Riceviamo e pubblichiamo:
L’Assemblea militante è una realtà nazionale di militanti che si sono ritrovati, al di là delle loro tradizioni politiche di appartenenza, nella comune battaglia contro i lockdown, l’obbligo “vaccinale” ed il green pass che hanno segregato ed emarginato centinaia di uomini e donne non disposti a sottoporsi a queste misure repressive dello Stato. Compagni e compagne che hanno percepito che, con la “pandemia” si stava aprendo uno straordinario disegno di disciplinamento politico e sociale. Compagni e compagne che hanno fatto parte, a tutto titolo, di quel movimento internazionale contro il green pass che si è sviluppato da Delhi a Ottawa.
A distanza di più di due anni, con lo svilupparsi di altre crisi (guerra contro la Russia, emergenza alimentare, emergenza climatica, economie di guerra) che tutte riconduciamo all’azione del Capitalismo e della sua crisi sistemica, abbiamo voluto fare un bilancio politico che ci permetta di sviluppare ulteriormente la nostra battaglia ed opposizione alle sue dolose emergenze infinite.
Dunque il nostro secondo documento, entra nel merito di cosa e’ stata (e non e’ stata) la pandemia; di come gli Stati abbiano imposto trattamenti sanitari (e sociali ) obbligatori; di come abbiano tentato di presentarsi come i difensori della salute e delle comunità tutte, in nome del presunto “bene comune”.
Abbiamo salutato tutte le resistenze che i popoli e gli sfruttati del mondo hanno fatto in questi anni, tra vittorie e sconfitte, cogliendone un dato prezioso: la loro opposizione al disciplinamento pandemico impone in modo sempre più urgente l’aut l’aut tra questo modo di produzione ed una società altra.
Ci siamo interrogati e schierati contro l’aggressione del nostro imperialismo alla Russia, denunciando i suoi prossimi target: Cina, Iran, Serbia.
E stiamo tentando di capire quali sono le radici profonde dell’attuale crisi del capitalismo: la sua crisi sistemica , dalla quale non potrà (se potrà) che uscirne seminando ancora più desolazione e morte.
Come abbiamo scritto nel nostro documento i nuovi tornanti della crisi annunciano nuovi pesanti, e per molti versi inediti, attacchi alle condizioni proletarie, alle classi intermedie, ai popoli dei paesi oppressi. Per il proletariato occidentale potrebbe essere vicino il momento in cui sarà̀ inevitabile ricorrere alla ripresa di una mobilitazione di lotta e di organizzazione che rimetta all’ordine del giorno la necessità di sviluppare anche una propria autonomia di classe sul terreno rivendicativo, programmatico, politico e organizzativo.
Il documento di bilancio aggredisce diverse questioni:
1. Covid 19: Tra realtà e finzione
2. Vaccini e terapie di Stato
3. In nome del presunto “bene comune”
4. Le radici di questa fase del capitale: la sua crisi sistemica
5. “Servire il popolo” la nuova faccia dello Stato per imporre il controllo sociale
6. Resistenze dal mondo
7. Rompere la subordinazione totale del capitale sulla vita umana
Non abbiamo certezze futuristiche da vendere, ma, intanto ci basta prendere atto di quel che è emerso, anche da parte proletaria, in questo avvio di un’epoca che impone al capitale di concentrare tutte le sue forze per difendersi da una crisi irrisolvibile e, per affrontare la quale, ha estremo bisogno di assoggettarsi pienamente la vita stessa delle classi sfruttate, di sottoporle a un nuovo e pervasivo totalitarismo, sia per renderle funzionali al tentativo di rilancio dell’accumulazione, sia per spuntarne ogni possibilità̀ di resistenza e di rivolta (in un’epoca in cui non ha più̀ possibilità̀ di adottare misure generalizzate di compromesso riformista, da limitare, tutt’al più̀, a determinati settori che, per specifici motivi o in taluni frangenti, possono risultare di particolare importanza per la tenuta del sistema o per l’andamento degli affari), sia per disciplinare il proprio fronte interno come un unico esercito compatto contro i nemici esterni.
Abbiamo, non di meno, una certezza: l’utilità̀ di continuare a lavorare per costruire ed estendere il coordinamento tra tutti i militanti anti-capitalisti che sono consapevoli dell’attacco che il capitale e lo Stato hanno iniziato con la gestione autoritaria della pandemia, allo scopo di apportare il proprio contributo, caratterizzato da un coerente e totale anti-capitalismo, in tutte le mobilitazioni che dovessero svilupparsi contro la ripresa delle campagne vaccinali, contro l’estensione degli apparati di controllo digitale, contro l’attacco alle libertà relazionali, sindacali, politiche, ecc., contro la guerra, e per collegare tutti questi aspetti con l’eventuale emergere di una conflittualità̀ sociale e di classe, sia su un terreno puramente economico che su un terreno economico-politico, prodotta dai nuovi tornanti di crisi economica, dalle misure che saranno adottate nel suo corso e nel corso dello sviluppo dell’economia di guerra permanente.
Novembre 2022
Assemblea Militante
Per il documento completo cliccare QUI