Tom Ozimek – The Epoch Times – 25 marzo 2022
Il presidente turco Tayyip Erdogan ha detto giovedì che Kiev e Mosca si stavano avvicinando a porre fine al loro conflitto armato, con “quasi un consenso” su argomenti come l’adesione dell’Ucraina alla NATO e gli accordi di sicurezza, ma restano ancora differenze significative da colmare in termini di compromessi sul territorio.
Parlando ai giornalisti a Bruxelles dopo un vertice straordinario della NATO, Erdogan ha detto che un obiettivo chiave nello sforzo di mediazione della Turchia è quello di riunire i presidenti ucraino e russo per colloqui di pace.
“Tutti i nostri sforzi mirano a creare un’atmosfera di pace facendo incontrare i due leader“, ha detto Erdogan. “Siamo in stretto contatto con entrambi i paesi al fine di porre fine immediatamente alla guerra“.
La Turchia, membro della NATO, condivide un confine marittimo con l’Ucraina e la Russia nel Mar Nero, ha buoni legami con entrambi e si è offerta di mediare il conflitto.
“Siamo cautamente ottimisti sui progressi fatti in alcuni punti dei negoziati“, ha detto Erdogan, aggiungendo che c’è “quasi un consenso” su questioni come la neutralità dell’Ucraina e la potenziale adesione del paese alla NATO, a cui Mosca si oppone ferocemente.
Erdogan ha aggiunto, tuttavia, che le due parti rimangono in disaccordo sullo status degli staterelli separatisti di Donetsk e Lugansk nell’Ucraina orientale, così come la Crimea annessa alla Russia.
Mosca ha chiesto a Kiev di riconoscere l’indipendenza delle due cosiddette repubbliche e di riconoscere la proprietà russa della Crimea. Entrambe le proposte sono “impossibili da accettare per l’Ucraina” senza prima mettere la questione al voto popolare, ha detto Erdogan.
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha recentemente detto che è in attesa di avere colloqui diretti con il presidente russo Vladimir Putin. Mentre Zelenskyy ha detto di aver rinunciato all’idea di entrare nella NATO, ha insistito nel sottoporre altri compromessi, comprese le potenziali concessioni territoriali, a un referendum.
Erdogan ha elogiato l’appello di Zelenskyy per un referendum, dicendo che riflette una “saggia leadership”.
Al presidente Joe Biden, che ha anche partecipato al vertice della NATO a Bruxelles, è stato chiesto se crede che l’Ucraina debba fare concessioni territoriali alla Russia per garantire la pace.
Mentre Biden non lo ha escluso, ha detto che dovrebbe essere una decisione dell’Ucraina.
“Questo è un giudizio che dipende interamente dall’Ucraina. Niente sull’Ucraina senza l’Ucraina“, ha detto Biden, mentre ha aggiunto che non “crede che dovranno farlo“.
Sulla via del ritorno in Turchia giovedì, Erdogan ha detto ai giornalisti a bordo di un aereo che ha intenzione di chiamare Putin presto e sollecitarlo ad “essere l’architetto delle mosse per la pace” e trovare “un’uscita onorevole” dalla guerra, secondo quanto riportato dai media turchi.
In un discorso video venerdì Zelenskyy ha detto che l’Ucraina “deve andare verso la pace“, aggiungendo che con “ogni giorno della nostra difesa, stiamo portando la pace di cui abbiamo bisogno molto più vicino“.
A fare eco alle osservazioni di Erdogan sulle aree di probabile compromesso tra le due parti è stato il portavoce presidenziale turco Ibrahim Kalin, che ha fatto le osservazioni la scorsa settimana in un’intervista con la televisione Al-Jazeera.
Kalin ha detto all’emittente che la Russia e l’Ucraina si stavano avvicinando su quattro questioni chiave: la richiesta della Russia che l’Ucraina rinunci alle ambizioni di entrare nella NATO, il disarmo dei suoi militari, la protezione della lingua russa in Ucraina, e ciò che la Russia ha definito “de-nazificazione”. Quest’ultimo riferimento, insieme all’etichettatura di Putin della leadership politica di Kiev come “neonazisti”, è generalmente inteso come una richiesta per i leader dell’Ucraina di cedere il potere.
L’Ucraina e l’Occidente hanno respinto i riferimenti russi alla “de-nazificazione” e ai “neonazisti” nella leadership democraticamente eletta dell’Ucraina come propaganda infondata, mentre hanno denunciato l’invasione di Mosca come una guerra di aggressione illegale e ingiustificata.
Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte