Il vero volto dell’ONU: dall’autodeterminazione dei popoli al controllo globale

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Di Patrizia Pisino per ComeDonChisciotte.org

Il 24 ottobre del 1945, dopo una guerra che aveva devastato il mondo e causato milioni di vittime e atrocità tremende, nasceva l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Il fine era certamente nobile e si basava su quattro funzioni principali stabiliti dalla Carta delle Nazioni Unite:

  • Mantenere la pace e la sicurezza internazionali;
  • Sviluppare relazioni amichevoli fra le nazioni;
  • Cooperare nella risoluzione dei problemi internazionali e nella promozione del rispetto per i diritti umani;
  • Rappresentare un centro per l’armonizzazione delle diverse iniziative nazionali.

Sembrava che finalmente la follia delle guerre potesse essere superata dalla diplomazia e dal rispetto della libertà di tutti i popoli, fatto ribadito con la successiva Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 10 dicembre 1948, in cui l’articolo 1 si enuncia:

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Se leggiamo tutti i 30 articoli della Dichiarazione rimaniamo sorpresi nel constatare l’importanza per tutti i popoli, e soprattutto per tutti i singoli esseri umani, della parola Libertà, presente in quasi tutti gli articoli, come ad esempio nell’articolo 13 comma 1:

Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.

Nell’articolo 18:

Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.

O nell’articolo 19:

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Fondamentale poi l’ultimo articolo, il 30:

Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.

Eppure, negli ultimi decenni abbiamo subito, e continuiamo a subire, un sistematico disprezzo della nostra libertà, in palese contrasto con quanto dichiarato. E fatto ancora più sconvolgente e che ciò viene messo in atto proprio dall’ONU e dalle stesse organizzazioni che ne fanno parte: UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per i bambini), UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite); l’UNESCO (Organizzazione formativa, scientifica e culturale delle Nazioni Unite) e – soprattutto negli ultimi anni – OMS (Organizzazione mondiale della Sanità).

C’è da chiedersi come mai, dopo ben 78 anni dalla sua nascita, la situazione è a dir poco peggiorata e sono stati violati tutti i principi fondamentali!?

Se ripercorriamo con la macchina del tempo tutti gli eventi che si sono succeduti in quest’arco di tempo, siamo colpiti da quante violazioni ci sono state da parte di alcuni Paesi membri e, soprattutto, da parte degli Stati Uniti d’America. Le guerre, mascherate dalla ideologica difesa della democrazia, si sono succedute sempre più violente, causando vittime e distruzione solo per la opportunistica volontà di potere e controllo globale. E tra le conseguenze di ciò c’è da rilevare anche l’aumento della povertà nella parte del mondo che  si definisce più progredita e civilizzata, l’Occidente.

Dove sono finite le parole Pace e Sicurezza? Dove è finita la diplomazia verso una nazione fondatrice dell’ONU come la Russia, che dal 2014 tramite il Protocollo di Minsk cercava di porre fine al conflitto iniziato dal governo ucraino nella Regione del Donbass, e porre così fine alle atrocità perpetrate verso la popolazione?

Gli Stati Uniti si sono macchiati dei peggiori crimini, sterminando interi gruppi etnici e popolazioni, ma nessuna sanzione è mai stata avviata contro di loro per crimini contro l’umanità, nonostante il nutrito elenco dei conflitti e delle ingerenze in politica estera, che hanno addirittura causato la morte dei Capi di Stato anche di nazioni che fanno parte dell’ONU. Solo per citare alcuni esempi:

  • La guerra di Corea 1950
  • La guerra del Vietnam 1953
  • L’invasione di Grenada 1983
  • L’invasione di Panama 1989
  • La prima guerra del Golfo 1990
  • L’operazione Restore Hope in Somalia 1992
  • La guerra di Bosnia 1994
  • La guerra in Kosovo 1999
  • La guerra in Medio Oriente (Afghanistan 2001,Iraq 2003, Libia 2011)

Eppure gli Stati Uniti nel 1945 hanno ratificarono la Carta delle Nazioni Unite, vincolando legalmente le istituzioni nazionali alle sue disposizioni, compreso l’articolo 2 comma 4, che proibisce la minaccia o l’uso della forza nelle relazioni internazionali, tranne che per circostanze estreme. Eppure nella realtà accade l’esatto opposto e i cambi di regime di cui si sono macchiati gli USA sono stati accettati con semplici giustificazioni di prevenzione. C’è da chiedersi: Dove erano l’ONU e l’UNICEF quando bisognava difendere i bambini, vittime innocenti degli attacchi delle forze armate statunitensi?

