L’Ucraina afferma che la NATO è l’unico modo per porre fine alla guerra del Donbass. Le “esercitazioni” USA-NATO da 37.000 uomini mirano al confronto con la Russia
Rick Rozoff – Antiwar.com – 6 aprile 2021
Il governo ucraino riferisce di altri due soldati uccisi nei combattimenti in corso nel Donbass, mentre Kiev si ritira dalle riunioni del gruppo di contatto trilaterale di Ucraina, Russia e OSCE, nella capitale bielorussa Minsk, a causa di ciò che definisce “retorica ostile” da parte della nazione ospite, che accusa anche di essere sotto l’influenza russa.
Il Pentagono ha avvertito di essere “consapevole dei movimenti delle truppe russe” su o vicino al confine del Donbass, mentre il Dipartimento di Stato ha denunciato quelle che ha definito provocazioni da parte della Russia, con Reuters che ha riportato le dichiarazioni del portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price che Washington “si preoccuperebbe per eventuali tentativi di Mosca di intimidire l’Ucraina, sia che si verificassero in territorio russo o all’interno dell’Ucraina“.
Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha detto oggi ai giornalisti “abbiamo avuto contatti con l’amministrazione USA sulla situazione nel Donbass, e abbiamo spiegato loro esaurientemente cosa sta succedendo“. Tuttavia, Ryabkov ha espresso gravi preoccupazioni da parte russa su quella che ritiene una retorica sempre più belligerante da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati della NATO relativamente all’Ucraina, avvertendo che “Washington dovrebbe essere preoccupata per le conseguenze di questa politica coordinata“.
Oggi il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg “ha espresso seria preoccupazione per le attività militari della Russia in Ucraina e nei dintorni e per le continue violazioni del cessate il fuoco“, aggiungendo che “la NATO sostiene fermamente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina“.
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, riferendosi al Membership Action Plan (MAP) della NATO, la fase finale per la piena adesione, ha detto: “Siamo impegnati a riformare il nostro esercito e il settore della difesa, ma le riforme da sole non possono fermare la Russia. La NATO è l’unico modo per porre fine alla guerra nel Donbass. La MAP sarà un vero segnale per la Russia“.
Aleksey Arestovich, un consigliere della delegazione ucraina ai colloqui, ora sospesi, del Gruppo Trilaterale di Contatto a Minsk, ha recentemente dichiarato: “È iniziata un’esercitazione NATO su larga scala, chiamata DefenderEurope 2021“, che viene condotta con ben 37.000 militari degli Stati Uniti e delle nazioni membri e partner della NATO, “dalle acque del Baltico al Mar Nero, per dirla senza mezzi termini, [per] lo scontro armato con la Russia“.
Cinquecento anni fa il poeta inglese John Skelton scrisse che le parole possono non rompere le ossa, ma rompono i cuori. Rompono anche la fiducia. Le parole non sono guerre, ma hanno causato guerre. Certe parole non ritrattate sono una ricetta per la guerra. Sarebbe meglio se il linguaggio usato negli ultimi giorni riguardo al peggioramento del conflitto nel Donbass e nelle sue vicinanze non fosse accompagnato da azioni.
Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte