Secondo alcuni indizi la caduta dell’elicottero presidenziale iraniano potrebbe non essere stata accidentale

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Hal Turner
halturnerradioshow.com

L’incidente dell’elicottero presidenziale iraniano comincia a sembrare un assassinio deliberato e ben pianificato. Tale è cospirazione e ora anche l’insabbiamento, che le immagini dei satelliti meteorologici di quella regione nel giorno dell’incidente sono state cancellate!

Cominciamo dall’inizio. Il Presidente dell’Iran si era recato in elicottero al confine con l’Azerbaigian per un breve incontro con il Presidente dell’Azerbaigian.

Ecco un’immagine dell’incontro tra i due Presidenti.

Al termine dell’incontro, il Presidente dell’Iran, insieme al suo Ministro degli Esteri e ai loro colleghi, era salito a bordo dell’elicottero ed era partito alla volta di casa. Non ci sarebbe mai arrivato.

Strana coincidenza che anche il Primo Ministro della Slovacchia, Roberto Fico, si fosse incontrato con il Presidente dell’Azerbaigian, pochi giorni prima che qualcuno gli sparasse addosso . . . in un attentato.

Solo una coincidenza, vero? Ma sto divagando. Torniamo alla morte del presidente iraniano.

L’elicottero è precipitato sulle montagne del nord dell’Iran, senza una chiamata di soccorso o un segnale di emergenza dal transponder di bordo.

Gli elicotteri che trasportano persone importanti sono dotati di radiofari proprio per situazioni di questo tipo. Queste apparecchiature radio si attivano in caso di incidente. Qui non è successo.

Quindi, qualsiasi cosa sia capitata a questo elicottero, è avvenuta così velocemente o con danni così ingenti che non è stato possibile lanciare un MAYDAY o attivare il codice di emergenza sul transponder e il radiofaro è stato disattivato o distrutto. Un’esplosione, forse?

L’area in cui è precipitato l’elicottero è molto remota, con poche strade tra montagne insidiose.

Tra le prime notizie sulla perdita dell’elicottero, c’era l’informazione che tutta l’area era coperta da una “fitta nebbia”. Questa, insieme alle forti piogge, aveva reso difficile persino trovare i resti dell’elicottero caduto.

Poiché la nebbia era stata un fattore determinante in questo disastro, alcuni giornalisti avevano iniziato a fare ricerche sulle condizioni meteorologiche della zona nel periodo precedente la scomparsa dell’elicottero. Improvvisamente, avevano incontrato un ostacolo. Le immagini satellitari delle condizioni meteo… erano sparite.

Passiamo ora alle immagini del satellite meteorologico.

Il CIRA è il Cooperative Institute for Research in the Atmosphere (Istituto cooperativo per la ricerca sull’atmosfera), il cui sito web è gestito dalla Colorado State University di Fort Collins, CO.

Dal loro sito web (QUI) “La visione” di questa organizzazione è:

Condurre ricerche interdisciplinari nel campo delle scienze dell’atmosfera, coinvolgendo competenze che vanno oltre le discipline meteorologiche, sfruttando i progressi dell’ingegneria e dell’informatica, facilitando le attività di transizione tra ricerca pura e applicata, sfruttando le risorse e le partnership nazionali e internazionali e assistendo la NOAA, la Colorado State University, lo Stato del Colorado e la nazione attraverso l’applicazione delle nostre ricerche ad aree di beneficio per la società.

Il sito web del CIRA riporta anche la sua missione:

Servire come punto di contatto per la cooperazione multidisciplinare tra gli scienziati della NOAA e il personale di ricerca, i docenti e gli studenti della Colorado State University, allineando le aree tematiche di ricerca identificate dalla NOAA con i punti di forza accademici di lunga data dell’Università. . .

Come si può immaginare, un’università che lavora direttamente con la National Oceanographic and Atmospheric Administration (NOAA) ha a sua disposizione i dati meteo di tutto il mondo.

Il CIRA è una fonte spesso utilizzata dai giornalisti per effettuare ricerche “approfondite” sugli eventi meteorologici. Il loro sito offre un’ampia gamma di immagini satellitari per tutti i tipi di condizioni meteorologiche, tra cui. . . la nebbia.

Immaginate quindi la sorpresa generale quando, mentre cercavano di visualizzare le immagini satellitari e le letture delle condizioni meteorologiche in Iran al momento dell’incidente dell’elicottero presidenziale, i giornalisti avevano scoperto che TUTTI I DATI DEL 19 MAGGIO (il giorno dell’incidente) ERANO STATI CANCELLATI.

Qui un breve video che mostra che le immagini meteorologiche erano state cancellate.

Perché le immagini satellitari del 19 maggio sono state cancellate? Chi le ha cancellate? Chi ha ordinato di cancellarle? Perché?

È risaputo che i radar meteorologici spesso rilevano “anomalie” come… sciami di cavallette… resti di tornado… e… emissioni di energia a microonde ad alta potenza dalle antenne radar di tipo NEXRAD, persino quelli che vengono comunemente chiamati CHEM-TRAILS, ovvero gli aerosol rilasciati dagli aerei.

È possibile che la “nebbia” non si sia formata naturalmente? È possibile che le immagini del CIRA avessero rilevato il fatto?

Un C-17 dell’US Air Force (mostrato nell’immagine sottostante) era in volo nello stesso momento dell’elicottero presidenziale iraniano.

Era atterrato a Baku, in Azerbaigian, poco dopo la caduta dell’elicottero presidenziale. Nessun aereo cargo militare americano era atterrato a Baku da oltre un anno, eppure uno di essi si trovava in volo proprio nel momento in cui l’elicottero presidenziale iraniano precipitava? Ecco la rotta seguita dal C-17.

Il C-17 potrebbe essere stato equipaggiato con un’arma a microonde? Se fosse stata attivata dal C-17 a grande distanza e puntata verso l’elicottero presidenziale, avrebbe potuto distruggere tutti i sistemi di controllo elettronico dell’elicottero, facendolo precipitare a terra?

Il radar meteorologico avrebbe potuto rilevare una cosa del genere, rendendo in questo modo obbligatoria la cancellazione dei dati delle immagini?

Infine, entrano in gioco i social media.

Un account chiamato “Israel War Room” sulla piattaforma di social media “X” (ex Twitter) ha pubblicato un messaggio vuoto, tranne che per… un’immagine di un piccolo elicottero:

Guardate il marcatempo del loro post… come avrebbero potuto sapere che l’elicottero era precipitato, per vantarsene, quando quasi nessun altro in tutto il mondo lo sapeva a quell’ora?

È possibile che lo sapessero perché lo avevano fatto gli israeliani?

Nessuno di noi lo sa al momento. Le risposte vengono cercate all’interno dell’Iran. Ci sono esperti qualificati che possono analizzare i rottami dell’elicottero alla ricerca di tracce di esplosivo, schegge e leggere il registratore dei dati di volo.

Possono esaminare le registrazioni radar e i nastri delle comunicazioni radio.

Prima o poi sarà chiaro a tutti se si è trattato di un incidente o di un vero e proprio assassinio.

Hal Turner

Fonte: halturnerradioshow.com
Link: https://halturnerradioshow.com/index.php/news-selections/world-news/evidence-is-now-appearing-indicating-the-iran-presidential-helicopter-crash-was-an-assassination
20.05.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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