Ormai l’ONU ha perso completamente – se mai lo ha avuto  – il suo ruolo di difensore dei diritti umani, le democrazie sono state minate sia in America che in Europa.

A conferma di questa palese sconfitta, le Nazioni Unite guidate dal Segretario Generale Antonio Guterres, hanno trovato una nuova strategia per imporre gli interessi globalistici all’intero pianeta, limitando ancora di più la libertà di ogni abitante della terra. Una strategia sviluppata a contrasto dell’elusiva ed improrogabile emergenza climatica, giustificandola con il concetto che “si deve fare per il bene del pianeta“: l’Agenda 2030.

 

Agenda 2030

Il ruolo centrale dell’OMS

In questi ultimi anni l’OMS ha operato in modo terroristico come apripista per la limitazione delle libertà, facendola accettare ai popoli come inevitabile e necessaria. È a questo scopo che ha diffuso scientificamente la paura per una fantomatica pandemia che avrebbe portato alla morte certa.

Per monitorare il risultato di tale esperimento di controllo è stata scelta anche l’Italia, rientrante tra i perfetti topi da laboratorio.

In questi ultimi anni con la scusa dell’emergenza sanitaria sono stati infranti tutti i nostri diritti: siamo stati reclusi in casa; siamo stati obbligati a chiudere le attività, causando ulteriore povertà, e a seguire protocolli a dir poco ascientifici per contrastare il virus, come la vigile attesa e la tachipirina, le mascherine e i tamponi; abbiamo subito la fantomatica tessera verde, unico lasciapassare per qualsiasi attività, che ha rappresentato l’atto finale per poter costringere gli italiani alla inoculazione del siero magico, sbandierato come unica soluzione.

Contemporaneamente sono state considerate non scientifiche le cure domiciliari e tutte quelle terapie a costo zero che i nostri medici migliori avevano trovato (vedi prof. De Donno); siamo arrivati al paradosso che i medici fedeli all’ormai desueto giuramento d’Ippocrate, che curavano e salvavano vite umane, sono stati espulsi dall’ordine dei medici, mentre le virostar, pagate dalle case farmaceutiche, hanno potuto – e continuano a farlo – tranquillamente diffondere notizie palesemente false, per alimentare la paura e a far accettare ogni tipo di restrizione per il bene comune.

I principi della Carta sono stati bruciati in nome del controllo globale. Le parole, come tante piccole scintille, sono svanite trasformandosi in cenere grigia che copre le loro nefandezze.

Per raggiungere il loro obiettivo utilizzano tutti i mezzi a disposizione, come le varie campagne pubblicitarie che abbracciano tutti settori della nostra vita, certi di poter impiantare nelle nostre menti il concetto che è tutto per il nostro bene.

Il 25 Aprile 2023, per esempio, la Regione europea dell’OMS ha celebrato la ‘Settimana europea dell’immunizzazione 2030 (EIW)‘, con lo scopo di convincere la popolazione alla vaccinazione sia per il COVID, da inoculare soprattutto alle persone così dette fragili, ma anche a recuperare le vaccinazioni destinate ai bambini sospese durante la pseudo pandemia. Tutto ovviamente in nome della salvaguardia della nostra salute.

Per questa Organizzazione la preoccupazione principale è quella di vaccinare quella percentuale della popolazione mondiale (diversa da una macroregione all’altra) che ancora non si è sottoposta ai vari vaccini salvavita. E il fatto che non ci sia nessun contraddittorio, nessun confronto scientifico con gli scienziati indipendenti, dimostra palesemente come l’OMS sia controllata da interessi privati. Bisogna far tacere ogni parere contrastante, bisogna nascondere tutti gli effetti collaterali: SIAMO SOLO CAVIE PRIVE DI LIBERTÀ!

A conferma di ciò, con la nuova riforma dell’OMS le si vuole delegare il controllo delle future e sicuramente già programmate pandemie, togliendo agli Stati anche la loro sovranità in campo medico e infrangendo il principio fondamentale dell’autodeterminazione dei popoli.

Fumo negli occhi

Siamo al paradosso che, ad esempio, il Comitato ONU per l’eliminazione della discriminazione razziale si sia fatto promotore di una Conferenza stampa sulla discriminazione razziale in Italia tenutasi il 31 agosto: “il Comitato ha sollevato questioni quali il razzismo nello sport, i discorsi d’odio, in particolare tra i politici, e i crimini d’odio, tra cui la violenza contro le comunità Rom, Sinti e Camminanti, nonché la situazione dei migranti colpiti dalla legge che ha abolito i permessi di soggiorno rilasciati per motivi umanitari“.

