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La Redazione

 

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Rigassificatore, a Piombino si gioca il futuro energetico dell’Italia

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A cura di Redazione CDC
Il 14 Ottobre 2022
16754 Views

 

Di Verdiana Siddi e Massimo Cascone per ComeDonChisciotte.org

 

C’era una volta una terra baciata da tramonti struggenti e accarezzata dalla schiuma che diede luce alla dea Venere, e sette son le perle che dal suo collo andarono in dono al mare davanti a Piombino.

In cerca del brivido degli affari se ne andava in giro un certo Roberto Cingolani, da docente a direttore scientifico per importanti istituti, poi per grandi multinazionali, fino a diventare direttore non esecutivo nel consiglio di amministrazione della Ferrari, ma fu da ministro che egli si occupò di enormi rigassificatori di gas liquido statunitense, il più osceno di tutti lo volle in dono al mare davanti a Piombino.

***

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FSRU – Golar Tundra

 

Sono passati solo pochi mesi da quel fatidico 7 aprile, quando Mr. Draghi pronunciò in conferenza stampa l’altrettanto fatidica frase:

Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace. Di fronte a queste due cose, cosa preferiamo: la pace oppure star tranquilli con l’aria condizionata accesa tutta l’estate?

Da allora molte cose sono cambiate – per non dire peggiorate: la guerra non è stata affatto fermata dalle famose sanzioni che “avrebbero dovuto mettere in ginocchio l’economia russa” (semi-cit.), ma anzi continua a essere alimentata dall’invio di armi; l’inflazione, o meglio la speculazione, ha portato i costi delle materie prime alle stelle; i più recenti avvenimenti (1) hanno messo in serio pericolo la nostra fonte sicura di metano, quella russa, il cui impianto è ancora funzionante ma con un flusso drasticamente ridotto a causa delle sanzioni e, Austria a parte, adesso non si tratta più di accendere l’aria condizionata d’estate ma piuttosto di non morire di freddo d’inverno.

L’Italia – mai frase fu più azzeccata – è alla canna del gas, ma gli italiani, troppo presi dagli esiti delle elezioni del 25 settembre, e come al solito divisi tra chi ha votato quello, chi ha votato quell’altro, chi si è astenuto e poi su cosa fara’ chi ha vinto, sembrano completamente ignari delle gravi condizioni in cui ci troveremo a vivere nei prossimi mesi.

Di questi italiani (tralasciando quegli imprenditori che, ricevute le ultime bollette del gas e dell’elettricità, hanno iniziato a pregare tutti i santi del paradiso) alcuni stanno cominciando a comprendere cosa significa (2) non importare più gas pronto per l’uso dalla Russia e comprarlo invece liquido, dagli americani, per poi rigassificarlo a pochi metri dalle nostre coste. Tutto perché abbiamo deciso di “salvare gli ucraini”, che invece proprio grazie alle armi che gli mettiamo in mano muoiono ad un ritmo sempre più rapido.

Tra questi cittadini ci sono gli abitanti della Toscana, nello specifico quelli di Piombino e dell’Isola d’Elba, ai quali è stato imposto dal governo dei migliori un rigassificatore, che dovrà stazionare a ridosso della costa, proprio nel porto, per almeno 3 anni (3), come è emerso dalla conferenza dei servizi del 7 ottobre scorso [salvo altri giri di boa].

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Porto di Piombino

Estrarre una materia prima pronta per l’uso, processarla per poterla trasportare dall’altra parte dell’oceano e infine riconvertire il processo per poterla utilizzare, è molto sconveniente, oltrechè un modo obsoleto di considerare l’impiego delle nostre conoscenze tecniche, così spiega da diversi mesi il prof. Corrado Malanga (4).

Costa di più avvallare un progetto di questo genere che aprire un sano tavolo diplomatico con la Russia, che il gas ce lo fornirebbe direttamente attraverso un tubo, quel ramo che si è salvato dal tritolo (5).

In attesa di una dichiarazione ufficiale sulla linea della quasi Premier Giorgia Meloni (6), Snam si porta avanti con lo stoccaggio dei materiali (7) a simboleggiare una forte fiducia nei confronti dell’autorizzazione che a fine mese dovrebbe arrivare per l’inizio dei lavori (8). Nel frattempo ci pensa Roberto Cingolani a farsi l’eco una volta in più ribadendo che “bisogna correre” per il rigassificatore di Piombino.

