DI ROBERT FISK
independent.co.uk
E così Donald Trump se li vuole inc**are tutti. Non esistono scusanti per queste sue parole di oggi. Sto citando l’uomo che ha appena usato i suoi uffici del Pentagono per attirare la vergogna su di sé e sull’America. E fu proprio il Ministro della Difesa James ‘Mad Dog’ Mattis che nel 2003 disse agli Iracheni che veniva “in pace “, ed esortò persino i marines ad essere pietosi – ma disse anche a quelli che avrebbero osato opporre resistenza all’invasione illegale del loro paese da parte degli USA: “Se fate gli str**zi con me, vi ammazzo tutti”.
E’ inutile che ci giriamo intorno. Definitelo pure nazista, fascista, razzista, malvagio, immorale, crudele. Ciò che è peggio è che questo di Trump è un cattivo precedente. Se si riesce a impedire il loro arrivo, li si può anche ributtare fuori. Se possiamo pretendere dei criteri di valutazione estremi per l’ammissione dei musulmani negli Stati Uniti, si può anche esigere da quelli che sono già entrati un test di “valori”. Quelli con il visto, quelli con la sola residenza, quelli che – se cittadini statunitensi – con la doppia cittadinanza. O anche solo quei cittadini statunitensi ma di origine musulmana. O solo americani ma musulmani. O ispanici. O Ebrei? Un giorno rifugiati, il giorno dopo cittadini e il giorno dopo ancora nuovamente rifugiati.
Ma figurati se a uno come Trump verrebbe in mente di sottoporre degli immigrati ebrei a dei simili osceni controlli – perché sarebbe un’oscenità, no? E tanto meno si sognerebbe di fermare dei cristiani provenienti da paesi musulmani. L’America ha sempre condannato gli stati settari, ma ecco che Trump dichiara di approvare il settarismo. Le minoranze saranno benvenute – presumibilmente saranno esclusi da questa categoria gli alawiti siriani, a cui appartiene Bashar al-Assad; e aspettiamoci di vedere nelle ambasciate degli Stati Uniti nel mondo tre file distinte di richiedenti il visto: una per i musulmani, una per i cristiani e una terza per “altri”. E’ in questa fila che si ritroverà la maggior parte di noi. E così facendo, questo iniquo sistema verrà approvato da tutti – e verrà approvato anche Trump.
Ma a che serve parlare di una cosa che è ovvia? L’America ha bombardato, direttamente o indirettamente, cinque delle sette nazioni sulla lista nera di Trump. Solo il Sudan è scampato finora. Ma ricordiamoci che nel 1988 gli Stati Uniti fecero esplodere un aereo di linea iraniano carico di passeggeri e non hanno sollevato alcuna obiezione al bombardamento israeliano del personale iraniano in Siria. Quindi i paesi sono sei.
A che serve continuare a ripetere che i quattro paesi a cui appartenevano cittadini che hanno partecipato ai crimini internazionali contro l’umanità dell’11 Settembre – Arabia Saudita, Egitto, Emirati e il Libano – non sono inclusi nella lista nera? Perché i Sauditi devono essere amati, coccolati, adulati e approvati anche quando mozzano teste e pompano denaro agli assassini dell’ISIS. L’Egitto è governato dal presidente anti-terrorista al-Sisi – “Trump-un-uomo-fantastico”. Nessuno poi alzerà un dito sui nababbi degli Emirati; tantomeno sul Libano, anche se per le sue decine di migliaia di cittadini con doppia cittadinanza siriana-libanese si prospetta un futuro difficile.
Tranquilli! Questa iniqua legislazione non riguarda gli stati! Prende di mira i profughi, i poveri, le masse accalcate che bramano di poter respirare liberamente. Quelli musulmani, non quelli cristiani. Come potranno mai superare un “test di valori”? E quali sarebbero in ogni caso questi “valori” secondo gli Stati Uniti? E’ OK attaccare Stati Sovrani. E’ OK utilizzare aerei senza pilota per attaccare uomini e donne di altri paesi. E’ OK se gli alleati rubano la terra ad altri per darla alla propria gente, se si sostengono dittature arabe che evirano e stuprano i loro prigionieri: l’importante è che siano alleati USA. E’ OK accelerare le pratiche di visto saudita – come hanno fatto gli inglesi per anni – anche se sono membri della setta wahhabita più fanatica del mondo tra i cui iscritti troviamo i talebani, al-Qaeda e Isis, non so se mi spiego.
Inoltre, c’è ben poco onore nel correre anche noi a partecipare a questa sciarada. Dopo aver dato una pacca amichevole ai governi killer del Golfo – per poi darla anche all’autocrate Turco – il nostro primo ministro, da bravo barboncino, fresca di Washington, non ha detto una parola sulle cattiverie di Trump. Ma per amor del cielo: ma non erano forse Gran Bretagna e USA che piangevano fiumi di lacrime per quei 250,000 (o 90,000) rifugiati musulmani di Aleppo orientale un paio di mesi fa? Ora, invece…ma chi se ne frega più di quelli, anche se sono belli che fo**uti.
Tra l’altro, ad Aleppo orientale erano quasi tutti i musulmani. I cristiani di Siria – non per colpa loro – hanno cercato protezione da Bashar. E qual’è stato il messaggio dei preti cristiani del nord della Siria quando li ho intervistati? Non volevano che la loro gente andasse in Occidente. Per quanto difficile, hanno detto, i cristiani dovrebbero restare nelle terre della loro fede, il Medio Oriente. In Occidente si sarebbero semplicemente persi in un mondo secolare…e Trump farà di tutto perché questo accada.
E così l’America si “proteggerà” dagli “estremisti radicali Islamici” (n. b.: “Islamici”, non “Islamisti”), e noi seguiremo a ruota. La Gran Bretagna – non più U.E. – si prepara a seguire gli USA in questo orribile percorso? Se l’America rappresenta la nostra sopravvivenza economica, finirà con il diventare anche la coscienza morale di alcuni fantocci politici britannici? E’ vero, i tempi della Seconda Guerra Mondiale sono ben lontani. Ma allora, cosa fecero gli Stati Uniti prima – e dopo – la furia di Hitler? Tentarono di fermare l’ondata dei rifugiati ebrei verso l’America. Tra loro, sì, anche Anne Frank. E ora stanno facendo la stessa cosa.
Robert Fisk
Fonte: http://www.independent.co.uk
Link: http://www.independent.co.uk/voices/donald-trump-refugee-ban-muslim-countries-christians-welcomerobert-fisk-a7550941.html
28.01.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63