DI PAUL B. PRECIADO
liberation.fr
Attenzione: questo articolo può urtare la sensibilità di chi legge.
Qualche mese fa ho letto una storia che continuo a sognare tutte le notti. Su cento mucche portate al mattatoio due sono incinte e sono uccise in stato di gravidanza avanzata. La trasformazione immediata della mucca in capitale (carne, pelle, ossa, sangue) è più vantaggiosa del costo che comporterebbe aspettare che la mucca metta al mondo il vitellino e lo alimenti.
Nel momento del suo sacrificio il vitello è vivo nel suo ventre e spesso muore solo quando la mucca è smembrata. L’articolo scientifico faceva notare che è impossibile impedire le sofferenze del vitellino. Mentre la mucca, se è sacrificata con un rituale non halal, riceve una scossa elettrica destinata a stordirla durante il dissanguamento e l’uccisione (si badi bene, non parliamo di una morte indolore), il vitello rimane pienamente consapevole della morte e assiste quindi all’omicidio industriale della madre. La sua breve nascita è, per così dire, provocata dalla morte della genitrice. Il figlio veglia su di lei, contempla la sua morte ed è ucciso solo in seguito. La mucca è trasformata in carne e prodotti derivati, il vitello invece è gettato nella spazzatura.
CONTINUA QUI