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Ambiente

FAHRENHEIT 451: A CHE TEMPERATURA BRUCIA IL PENSIERO?

DI EMANUELA LORENZI comedonchisciotte.org Non dimenticate che i militi del fuoco sono raramente necessari. Lo stesso pubblico ha cessato di leggere di sua iniziativa. Per cui sono ben pochi quelli che oggi sono disposti a un’azione ribelle. E di questi pochi, la maggior parte, come me, si spaventano facilmente. (Fahrenheit 451, Ray Bradbury 1951) Il Panopticon e i due minuti di odio contro i criceti ribelli Bastano davvero poche settimane di irregimentazione dei cervelli perché…

I due lati oscuri del COVID-19

DI PETER SINGER E PAOLA CAVALIERI Project-syndicate.org   Nella storia, tragedie come l'epidemia di COVID-19, che stiamo vivendo oggi, certe volte hanno portato a importanti cambiamenti. La probabile fonte del nuovo coronaviru – uno dei cosiddetti wet markets, dove si macellano e si vendono animali vivi sotto gli occhi dei clienti – dovrebbe essere vietata non solo in Cina, ma in tutto il mondo. PRINCETON – Abbiamo visto tutti le immagini apocalittiche di Wuhan,  completamente bloccata.…

COV2: E GLI AEROSOL INFETTIVI?

DI PAOLO BARNARD youtube.com In Italia non ci dicono se è possibile o meno contrarre il CoV2 dal semplice respiro di un portatore sano CHE RIMANE a galleggiare nell'aria ANCHE DOPO il suo passaggio, e persino viaggia a distanza. E' successo con influenza e SARS. Qui i fatti per POTER PREVENIRE. https://www.youtube.com/watch?v=9pZPnTai-YY Paolo Barnard Fonte:  www.youtube.com 25.03.2020

Manifesto per un dopo che era un prima

DI LEONARDO CAFFO minimaetmoralia.it Nel 2017 pubblicavo Fragile Umanità (Einaudi) in cui sostenevo che l’umanità fosse arrivata al collasso è che la nostra nicchia ecologica, la nostra vita “normale”, sarebbe ceduta sotto il peso di una epidemia, di un problema ambientale, di una cattiva gestione generale delle risorse. La fragilità di Homo Sapiens andava a intendersi in due modi: (1) concettuale / non sappiamo cosa sia davvero “umanità”, dove inizi e termini l’estensione di questo…

Coronavirus: natura, incidente o arma?

DI MIRKO MOLTENI analisidifesa.it “Anche quando sono molto inefficaci, con pochi morti, come nel caso delle lettere all’antrace negli USA, le armi biologiche sono considerabili come armi di ‘rottura’ di massa poichè possono gettare un’intera nazione nel caos. Le armi biologiche influenzeranno molti aspetti della nostra vita di routine, mandandoli fuori schema. Porteranno il terrorismo sulla soglia di casa di ognuno di noi”. Così scriveva nel 2004 l’ufficiale indiano Sharad S. Chauhan…

Boris Johnson: una scelta obbligata?

DI DEBORA BILLI facebook.com A differenza dei nostri nonni, e di tutti i nostri avi nei secoli, non abbiamo mai vissuto situazioni di drammatica emergenza: guerre, pestilenze, carestie. Lo sappiamo benissimo e, qualora ci sfuggisse, in questi giorni ci viene continuamente ripetuto. C’è anche un’altra enorme differenza con il passato, però: neppure ai governi dei nostri Paesi viene ormai più richiesto di prendere decisioni drammatiche di vita o di morte. Noi siamo da tempo abituati ad…

Dopo la pandemia ci sarà un mondo più giusto ?

