MOSCA
In settimana, la Duma di Stato ha approvato in prima lettura una legge contro la propaganda LGBT, incluso il cambio di genere. Le misure riguarderanno la diffusione via internet, carta stampata, televisione, cinema e pubblicità.
In precedenza, le multe erano previste solo per la propaganda di persone LGBT tra i minori. Ora per i cittadini si propone di stabilire multe da 50 mila rubli a 400 mila rubli; per i funzionari – da 100 mila rubli a 800 mila rubli, per le persone giuridiche – da 800 mila rubli a 5 milioni.
Per la violazione del divieto di manifestazione di informazioni LGBT che incoraggiano il cambio di sesso tra gli adolescenti, i cittadini saranno puniti con una multa da 50 mila rubli a 200 mila rubli; i funzionari – da 100 mila rubli a 400 mila rubli; le persone giuridiche – da 800 mila rubli a 4 milioni di rubli.
E per la promozione della pedofilia, i cittadini dovranno affrontare una multa da 200 mila rubli a 800 mila rubli; i funzionari – da 400 mila rubli a 2 milioni di rubli; le persone giuridiche – da 1 milione di rubli a 10 milioni di rubli.
Allo stesso tempo, per i cittadini stranieri per tali reati è prevista l’espulsione amministrativa dalla Federazione Russa.
L’indirizzo politico di tale normativa, che andrà in seconda lettura con probabilità di un ulteriore irrigidimento, è stato riassunto così dal presidente della Duma Viacheslav Volodin:
Dobbiamo pensare ai bambini, alle famiglie, al Paese. Conservare ciò che i nostri genitori ci hanno trasmesso
Una grande tragedia sta accadendo nel mondo. Questo è il peccato, la sodomia, l’oscurità e il nostro Paese lo sta combattendo.
Quindi, ora cosa succederà? Secondo il capo del Comitato della Duma di Stato per la politica dell’informazione Alexander Khinshtein: “Non vietiamo le persone LGBT come fenomeno”.
Si tratterebbe quindi di tutelare i più giovani da messaggi mediatici per loro ancora difficilmente decodificabili e comprensibili:
Un utente di un cinema online inserirà un codice per ogni trasmissione di tali prodotti, cosa che un bambino non può fare
Per la deputata Nina Ostanina (a capo della commissione famiglia, donne e bambini), anche gli adulti devono essere protetti da quelle che il quotidiano nazionale Rossiyskaya Gazeta definisce “vere e proprie armi ideologiche“. Secondo Ostanina “l’offensiva è su tutti i fronti“.
Mosca sembra quindi avviarsi verso un tipo di legislazione che limiterà fortemente la propaganda LGBT, che pochi – in Occidente – hanno compreso essere in realtà un grimaldello per scardinare quel che rimane della famiglia; nel mirino c’è l’identità dei giovanissimi, pesantemente condizionata da modelli culturali e di comportamento ormai onnipresenti sui nostri media. Dalla pubblicità al cinema, dalla televisione ai social media.
La riforma recente della Costituzione russa, che riconosce la sola unione fra uomo e donna, e questo tipo interventi che vanno a normare il marketing arcobaleno, fanno intendere ancor più quanto Mosca si allontani dall’Occidente non solo geopoliticamente ed economicamente ma anche a livello culturale e soprattutto demografico.
Dietro i colori libertari e tolleranti dell’arcobaleno, si cela la decrescita indotta della popolazione, prima causa – poco riconosciuta – del nostro declino.
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FONTE
Rossiyskaya Gazeta – https://rg.ru/2022/10/27/gosduma-odobrila-mery-protiv-lgbt-propagandy.html
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29.10.2022