Questi 5 miliardi di metri cubi (su oltre 70 di cui abbiamo bisogno annualmente e che arrivavano comodamente dal gasdotto russo fino a che non è scoppiata la guerra delle sanzioni) oltre ad essere altamente costosi, non fanno che rafforzare l’arbitrario cappio Usa su tutto il nostro apparato economico, esponendoci al rischio di danni inestimabili.

Infatti, sembrerebbe assurdo pensare che ci si accontenterà di una frazione del totale, se sfacciatamente verrà piazzata questa nave rigassificatrice sulla banchina di Piombino. Molto presto gli arcipelaghi potrebbero essere fatti anche di rigassificatori, non solo di isole: questa preoccupazione vale per tutto il Paese. Ravenna lo ha testimoniato il giorno 11 ottobre durante la presentazione del progetto analogo che s’intende installare sulla costa est della penisola. Nelle parole dei relatori, che hanno menzionato il progetto europeo più vasto all’interno del quale contestualizzare anche gli impianti rigassificatori italiani, apprendiamo che l’intento è di sostituire completamente le forniture russe (9). E poi lo dice anche il sito del governo dedicato al Pnrr, seppur contraddicendosi nella medesima frase (10):

il trasporto marittimo è altamente inquinante, ecco perché l’investimento prevede una serie di progetti che vadano a realizzare un deposito costiero di gas naturale liquefatto (GNL) [che arriva dagli Stati Uniti, ndr].

Il ruolo di Roberto Cingolani nella questione è centrale, il suo attivismo è incessante: fu lui ad aggravare enormemente questa scelta già il 12 agosto scorso (11).

Nei panni sporchi – che si lavano a Piombino – di Ministro della Transizione Ecologica, dietro una mite rassicurazione per gli italiani, aveva deciso di condannare l’intero territorio interessato con l’invio di una lettera alla Commissione Europea, per l’esonero dalle Verifiche di Impatto Ambientale per l’impianto (12).

Nel documento, il Ministro specificava:

la suddetta previsione è giustificata dalla circostanza che l’urgenza di giungere alla realizzazione di nuova capacità di rigassificazione mediante unità galleggianti di stoccaggio è tale che eventuali ritardi o ostacoli suscettibili di impedirne una tempestiva attuazione risultano contrari all’interesse dei cittadini italiani e finirebbero per mettere a repentaglio la sicurezza energetica del Paese.

Avete capito bene: il Ministro della Transizione Ecologica uscente ha deciso che, per questioni di tempo, le Valutazioni di Impatto Ambientale non verranno eseguite e che l’impianto sarà reso operativo comunque, piaccia o non piaccia (ai cittadini)!

Chissà se la nuova premier ed il futuro governo adotteranno la stessa impudenza rispetto alla non applicazione delle norme di tutela della sicurezza, della salute e dell’ambiente su scelte di questa portata. Snam sembra non avere dubbi e fissa la data per il via ai lavori al 30 ottobre (13), come fosse una profezia:

Non ho motivo di pensare che non si possa chiudere positivamente […] poi avremo per Piombino sei mesi di intenso lavoro per rendere il rigassificatore disponibile per la prossima estate.

ha dichiarato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, nel corso dell’Italian Energy Summit.

Parole che fanno gelare il sangue.

Queste le ultime tappe della vicenda; il 13 ottobre la riunione degli enti statali di competenza per l’espressione di un parere unico; il 21 ottobre un’altra conferenza dei servizi per arrivare quindi al parere definitivo sull’autorizzazione entro il termine fissato dalla legge: 27 ottobre 2022. Nonostante tutto vengono già portati i materiali sul posto. Si tratta di un’arroganza inaccettabile, non di una misura di approvvigionamento energetico per il bene del Paese.

Preso atto di tale follia, con la nostra redazione di Comedonchisciotte.org, abbiamo deciso di attivarci per ascoltare le voci di chi sul posto sta lottando affinché tale abominio non avvenga, consci che attualmente non vi sia alcuna vera crisi energetica, poiché frutto soltanto di scelte politiche dettate da logiche finanziarie speculative, il cui centro nevralgico è Amsterdam (14).

I tempi stringono e queste settimane sono particolarmente calde di proteste, numerosi gli incontri ed i dibattiti organizzati in tutta la regione Toscana:

il giorno 9.10 è stata la volta de “I Messaggeri del Mare” con una nuotata dimostrativa per Piombino e l’Elba (15). Per il 20.10 è invece atteso uno sciopero generale ed una grande manifestazione (16); il giorno seguente, il 21, la piazza del duomo a Firenze sarà sotto presidio (17) contemporanemente allo svolgimento della conferenza che permetterà ai vari enti di dare un parere in merito alla scelta di collocare nel porto di Piombino il rigassificatore, lo si apprende da un comunicato del Comitato di Salute Pubblica di Piombino Val di Cornia.