DI ALBERTO NEGRI ilmanifesto.it Si preconizza, dopo la pandemia, un mondo più giusto. Ma è vero? Walter Scheidel nella "Grande livellatrice" spiega come guerre, rivoluzioni, epidemie, hanno cambiato il mondo. Avvenne anche con la peste del '300. Il coronavirus si fermerà su scala più bassa. Ma ha un pregio per le élite: se bloccano il contagio legittimano potere e disuguaglianza. Ed ecco che puntualmente sui giornali appare la retorica del «nulla sarà come prima». Si preconizza, dopo la…

Coronavirus, Italia, Europa: peripheral strategy

DI FEDERICO DEZZANI federicodezzani.altervista.org Se in Cina si registrano netti miglioramenti sul fronte della salute pubblica e le attività economiche riprendono persino a Wuhan, epicentro originale dell’epidemia, la situazione è sempre più tesa in Italia ed in Europa, dove si attende nelle prossime due settimane l’acme della crisi. Soprattutto, si colgono già gli effetti economici, finanziari e politici prodotti dal coronavirus, effetti che, lungi dall’essere collaterali,…

Il culto apocalittico del riscaldamento globale

Dmitry Orlov cluborlov.blogspot.com Volete salvare il pianeta? Ritenete che per ottenere questo risultato tutti debbano smettere di bruciare combustibili fossili e che questo comporti necessariamente ricoprire il terreno con pannelli solari e saturare spiagge e creste montuose con giganteschi generatori eolici? Che ne direste di un'imposta sulle emissioni di anidride carbonica e di tassare le persone per l'anidride carbonica che emettono con il respiro? Credete che l’affermazione "il 99,9%…

CI TROVIAMO INNANZI A UNA DELLE PIÙ GRANDI CANTONATE CHE LA POLITICA ITALIANA HA PRESO ?

FONTE: DAGOSPIA.COM ALT! SENTITE COSA DICE A DAGOSPIA VINCENZO D’ANNA, PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI BIOLOGI ITALIANI: “SEMBRA CHE IL NUOVO CEPPO DEL VIRUS ISOLATO A MILANO SIA DOMESTICO E NON ABBIA CIOÈ ALCUNCHÉ DA SPARTIRE CON QUELLO CINESE PROVENIENTE DAI PIPISTRELLI. UN VIRUS PADANO ESISTENTE NEGLI ANIMALI ALLEVATI NELLE TERRE ULTRA CONCIMATE CON FANGHI INDUSTRIALI” - “I CONTAGI SAREBBERO DUE: UNO PANDEMICO E L'ALTRO LOCALE. CI TROVIAMO INNANZI A UNA DELLE PIÙ GRANDI CANTONATE CHE LA POLITICA…

Decrescita ordinata

DI MIGUEL MARTINEZ kelebeklerblog.com Ciò che sale prima o poi deve scendere. Tutto dipende da come scende. Da un pezzo, sappiamo che il sistema industriale globale è insostenibile, per mille motivi che non stiamo a ripetere. Solo che chi ci ha investito, chi lo dirige e chi semplicemente ci lavora, non ha alcuna intenzione di smettere, anzi vuole crescere. Questa a lungo termine, è una ricetta sicura per la catastrofe, e infatti la catastrofe, irreversibile in tempi umani, c’è…

Coronavirus e quarantena: l’Italia sotto i cannoneggiamenti

DI FEDERICO DEZZANI federicodezzani.altervista.org L’Italia affronta il momento più difficile del dopoguerra: il diffondersi del Coronavirus nelle regioni settentrionali, oltre al rischio che comporta per la salute pubblica, minaccia soprattutto di paralizzare l’economia in un momento delicatissimo, quando già si avvertivano i segnali dell’ennesima recessione. L’epidemia di Coronavirus si salderà presto con l’assalto speculativo ai nostri titoli di Stato: obiettivo ultimo di Washington e…

TERAPIE INTENSIVE: SERVE UN DECRETO D’URGENZA (SENZA PERMESSO UE!)