Due pesi e due misure, della serie i diritti sono solo per alcuni e non per tutti; il silenzio dell’ONU, la mancanza di una semplice pietas verso quei milioni di cittadini italiani che durante la pseudo pandemia non hanno accettato le assurde regole, come la infame tessera verde, e sono stati per tale motivo discriminati, vilipesi, emarginati, esclusi dal lavoro e dalla vita sociale, è veramente mostruoso! Abbiamo subito le restrizioni più crudeli alla libertà di movimento e circolazione, al diritto al lavoro, alla libera scelta terapeutica, alla libertà di manifestare la propria opinione, tutto ciò contrariamente a quanto prescritto nella nostra Costituzione e nella Carta dei Diritti. Violazioni gravissime, ma che nessuna organizzazione (se-dicente) umanitaria ha denunciato.

Così si va avanti per proclami e giornate mondiali, come la Giornata Internazionale del Diritto alla Verità (24 marzo), la Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa (3 maggio) o la Giornata Mondiale per porre fine all’Impunità per i Crimini contro i Giornalisti (2 novembre); tutte celebrate su richiesta dell’ONU o delle sue diramazioni principali come l’UNESCO. Fumo negli occhi, bugie, propaganda unilaterale basata su parole vuote ma che scavano nella mente di cittadini fiduciosi che non riescono a collegare gli eventi. Attuando questa strategia le istituzioni internazionali posso nascondere le loro vere intenzioni ed azioni, come dimostra la storia di Julian Assange, imprigionato e condannato per aver messo in luce le verità. L’informazione deve provenire solo da una fonte, quella ufficiale, unici detentori del dogma della Verità assoluta e del pensiero unico.

Le principali nazioni che contribuiscono a finanziare l’ONU fonte swissinfo.ch

Un altro esempio in questa direzione ce lo fornisce anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), un altro dei pilastri dell’ON. La FAO dovrebbe eliminare la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione,  promuovendo politiche e pratiche a sostegno di settori agricoli altamente produttivi (raccolti, bestiame, silvicoltura e pesca), aiutando le popolazioni rurali povere ad ottenere accesso alle risorse e ai servizi di cui hanno bisogno e attuare forme di prevenzione per mitigare gli effetti delle catastrofi naturali e del degrado ambientale causato dall’uomo. .Eppure, già da tempo, appoggia l’utilizzo degli organismi geneticamente modificati (OGM) con una giustificazione veramente ridicola e irrispettosa: “a patto che la biotecnologia sia sostenuta dai fondi del governo più che dalle multinazionali se è volta a beneficiare i Paesi in via di sviluppo“, come riportato dalla relazione del 2004.

In conclusione, tutti i 193 stati membri contribuiscono al finanziamento di questo articolato e complesso organismo che si dirama in tutti i settori e condiziona la libertà di ognuno di noi.  Nonostante ciò, l’ONU si è camaleonticamente trasformata, violando tutti i principi fondamentali, per favorire i partner esterni che subdolamente stanno prendendo il sopravvento sulle decisioni politiche delle nazioni, come la Fondazione di Melinda e Bill Gates che è tra i maggiori finanziatori e per questo ne influenza ogni decisione politica.

principali finanziatori dell’OMS fonte swissinfo.ch

Forse bisogna ricordare ad Antonio Guterres, e a coloro che propongono di cambiare la Carta per rafforzare la governance globale incidendo sistematicamente sulle scelte interne dei singoli stati, l’incipit del Preambolo della Carta delle Nazioni Unite che recita:

“Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole, a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti, a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà, (…)”.

P. S. C’è da chiedersi se ormai il ruolo dell’ONU non sia sorpassato ed inutile e se non sia più giusto lasciare la libertà di scelta a tutti gli Stati.

Fonti:

https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/file/DICHIARAZIONE_diritti_umani_4lingue.pdf

https://unric.org/it/settimana-europea-dellimmunizzazione-2023/

https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-11688-2023-INIT/it/pdf

C’è una giornata per tutto; sul link in basso potete trovare tutte le informazioni in merito:

https://unric.org/it/calendario-giornate-internazionali/

 

Di Patrizia Pisino per ComeDonChisciotte.org

12.10.2023

 

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