Di Konrad Nobile per ComeDonChisciotte.org
Riceviamo e diffondiamo le locandine di due cortei che si terranno a breve.
Nell’ultimo articolo scritto per ComeDonChisciotte “LA GRANDE GUERRA IN ARRIVO: NON SE MA QUANDO” concludevo auspicando e invitando alla mobilitazione contro l’attuale minaccioso clima di guerra e chi lo alimenta.
Ebbene fortunatamente qualcosa si muove e, in merito, segnaliamo che tra le varie iniziative si terranno due importanti cortei.
Sabato 11 maggio, a partire dalle ore 17:30, si svolgerà a Trieste una manifestazione per richiedere politiche di pace e la neutralità della città di Trieste (1), oltre che per solidarizzare con la Palestina e dimostrare la contrarietà alla NATO e alle sue guerre.
L’evento di Trieste viene organizzato, promosso e sostenuto da diverse realtà (i promotori ufficiali sono “Fronte della Primavera Triestina”, “Coordinamento No Green Pass e Oltre di Trieste”, “Alister”, “Insieme Liberi FVG” e “La Tavola per la Pace FVG”) e persone coordinatesi per l’occasione e che, percepita la drammaticità dell’attuale periodo, hanno sentito la necessità di mobilitarsi e chiamare la popolazione a far sentire la sua voce.
Sabato 18 maggio, si terrà invece a Lecco un corteo organizzato dalla locale “Assemblea Permanete Contro le Guerre”. Il corteo avrà luogo nella città nella quale trova sede la nota azienda produttrice di munizioni Fiocchi Munizioni Spa, ditta partecipata dalla multinazionale del militare “Czechoslovak Group” che esporta proiettili in tutto il mondo.
Proprio per dare un concreto contributo contro la guerra e la militarizzazione ecco che da Lecco ci si muove per denunciare e contrastare l’operato di chi dalla guerra e dal traffico di armi ci guadagna.
Come scrivono gli organizzatori sul volantino del corteo, “in questi tempi di guerra, è necessario partire dal qui ed ora per inceppare gli ingranaggi del militarismo mondiale” e “Per non divenire complici delle carneficine che stiamo vivendo in tutto il mondo è necessario agire”.
Ebbene, confidando nella riuscita di questi cortei (e sperando che siano dei tasselli iniziali per una ampia e concreta opposizione alle nostrane politiche guerrafondaie), riceviamo e diffondiamo le locandine dei due eventi, riportando nel caso di Trieste anche il testo di chiamata al corteo.
CORTEO PER LA PACE E PER UNA TRIESTE NEUTRALE, 11 MAGGIO, TRIESTE
Testo di chiamata al corteo:
“E TU? MORIRESTI PER LA NATO?”
La promessa infranta dall’occidente di non espandere la NATO “neanche un centimetro più ad est”, fatta in seguito al crollo dell’ Unione Sovietica, sta trascinando il mondo in una nuova guerra mondiale.
L’imperialismo occidentale, scosso da una profonda crisi economica e dal riordinamento dell’assetto geopolitico, continua ad alimentare l’escalation militare in Ucraina per difendere la propria egemonia sul mondo.
Non da ultimo arrivano le allarmanti dichiarazioni del presidente francese Macron, che dice di non escludere l’invio di truppe francesi in Ucraina, il che ci lascia immaginare che il peggio debba ancora venire.
Similmente il genocidio del popolo palestinese che, in pochi mesi, ha causato almeno 33 mila morti, dimostra come l’occidente ed i suoi vasalli siano pronti a tutto pur di mantere integro il proprio giogo oppressivo.
L’indiscriminato massacro a Gaza e l’indomita lotta della resistenza palestinese danno ulteriore testimonianza dell’aggravamento dello stato di crisi dell’egemonia occidentale e dei suoi piani.
Su ogni fronte il macello continua e si intensifica, nonostante la sempre più marcata contrarietà dell’opinione pubblica. Il clima di guerra viene sempre più apertamente alimentato e sostenuto dalle istituzioni politiche e statuali.
Ma, mentre i nostri politici parlano di investire in truppe ed armamenti, ampi strati della popolazione vengono spremuti dall’aumentare dell’inflazione e da condizioni di vita e lavorative sempre più precarie.
Questo anche nella nostra città che, data la sua posizione strategica e con il suo porto, rimane un polo cruciale nella scacchiera geopolitica usata dai padroni del mondo.
Il diritto internazionale però è chiaro: Trieste deve essere una città neutrale, demilitarizzata e dotata di un porto franco internazionale aperto a tutti gli Stati del mondo – inclusi quelli non allineati all’ ordine atlantista. Lo Stato italiano e la NATO stanno però violando il Trattato di Pace di Parigi del 1947 che impone questo status, trascinando pure la città di Trieste e la sua popolazione nel delirio bellico. A riprova di ciò ci sono le recenti dichiarazioni del ministro Urso, che ha definito Trieste “il porto di Kiev“.
Il nostro territorio, che per diritto dovrebbe essere libero e demilitarizzato, può ormai contare soltanto sulla volontà delle persone che lo vivono veramente. Quando le istituzioni sono vendute agli interessi bellici è compito nostro opporci a tali sfruttamenti e combattere per la demilitarizzazione e la pace.
Scendiamo assieme in piazza l’11 Maggio – data scelta simbolicamente anche per la vicinanza alla Giornata della Vittoria sul Nazismo, che si celebra il 9 Maggio e che dovrebbe appartenere a tutti i popoli del mondo.
Facciamo sentire la nostra voce contro la NATO, l’escalation militare e per una Trieste non soggiogata all’interesse dell’ imperialismo!
Che si senta ovunque la nostra voce, proveniente da una città aperta, una città che vuole pace, fratellanza, solidarietà e libertà!”
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CORTEO “DISARMIAMO LA FIOCCHI”, 18 MAGGIO, LECCO
NOTE
(1) il particolare status giuridico di Trieste e del suo territorio dovrebbe essere, de iure, quello di un’area smilitarizzata. Sul tema rimando all’articolo pubblicato su ComeDonChisciotte “Territorio Libero di Trieste: il segreto che fa tremare Washington”