DI DEBORA BILLI facebook.com Il vero collo di bottiglia del coronavirus, quello che fa la differenza (per i casi gravi) tra guarire o trapassare, sono i posti in terapia intensiva. I due cinesi ricoverati allo Spallanzani, due casi molto seri, probabilmente la sfangheranno proprio perché hanno goduto per un mese di un reparto a loro dedicato e delle cure dei migliori specialisti in esclusiva. In un contesto non dico alla Wuhan, ma semplicemente un tantino più complesso, magari non…

Il massimo che possiamo fare

  DI GEORGE MONBIOT Monbiot.com I target climatici sembrano sensati, ma l'aver fissato dei target non significa che si sta facendo il massimo che  possiamo fare. Facciamo qualcosa di completamente diverso. La crisi non è imminente. La crisi è arrivata. I recenti inferni che si sono scatenati in Australia, le tempeste e le inondazioni in Brasile, in Madagascar, in Spagna e negli USA,   il  collasso economico in Somalia provocato in parte da un devastante ciclo di siccità e di…

“Con Greta siamo di fronte a un abbaglio mondiale”. Intervista a Franco Prodi

Di Nicola Mirenzi A differenza della maggior parte di noi, per cui può essere una minaccia, una previsione pessima o una spiacevole seccatura, per lui è un incanto: “Il temporale è un fenomeno geofisico meraviglioso. Si espande lungo ben dodici ordini di grandezza, partendo da minuscole goccioline d’acqua grandi un dodicimillesimo di millimetro, e culmina in uno avvenimento spettacolare, i cui effetti sono visibili fino a quaranta chilometri di distanza”. La voce del professor Franco…

Coronavirus e razzismo

Slavoj Zizek rt.com Alcuni di noi, me compreso, in questo momento desiderebbero in segreto essere nel Wuhan cinese, per vivere nella vita reale l’esperienza del set cinematografico di un film post-apocalittico. Le strade vuote della città danno l'immagine di un mondo non consumistico in pace con se stesso. Il Coronavirus è l’argomento principale di tutti i media e non pretendo certo di essere uno specialista medico, ma c'è una domanda che vorrei porre: dove finiscono i fatti e dove inizia…

Un altro mondo è possibile (prima parte)

DI PIERO RIVOIRA comedonchisciotte.org Quando il Tour de France passò a Saluzzo (7 luglio 1952) I contadini si erano rimboccati le maniche della camicia, e il sole di luglio bruciava sulla pelle. Trainata da un vecchio trattore, sul prato della Cascina Veneziano la nuova imballatrice meccanica avanzava lentamente. Stefano Rivoira (mio nonno), che per tutti era Teo (pr. Teu), l’aveva comprata l’anno prima alla Fiera Agricola di Saluzzo e quel giorno, insieme al figlio più grande Remo…

Presto distruggeremo l’agricoltura e salveremo il pianeta

di George Monbiot The Guardian.com/ Gli scienziati potranno sostituire i raccolti e il bestiame con alimenti a base di microbi e di acqua. Potrebbe essere un modo per riuscire a continuare a mangiare i nostri cibi preferiti. Sembra un miracolo, ma non c’è voluto nessun grosso balzo tecnologico. In un laboratorio alla periferia di Helsinki, ho visto scienziati che trasformavano acqua in cibo. Da un oblò di una vasca di metallo, ho potuto vedere una schiuma gialla che ribolliva, come un…

Merda eris

DI ALCESTE alcesteilblog.blogspot.com Orvieto, 12 gennaio 2020 Da una delle tante gazzette digitali: “Lo stato di Washington ha legalizzato il compostaggio dei cadaveri: è il primo stato degli Stati Uniti in cui si potrà scegliere di trasformare i propri resti in terriccio, da far consegnare ai propri cari per essere usato per piantare fiori o alberi. Il processo è considerato dai suoi sostenitori come un’alternativa alla sepoltura e alle cremazioni più rispettoso dell’ambiente,…

Il tempo del coraggio (una lettera dal carcere)

DI NICOLETTA DOSIO notav.info “Care Compagne e Compagni, le vostre voci che in questi giorni sono giunte fino a me, portate dall’allegro scoppiettio dei fuochi d’artificio, e che entrano ogni giorno nella mia cella con lettere e telegrammi, sono il segno che il Movimento NoTav non lascia solo nessuno, che il “si parte e si torna insieme” non è soltanto un efficace slogan, ma un grido reale di lotta generosa e fraterna. Quelle cascate di stelle multicolori nella notte di Capodanno, alte…