Di seguito un video con le dichiarazioni rilasciate a CDC dagli attivisti del Comitato Liberi Insieme per la Salute di Piombino, uno degli organizzatori delle mobilitazioni sul territorio:

Nessuna necessità o urgenza, se pure prendessimo per buona la storia della mancanza di alternative, può giustificare l’assenza di controlli rispetto a tale infrastruttura, a maggior ragione se si pensa alle caratteristiche del posto in cui la si vuole posizionare: un piccolo porto racchiuso in un golfo e circondato da un arcipelago, dove tutti i cittadini vivono di pesca e di turismo. Non solo: molti di questi – gli isolani – dipendono dalla mobilità marittima. Quello a cui stiamo assistendo è una mancanza di scrupoli che non trova nessuna giustificazione, a maggior ragione perché a portare avanti tale progetto è stato un Ministero che dovrebbe occuparsi di ambiente e tutela del territorio.

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Piombino

Il rigassificatore di Piombino mette in gioco la sicurezza dei cittadini che abitano la costa nonché la salute dell’ecosistema. Proprio per questo sta incontrando la resistenza di chi ci vive (18). Il governatore Eugenio Giani sembra non essersi accorto di nulla (cosi’  come Stefano Bonaccini per l’Emilia Romagna) nominato a giugno “commissario straordinario per i rigassificatori” per la regione Toscana (19) e rappresentante di un partito, il PD, che oramai ha finito anche le scuse per giustificare le oscenità compiute in questi anni.

Il Comitato di Salute Pubblica di Piombino Val di Cornia ha firmato la seguente lettera aperta indirizzata al ministro Roberto Cingolani e al presidente – commissario Eugenio Giani:

Domenica 2 ottobre, il Ministro Roberto Cingolani ha “riabilitato” noi piombinesi agli occhi della Nazione, durante un’intervista su una rete nazionale parlando con una famosa giornalista della crisi energetica e del prezzo dell’energia. Il Ministro ha rassicurato dicendo che l’Italia è il Paese tra i più organizzati, perché le riserve energetiche sono arrivate al 90% e che addirittura stiamo esportando gas.
Per noi italiani di fatto non c’è nessun timore di rifornimento, le famiglie e le imprese possono stare tranquille, il prezzo, salito così vertiginosamente, è sganciato dalle relative quantità a disposizione ed è legato solamente alla speculazione, ma su questo si è impegnato a lavorarci.
“Musica per le nostre orecchie”, però ci tornano in mente le dure parole del Ministro e del Presidente Draghi quando pochi mesi prima hanno dichiarato alla Nazione che, se non fosse entrato in esercizio il rigassificatore previsto per Piombino nei primi mesi del 2023, il Paese sarebbe rimasto al buio, imprese e famiglie sarebbero state in grande difficoltà, difficile sarebbe stata la tenuta sociale, additandoci, noi che facciamo motivata resistenza, ad attentatori addirittura della sicurezza nazionale.
Non solo, ma data l’urgenza, ritenuta dagli stessi indiscutibile è stato necessario approvare decretazione di urgenza per ridurre ai minimi termini i tempi per pareri e approfondimenti e cancellare o esonerare importanti procedure di garanzia, come la Valutazione di impatto ambientale per impianti a rischio di incidenti rilevanti.
E noi dicevamo: “ma come è possibile”? Si parla di impianti a rischio di incidenti rilevanti e la VIA potrebbe valutare la fattibilità o meno di un rigassificatore posizionato all’interno di un porto piccolissimo che di fatto lo rende unico al mondo.
Ma niente da fare, la sicurezza energetica nazionale è stata messa al primo posto e con quanta superficialità, dalle grandi testate giornalistiche e nei salotti televisivi, noi piombinesi siamo stati additati come i Nimby di turno.
Ora si scopre, e noi lo avevamo detto mesi addietro avendo valutato i bilanci del gas, che l’Italia è il Paese europeo che si attesta fra i principali esportatori di gas. Quindi non possiamo che ringraziare il Ministro Cingolani che ci ha offerto motivazioni e spunti non indifferenti per contestare ancora il progetto Snam e le relative procedure e che ci ha tolto un po’ di discredito, ricevuto nostro malgrado, da parte di famiglie e imprese nazionali. Ma le sue parole, Ministro, hanno tolto linfa vitale alla decretazione d’urgenza applicata alla nostra realtà, fondamento del vostro progetto accelerato.
Ci rivolgiamo quindi al nostro Presidente di Regione, così orgoglioso della sua e nostra terra Toscana, bella e invidiata da tutti nel mondo.
Presidente, Piombino è una bella cittadina circondata dal mare e da isole, avrebbe meritato di essere rispettata, avrebbe meritato una normale procedura, così come è avvenuto in altri luoghi. Una procedura siffatta avrebbe sconsigliato, se non vietato, la collocazione dentro un piccolo porto città, per svariati motivi di sicurezza, sanitari e ambientali.
Le chiediamo di pensarci Presidente.
Non sappiamo se Lei abbia ascoltato o meno le parole del Ministro il quale ha confermato quanto avevamo già capito, alimentando però la nostra tristezza per il senso di ingiustizia che stiamo vivendo. Ma la nostra comunità non ha colpe, Presidente! Tutto questo, non fa sorgere in lei alcun dubbio?
La procedura normativa di rito si può e si deve applicare, c’è il tempo per farlo e senza esenzioni, in fondo si chiede solo il rispetto delle leggi e dei diritti costituzionalmente garantiti.

