Il 2020 verrà proabilmente indicato come la fine della supremazia USA e Occidentale.
Ciò potrà verificarsi o per collasso interno con scenari tipo guerra civile, oppure per il sopravvento delle forze globaliste che, pur essendo trasversali a tutto e a tutti, negli USA vengono assimilate allo “Stato Profondo” e hanno i principali capisaldi nell’altissima finanza speculatrice, nel complesso militare-industriale e farmaceutico (vaccini e test prima ancora che medicine), nei media mainstream, nei “padroni” del partito Democratico (i Clinton, i Pelosi, gli Obama…) molto più che fra i maggiorenti repubblicani.
Il caso meno probabile è che la Corte Suprema Federale avalli le prove fornite da Trump (1) e lui ottenga il secondo mandato.
In tal caso Trump non potrà tendere la mano agli avversari e dire “scordiamoci il passato e continuiamo a dividerci la torta” per la semplice ragione che nei quattro anni della sua presidenza gli avversari hanno tentato di divorare anche la “sua” parte di torta: subito negando la sua vittoria per i presunti intrighi del Russiagate, poi continuando a fabbricarvici trame fino al tentativo di impeachment, e infine con le “massicce frodi elettorali” denunciate da Trump.
Per tutti questi motivi ci sarà una resa dei conti, con epurazioni e ritorsioni di portata inimmaginabile.
Le conseguenze saranno pessime per 330 milioni di statunitensi non abbastanza milionari.
Il caso più probabile è che venga confermata la vittoria di Biden, marionetta di chi detiene il potere reale negli USA.
Per costoro sarebbe comunque una vittoria di Pirro, perché il globalismo vuole dominare l’intero pianeta, non si accontenta del teatro USA, già spolpato del suo patrimonio agro-manifatturiero, e ora ridotto ancor più a teatrino per l’ignobile rappresentazione di “democrazia reale”.
E ancora le conseguenze saranno pessime per 330 milioni di statunitensi non abbastanza milionari.
E l’Europa? Parafrasando Metternich si può ben dire che l’Europa è una “espressione monetaria” senza più peso politico né morale. L’esempio più fulgido del successo globalista è proprio la burocrazia di Bruxelles: utili idioti senza arte né parte, alla mercé delle lobby mondiali. E politicanti dediti al cannibalismo più osceno, avendo già divorato la Grecia a mo’ di antipasto (2).
E le “frattaglie occidentali” tipo Canada e Australia? Frattaglie, appunto, anzi, frattaglie asservite: il Canada con Justin Trudeau al guinzaglio del Deep State fin dalla prima ora (3); l’Australia senza neppure quel minimo di dignità sufficiente a riportarsi a casa il suo cittadino Julian Assange (4).
Vincitore netto è la Cina. Vincitore su tutti i fronti.
L’unica speranza per il resto del mondo è che la cultura cinese, forgiata in millenni di taoismo (vita tua = vita mea), sia relativamente benevola verso i suoi concorrenti, non ne esiga l’annientamento come invece ha tentato di fare per secoli la pseudocultura occidentale (mors tua = vita mea).
L’Africa, l’America Latina, e tutte le altre periferie del mondo stanno semplicemente cambiando padrone, e difficilmente per loro le cose potranno andare peggio di prima, tanto erano degradate.
Ma com’è potuto succedere tutto questo, in così breve tempo?
La fisica insegna che, quando un equilibrio è instabile, basta un nonnulla per far precipitare il sistema e riorientarlo verso un equilibrio affatto differente.
Comunque la pistola fumante c’è, eccome! Si chiama Covid-19, ed è lo strumento perfetto per mettere a tacere i “resistenti” in tutto il mondo.
D’altra parte l’equilibrio era instabile almeno dagli anni ’60, quando gli studenti proclamavano “Vietato Vietare!” e quando gli USA andavano a perdere la guerra del Vietnam soprattutto per le proteste interne, catalizzate da qualche regista e da centinaia di cantanti (5). Anche in Italia Gianni Morandi spopolò, nonostante la censura RAI, con la sua canzone (6) poi ripresa anche da Joan Baez.
Negli anni ’80 Reagan e Thatcher si fecero paladini del neoliberismo con lo slogan “meno Stato più mercato” (è molto più facile manipolare i mercati che gli Stati).
