Zitti tutti parla Draghi!

"Crescita più bassa con deficit e tassi più alti" e guerra a non finire per sconfiggere la Russia, questo è il futuro che ci prospetta l'ex Presidente della BCE, per tenere in piedi l'euro e continuare il saccheggio del paese.

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di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

Dopo l’austerità espansiva e la siccità piovosa ecco a voi la bassa crescita con alti deficit!

E se a dirlo è Mario Draghi, dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi un massiccio martellamento mediatico su questo assurdo concetto, che solo la diabolica sfacciataggine del Potere e la stupidità di coloro che ancora continuano a non ragionare con la propria testa, potranno renderlo assunto credibile alla maggioranza.

Di questo passo a breve avremo il grasso snello, il cantante muto e l’erezione moscia!

Tanto il popolino, che ormai si beve tutto, è plagiato a tal punto che nemmeno riesce più a cogliere la contraddittorietà di un concetto a livello grammaticale.

Mario Draghi, è tornato a parlare pochi giorni fa e lo ha fatto dagli Stati Uniti durante il discorso di ringraziamento pronunciato nelle stanze del  MIT Golub Center for Finance and Policy  dove è stato onorato del premio Miriam Posen.

E come sempre quando Supermario parla, pontifica quello che di peggiore i poteri profondi hanno in serbo per noi:

La guerra in Ucraina e il ritorno dell’inflazione sono il segnale di un «cambiamento di paradigma» che «può portare a tassi di crescita potenziale più bassi» e che «richiederebbe politiche che possono causare deficit di bilancio e tassi di interesse più elevati». [1]

Sì, avete compreso bene, Mario Draghi ci dice che in conseguenza della guerra in Ucraina e del fenomeno inflattivo in corso, ci dobbiamo rassegnare a non crescere e quindi a ‘tirare ancora di più la cigna’, di quanto non abbiamo fatto fino ad ora. Di di contro – ordina il nostro ex-premier – i deficit dei governi dovranno salire insieme ai tassi di interesse.

E’ bene ricordare per i più distratti che, entrambi gli eventi che Draghi cita come la causa delle nostre ennesime sofferenze, non sono certo origine di disgrazie divine; ma bensì frutto della diretta azione di Supermario-premier e uomo delle lobby, da sempre esecutore fedele dei voleri dei potenti. Sia la decisione di coinvolgere il nostro paese nella guerra in Ucraina che quella di sottoporlo al massacro di una inflazione frutto dell’inerzia del suo stesso governo di fronte alla delinquenziale speculazione energetica, sono due eventi ben inseriti all’interno di quello che è il progetto elitario di controllo e saccheggio dei popoli occidentali, al quale Draghi ha da sempre aderito, sia intellettualmente che nella sua messa in pratica.

Ed ora Draghi, con questo suo intervento ci conferma che la costruzione della piramide di Davos sta andando avanti aggiungendo frode su frodi a livello dottrinale, per tenere in piedi questo progetto predatorio che giorno dopo giorno, sempre più si scontra con gli Dei che governano la scienza economica, i quali paiono essere rimasti gli unici a non avere padroni.

Dopo che per decenni, a discapito della crescita e del benessere comune, i deficit governativi erano identificati come le bestemmie in chiesa, oggi Mr Britannia, ci dice che i deficit saranno necessari per uscire da questa drammatica situazione di stato recessivo perenne, aggravato ancor di più dagli eventi citati e dalla pandemia.

Bene, “finalmente i deficit” e la tanto desiderata crescita, verrebbe da dire!

Ma de ché! direbbero sulla sponda opposta del Tevere…..

Infatti, ghiacciando subito i nostri entusiasmi, le parole esplicite di Draghi ci dicono: “deficit sì…. ma non aspettatevi la crescita!”

Alt! qualcosa non torna, direbbe chi ha un minimo di basi di scienza economica corretta!

Ma se con i surplus governativi – in esecuzione delle politiche di austerità, che ogni nostro governo ha conseguito pedissequamente in questi anni – abbiamo stoppato la crescita; di contro se ora, come ci dice Mario Draghi, sta iniziando l’era dei deficit, finalmente arriverà anche la tanto desiderata crescita con benessere generalizzato al seguito.

Ed invece NO!

“Saranno deficit che porteranno decrescita economica”, dice Draghi!

Tutto questo ha veramente dell’incredibile!

Spero con tutto il cuore che anche i più fessi comincino a capire!

Quindi i deficit ci saranno, come del resto mai hanno smesso di esserci anche in questi anni…. e questo è dimostrabile attraverso la semplice aritmetica, stante il fatto che a livello numerico qualsiasi debito pubblico di tutti i paesi del pianeta Terra, aumenta ininterrottamente da almeno duecento anni.

Ma, non solo i deficit continueranno ad esserci, ma addirittura – in barba ai fondamentalisti del debito – Draghi ci dice che, dovranno persino, essere ancora maggiori.

Ma se i deficit saranno sempre maggiori, il che significa maggiore quantità di denaro immessa nel sistema economico, mi spiegate come fa Draghi, di contro, a prospettare la decrescita economica?

Semplice, molto semplice!