Il Comitato di Salute Pubblica Piombino Val di Cornia. (20)

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Piombino

Tra gli organizzatori delle mobilitazioni c’e’ Leonardo Preziosi (21) del Comitato No Rigassificatori Elba e presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano:

CDC: Leonardo, quali sono i rischi di questa attività?

Il primo problema è che pompano acqua dal mare e gli restituiscono ipoclorito di sodio, una sostanza velenosa ed inquinante, e questo avviene anche negli impianti di semplice desalinizzazione, solo che la portata di un simile impianto avrebbe un impatto molto maggiore per via dell’attività massiva. Si deve considerare che l’itticoltura della zona di Piombino è circa il 60% della produzione nazionale.
Inoltre, parliamo di una nave di 297×40 metri in un porto largo circa 500. Considerato che per sicurezza ai traghetti è vietato transitare nel raggio di 250m dalla nave per pericolo di collisioni, fughe etc, con questa opera si certifica il rischio di disagi per gli abitanti, soprattutto per gli isolani, specialmente in termini di continuità territoriale. La stessa relazione della Snam, sulla quale si potrebbe discutere a lungo, precisa chiaramente che in condizioni meteo contrarie saranno bloccati i transiti dei traghetti. Anche perché, a differenza di quanto si sta facendo a Ravenna, nel caso della Toscana la nave sarà a ridosso del porto, in una zona che risulta geograficamente chiusa tra un pezzo di costa e l’Isola d’Elba.

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Mappa del porto di Piombino

Preziosi prosegue raccontando del sostegno politico che stanno dimostrando le amministrazioni locali, come il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, quello di Portoferraio Angelo Zini e il consigliere regionale Marco Landi, questi ultimi entrambi presenti ai dibattiti durante le manifestazioni dei mesi passati, insieme anche all’ex presidente de Il Tirreno, Stefano Tamburini, apertamente contrario alla decisione.

Sono tanti ad opporsi (22).

Un grido d’allarme è giunto anche da Firenze:

“È in nome di questa guerra, così allegramente foraggiata da un governo e da un parlamento privi di legittimità democratica, che alle nostre coste, al nostro mare, si vuole imporre un sacrificio insensato”, così recitava un messaggio dell’associazione IdraOnlus del mese di agosto.

Settimana dopo settimana, la classe politica sembra non rallentare sull’attuazione di questo impianto, i più infuocati durante l’ultima campagna elettorale sono stati gli ego-centristi: Carlo Calenda si è spinto addirittura a minacciare la militarizzazione dei territori (23), tanto per chiarire di cosa si sta parlando e in quali termini:

Sì a rigassificatori e inceneritori, anche militarizzando.

Di quali altre informazioni abbiamo bisogno per bollare la scelta del governo come folle?

Aprire i rubinetti del metano russo sembra diventato sacrilego in questo Paese, dichiararci costituzionalmente ripudianti la guerra, anche. Nel frattempo compriamo gas statunitense e dissanguandoci..così facciamo felici i soliti noti!

Le procedure di sicurezza e tutela della salute e dell’ambiente, questi sarebbero gli ostacoli da abbattere, secondo i nostri politici?