Con la caduta del muro di Berlino la NATO, invece che sciogliersi, si fa più che mai aggressiva, e la tanto esecrata “propaganda” comunista diventa esercizio da educande se confrontata con la massiccia e pervasiva “moral suasion” dei mass media: in Italia tutti convinti che il premier “comunista” Massimo D’Alema e il suo vice Sergio Mattarella facciano bene a bombardare i compagni Serbi (1999), facendo strame della Costituzione e senza neppure uno straccio di copertura ONU.
Il terzo millennio si apre con gli schianti aerei contro le torri gemelle di New York da parte di attentatori che erano strettamente sorvegliati da mesi se non da anni (ad ogni buon conto la terza gemella si schianta “da sola”). Il “terrorismo musulmano” diventa il pretesto perfetto per sospendere le garanzie costituzionali e stringere sempre più i controlli su chiunque in tutto il mondo. La falsa provetta di “antrace” agitata da Colin Powell alle Nazioni Unite serve a scatenare l’invasione dell’Iraq, culminata con l’impiccagione del suo legittimo presidente e con la devastazione di una fra le nazioni arabe più laiche, come l’Egitto e la Libia che subiranno la stessa sorte mentre la Siria, la più laica e tollerante di tutte, eppure anch’essa etichettata come “Stato Canaglia” (7), sta resistendo nonostante tutto, grazie all’innominabile Putin.
Ma il “terrorismo musulmano” diventa un copione sempre più trito e sempre meno credibile, come pure le “primavere colorate”, lautamente colorate da George Soros & C.
E così, dopo qualche provino con SARS, Influenza aviaria, Influenza suina, MERS, tutto è pronto per l’entrata in scena di SARS-CoV-2.
L’Italia è particolarmente pronta perché la ministra Lorenzin è stata investita da Obama del ruolo di “Ambasciatrice Mondiale della Vaccinazione Caniporcina” (nel senso di propinare dozzine di vaccini a cani e porci, volenti o nolenti). Anche il suo braccio destro Ranieri Guerra è pronto, con un “piano pandemico” aggiornato al 2006. Lorenzin & Guerra: la coppia perfetta per avviare nel ventre molle d’Europa il Grande Resettaggio Mondiale. Un reset da portare avanti a tappe forzate, con la sottomissione, anzi il gradimento, di una popolazione mondiale sempre più risucchiata nella panico-demia mediatica, e affetta da una collettiva sindrome di Stoccolma.
Il resto sono fatti del 2020.
Dapprima USA contro Cina: ironicamente, Fauci contro Fauci (8).
Poi il virus viene “addomesticato” in Cina, mentre diventa sempre più “mostruoso” in Occidente: ecco la tragicommedia Europea, con l’Italia capofila assoluta.
Poi inizia il calvario USA: la Clorochina di Trump contro i vaccini di Bill Gates (pardon, dell’OMS). Ovvero, la cura della nonna contro lo sfruttamento di Big-Pharma.
Dappertutto nani politici tipo Conte, con ciambellani alla Colao/Miozzo e vassalli alla De Luca. Con “esperti” da talkshow e “guardiani” tipo FNOMCEO (9). Nessuno di loro intenzionato a verificare quanto codesto virus sia realmente contagioso e letale. Discordi su tutto, ma ferocemente concordi nello zittire, o addirittura reprimere (10), le poche voci fuori dal coro: “Sei matto? Rinunciare alla gallina dalle uova d’oro? Dove lo troviamo un modo altrettanto efficace per avere 60 milioni di sudditi obbedienti, complici-delatori, e perfino grati se gettiamo loro la polpetta avvelenata del vaccino?”…
Povero Trump, palazzinaro truffatore truffato da chi i palazzi non li costruisce ma se li compra con una pipa di tabacco giocando al ribasso in borsa…
Comunque vadano le cose, mi sa proprio che il 2020 verrà indicato come la fine della supremazia USA e Occidentale.
Stando in Tanzania (11, 12) non posso che dire: era ora!
Leopoldo Salmaso è medico specialista in Malattie Infettive e in Sanità Pubblica.
Per anni ha coordinato il controllo di epidemie VERE in Tanzania, in qualità di Esperto del Ministero Affari Esteri.
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