La decrescita che Draghi prospetta sarà sempre per i soliti noti, ovvero la maggioranza della popolazione, mentre gli appartenenti alla medesima e ristretta élite saranno come al solito travolti dallo tsunami di una crescita finanziaria senza fine.

I deficit, come ci confessa Draghi, non saranno per occupazione e consumi, finalizzati a quel benessere comune presupposto essenziale per il quale si possa ritenere di vivere in una buona economia, ma verranno destinati alla spesa militare per un riarmo a livello europeo ed al pagamento di interessi sul solito fantomatico debito.

Niente di nuovo tranne l’affitto però! canterebbe Zucchero…..

I ricchi saranno sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, verso livelli di sottomissione delle proprie vite al padrone, sempre più assimilabili ad una moderna schiavitù in salsa-digital.

Certo, se continueremo a dedicare il deficit alla sola spesa per interessi, per consegnare denaro al solo 5% degli italiani (di fatto un vero e proprio reddito di cittadinanza per ricchi), come nel nostro paese stiamo ormai facendo da tre decadi, la crescita ed il benessere generalizzato ce lo passiamo scordare… in questo Draghi sa bene quello che dice e fa!

Come detto, riguardo alla destinazione dei deficit del governo, Draghi ci indica anche un’altra precisa destinazione, utile per mantenere il sistema attuale ed ingrassare le tasche di certe lobby:

«Mentre noi eravamo impegnati a celebrare la fine della storia, la storia stava preparando il suo ritorno», ha detto. «Le conseguenze geopolitiche di un conflitto prolungato al confine orientale dell’Europa sono molto significative», ha aggiunto Draghi. «In primo luogo, l’Ue deve essere disposta a rafforzare le proprie capacità di difesa». In secondo luogo, «dobbiamo essere pronti a iniziare un percorso con l’Ucraina che porti alla sua adesione alla Nato». [1-ibidem]

 

Vladimir Putin e la Russia fanno paura agli ideatori del progetto europeo. Il mondo multipolare che a Mosca stanno progettando, insieme alla Cina ed i BRICS, rappresenta il pericolo più grande per la sopravvivenza dell’euro e della UE stessa; e sappiamo bene che quando la moneta unica è in pericolo, l’intervento di Draghi è sempre richiesto con estrema urgenza.

Quindi, se oltre oltreoceano oggi l’invio di armi pesanti in Ucraina è quanto meno ambiguo per non dire latitante e con la prospettiva che possa diventare nullo con il ritorno di Donald Trump alla presidenza, risulta estremamente chiara la necessità, espressa da Draghi, di dedicare grandi deficit governativi al riarmo europeo.

L’ormai nota avversione di Trump verso la NATO, dove Draghi punta a far entrare al più presto l’Ucraina, e l’espressa volontà del Tycoon – una volta tornato in sella alla Casa Bianca – di fermare il conflitto cristallizzandolo sulle posizioni richieste da Putin, rischia di far saltare la UE e l’intera élite globalista di stampo massonico, ideatrice del sistema-euro.

Il tempo stringe e Mario Draghi sembra proprio disposto a tutto!

“La brutale invasione russa dell’Ucraina non era un atto di follia imprevedibile” ma “un passo premeditato di Vladimir Putin e “un colpo intenzionale per l’Ue”[2]afferma Draghi, per giustificare il suo intento guerrafondaio, già pienamente espresso fin dall’inizio del conflitto, quando sedeva a Palazzo Chigi.

“I valori esistenziali dell’Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica”, ed è “per questo che non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra”. [2-ibidem] ha aggiunto Draghi, ricorrendo persino a quei valori nobili come la pace, la libertà e la democrazia; gli stessi valori che da lunghi anni, Draghi stesso spregia, all’interno di quello che è il progetto predatorio europeo, da lui sostenuto senza il minimo rimorso di coscienza.

Se ancora molti italiani non lo avessero capito, siamo a pieno titolo in guerra contro la Russia ed i suoi alleati da più di un anno. E se saremo vittime di una sempre più probabile escalation, dopo le seguenti parole di Mario Draghi, sapremo anche chi ringraziare.

Deve farci veramente riflettere, come tali fortissime parole siano pronunciate da chi in questo momento, ufficialmente, non ricopre nessuna carica istituzionale nel nostro paese, ma che da tutti è riconosciuto come un uomo appartenente ai poteri forti.

Questo ci certifica che la democrazia ormai nel belpaese è più che una chimera. Se un uomo della strada avesse pronunciato le medesime parole guerrafondaie, che Draghi ha lanciato di fronte ad una platea internazionale; parlando di fatto a nome del paese ed in spregio alla nostra Costituzione – che la guerra la ripudia (come offesa) – sarebbe già stato arrestato e sottoposto ad indagine accurata.

Ma Draghi no! a lui tutto è permesso, anche di parlare a nome del suo governo fantoccio….

di Megas Alexandros

Fonte: Zitti tutti parla Draghi! – Megas Alexandros

Note:

[1] Draghi: in futuro crescita più bassa con deficit e tassi più alti – MilanoFinanza News

[2] Ucraina, Draghi: Kiev deve vincere o per l’Ue sarà fatale – Europa – ANSA

 

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