***

Cosa l’abbia spinto a fare politica con Draghi da febbraio del 2021 nessuno lo può sapere con certezza, ma soprattutto, nessuno sa cosa sia saltato in mente, o non sia saltato in mente, e a chi, per averlo a capo del nostro Ministero dell’Ambiente. Quale ambiente?
Dove passa Cingolattila non cresce più l’erba.
Infatti, nemmeno il Ministero dell’Ambiente esiste più, con lui è diventato un dicastero (tecnicamente), si chiama adesso “della Transizione Ecologica”, al quale è stata attribuita anche la competenza in materia energetica che prima era di quello “dell’Economia e delle Finanze”. Una delle solite scelte (tecnicamente) casuali, niente di mite.

Di Verdiana Siddi e Massimo Cascone per ComeDonChisciotte.org

14.10.2022

NOTE
(1) https://comedonchisciotte.org/sabotaggio-dei-gasdotti-nord-stream-e-nord-stream-2-cosa-sappiamo/
(2) https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/10/03/bollette-bruciate-in-piazza-oggi-nuove-proteste_4dec5f90-1df0-4741-965d-966c4d782d4d.html
(3) https://www.toscana-notizie.it/-/rr
(4) https://www.youtube.com/watch?v=Ig632q5Ei-c; https://www.youtube.com/watch?v=I6KmFEyMWKk
(5) https://comedonchisciotte.org/mosca-nord-stream-in-parte-ancora-funzionante-pronti-a-mandare-gas/
(6) https://www.quinewsvaldicornia.it/piombino-rigassificatore-cosa-cambia-dopo-vittoria-meloni-snam-fiduciosa.htm

(7) https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/07/rigassificatore-piombino-snam-comincia-i-lavori-per-larrivo-della-nave-anche-se-la-conferenza-dei-servizi-finira-tra-due-settimane/6831638/
(8) https://www.agenzianova.com/a/6336a1d75728f1.91702561/4079918/2022-09-28/energia-venier-snam-fiducioso-via-libera-rigassificatore-piombino-entro-30-ottobre
(9) dal minuto 20:00 https://www.youtube.com/watch?v=dp8H-hujAhs

(10) https://italiadomani.gov.it/it/Interventi/investimenti/efficientamento-energetico.html 

(11) https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/energia/2022/08/12/gas-cingolani-a-commissione-ue-fsru-piombino-esente-da-via_ed6dbc1a-009c-471e-bd91-22f751076908.html 

(12) https://www.regione.toscana.it/documents/10180/121209066/20220812_MITE_DRZ_VALUTAZIONI+AMBIENTALI_ALL1.pdf/e3b0aa07-03d5-c309-a283-1527d1bcf4b7?t=1660299652908
(13) https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2022/09/28/cingolani-raggiunto-in-anticipo-lobiettivo-del-90nbspdi-stoccaggi-di-gas_59526c32-7cf2-41a9-b99d-0107a01afc92.html
(14) https://comedonchisciotte.org/ttf-dai-tulipani-al-gas-ecco-come-si-distrugge-la-vita-della-gente/
(15) https://www.italianostra.org/sezioni-e-consigli-regionali/toscana/arcipelago-toscano/i-messaggeri-del-mare-nuotano-per-un-mare-sempre-piu-pulito/

(16) https://www.usb.it/leggi-notizia/lunica-grande-opera-per-piombino-salute-ambiente-e-lavoro-giovedi-20-ottobre-sciopero-generale-e-manifestazione-contro-il-rigassificatore-1240.html

(17) https://www.dayitalianews.com/20-ottobre-manifestazione-cittadina/ 

(18) https://www.regione.toscana.it/-/osservazioni-del-pubblico

(19) https://www.snam.it/it/media/energy-morning/20220613_1
(20) https://www.dayitalianews.com/lettera-aperta-al-ministro-roberto-cingolani-e-al-commissario-straordinario-eugenio-giani/
(21) https://www.italianostrarcipelagotoscano.it/i-presidenti/
(22) https://www.ansa.it/toscana/notizie/2022/08/27/gas-manifestazione-a-piombino-per-dire-no-al-rigassificatore_7bfcaeb9-23c0-4284-941d-8f0dc8944653.html
https://www.elbareport.it/cronaca/item/56882-tamburini-le-navi-del-gas-in-condimeteo-particolari-riparerebbero-in-rada-a-portoferraio

(23) https://www.dire.it/25-07-2022/765845-calenda-mette-lelmetto-si-a-rigassificatori-e-inceneritori-anche-militarizzando/

Altre fonti:
https://www.rand.org/pubs/research_briefs/RB10014.html (dall’articolo: https://www.francescocappello.com/2022/06/11/draghi-e-cingolani-assumono-giani-per-mettere-piombino-in-zona-di-interdizione-totale/)

 

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