, il generale Siro Dosetti, diede una generosa descrizione di ‘una struttura di sicurezza segreta formata da civili, parallela alle forze armate”. (Ed Vulliamy, Guardian, 5/12/90)

Tra il 28/6/90 ed il 2/7/90, quattro programmi della televisione di stato italiana (RAI) asserirono che la CIA aveva pagato Licio Gelli per “fomentare attività terroristiche”.

Nel primo programma qualcuno definito ‘Agente Zero’ descrisse come (l’ex primo ministro svedese) Olaf Palme fosse stato preso in trappola in un accordo tra la CIA e l’Iran per il rilascio degli ostaggi americani a Tehran.

“Palme era una mosca nel bicchiere, così lo abbiamo fatto cancellare dalla P2”, dichiarò l’agente.

Il secondo programma, che mostrava la scarna silhouette dell”Agente Zero Uno’, affermò che la P2 non si era sciolta a metà degli anni ’80, dopo l’arresto del suo capo Licio Gelli.

“Esiste ancora. Si chiama P7”.

Secondo l’agente, la loggia è ancora funzionante con sezioni in Austria, Svizzera e Germania Ovest.

E’ stato ora rivelato dalla stampa italiana che “Zero Uno” è Dick Brenneke, secondo quanto si dice un ufficiale di carriera della CIA”. (Richard Bassett, Times, 24/7/90)

“Nel programma Brenneke affermò che, per tutti gli anni ’70 la CIA aveva reso disponibili grandi somme di denaro per la loggia massonica sovversiva, la P2, comunemente ritenuta essere stata coinvolta nell’attentato alla stazione ferroviaria di Bologna dell’agosto 1980 nel quale rimasero uccise 85 persone.

“Inoltre, Brenneke sostenne che la CIA non solamente continua a finanziare segretamente una risuscitata P2, ma che questa fu coinvolta nell’assassinio del primo ministro svedese Olaf Palme nel 1986.

“Secondo Brenneke, la P2, sotto il comando del suo gran maestro Licio Gelli, utilizzò alcuni dei finanziamenti resi disponibili dalla CIA per istituire delle agenzie in Germania Ovest, Austria e Svizzera.

“A loro volta queste agenzie furono utilizzate dalla P2 per mettere a punto l’assassinio di Palme, su ordine della CIA. Infine e forse in modo più sensazionale, Brenneke affermò che il presidente Bush, allora direttore della CIA, non soltanto sapeva di queste attività della CIA in Italia (durante la fine degli anni ’70 ed all’inizio degli ’80) ma era di fatto una delle menti dietro di esse.

“L’enorme successo del partito comunista alle elezioni nazionali del 1976…incoraggiò alcuni a ritenere che l’Italia poteva essere vicina ad eleggere il suo primo governo comunista. Per prevenire questa possibilità, la CIA presumibilmente sponsorizzò una serie di attentati terroristici di destra, attraverso la P2 di Gelli…La CIA negò le accuse e disse che Brenneke non aveva mai lavorato per l’agenzia”. (Paddy Agnew, Irish Times,24/7/90)

“In uno speciale in quattro puntate alla RAI, la principale rete televisiva di stato italiana, Brenneke affermò che aveva fatto pagamenti per conto della CIA a membri della P2, una loggia massonica di destra, dal 1969 al 1980. Disse di avere fatto pagamenti tra 1 e 10 milioni di dollari al mese e che erano parte della lotta contro il comunismo. Dichiarò che la P2 era anche coinvolta nei traffici di armi e droga per conto della CIA…” (Mark Hosenball, Sunday Times, 29/7/90)

BELGIO (SDR-8)

“Il governo belga ha dichiarato che stava investigando possibili collegamenti tra la propria rete clandestina ed una serie di assalti particolarmente brutali a dei supermercati attorno a Bruxelles a metà degli anni ’80 nei quali morirono 28 persone. Dopo le prove balistiche furono arrestati diversi poliziotti e dei ben noti estremisti di destra, ma nessuno venne processato”. (Fiona Leney & Wolfgang Achtner, Independent, 10/11/90)

GRECIA (Operazione Pergamena)

“In Grecia, dove le era stato dato il nome in codice di Pergamena, negli anni ’50 venne impiantata dalla CIA una cellula, ma, secondo il governo, fu smantellata nel 1988. Ufficiali della unità clandestina furono coinvolti nel colpo di stato dei colonnelli del 1967”. (Richard Norton-Taylor, Guardian, 5/12/90)

PORTOGALLO

“In Portogallo, una stazione radio di Lisbona ha riferito che delle cellule della rete associata all’Operazione Gladio erano lì attive negli anni ’50 per difendere la dittatura di destra di Salazar”. (John Palmer, Guardian,10/11/90)

TURCHIA (Dipartimento Guerra Speciale)

“Il giornale [Milliyet] ha anche citato l’ex premier Bulent Ecevit che diceva che l’unità era in primo luogo finanziata dagli Stati Uniti…Durante un’ondata terroristica negli anni ’70, i gruppi di sinistra misero in discussione il possibile ruolo dell’organizzazione, nota anche come ‘kontrgerilla’, come terrorismo di destra”. (Associated Press, 14/11/90)”

Versione originale:

Aangirfan
Fonte: http://aangirfan.blogspot.com/
Link: http://aangirfan.blogspot.com/2006/12/bologna-bomb-1980-gladio-terrorism-in.html
01.12.2006

Versione italiana:

Fonte: http://freebooter.da.ru/
Link: http://freebooter.interfree.it/bgt.htm

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