da Affariitaliani.it
Tra le proposte di Vox Italia per Milano c’è la riduzione della TARI
“Il mondo – si legge in una nota inviata ad Affari da Vox Italia – è in subbuglio. E questo è un fatto. Tutte le grandi crisi portano grandi affari per pochi capitalisti che accumulano denaro (ma anche e soprattutto dati personali) da tutto il pianeta senza limiti, senza freni. Anche questo è un fatto. Un altro fatto però è che le moltitudini stanno scendendo in piazza, in maniera più o meno pacifica, in maniera più o meno organizzata. A torto o a ragione, le moltitudini non possono più guardare “da un’altra parte”: devono preoccupare della politica. Non è un caso che il primo partito in Italia sia quello degli astenuti! Oggi ciò che accade in politica interessa molto più di prima, perché in molti stanno perdendo la nobiltà che viene dal lavoro, la speranza che viene dal risparmio, la dignità di costruirsi un futuro libero (alla faccia dei cognomi Conte e Speranza). Poi c’è un altro fatto ancora, ci sono persone che si impegnano per il bene comune: quindi per il bene di tutti. Per qualcuno probabilmente questi due vocaboli sono oramai in contraddizione. Non si riesce più a fare il “bene” di “tutti”? si può fare solo il bene di alcuni a scapito di altri? No, non è ancora così, grazie al cielo.”
“Ieri sera – continua la nota – 29 Ottobre 2020, nel VI Municipio di Milano, il consigliere di Vox Italia, Fabrizio Prati, ha fatto una proposta seria e fattibile a tutta la politica milanese con una mozione: dimezzare la TARI per tutte le attività commerciali per tutto lo stato di emergenza e l’azzeramento della medesima tassa per il periodo di lockdown del 2020. Se venisse accettata cosa significherebbe? Significherebbe che un’attività commerciale che ordinariamente paga tremila euro di TARI, dovrebbe pagarne nel 2021 poco più di mille. Si dice che esista un “piano per Milano” di Vox Italia e che la proposta sulla TARI sia solo la prima di tante altre che però, dicono dalla segreteria cittadina, “ha bisogno del supporto delle persone”. In sostanza Vox Italia punta molto su Milano e sulle proposte. Sempre la segreteria cittadina sostiene che “in questo periodo storico senza precedenti, Vox Italia Milano intende fare proposte concrete, fattibili e per il bene della collettività. Abbiamo molte altre proposte concrete e percorribili, non solo quella sulla riduzione della TARI. Il nostro obiettivo, in attesa del recupero della piena sovranità politica, economica e monetaria, è quello di contribuire alla risoluzione dei problemi quotidiani, tornando il prima possibile ad una “normalità” dove la sicurezza e la salute camminino insieme alla libertà, alla dignità ed al diritto di lavorare onestamente. Chi non è d’accordo con questo approccio, probabilmente ha un progetto occulto che non è quello salvarci dal Covid, bensì quello di condurci all’azzeramento economico, sociale e culturale.”
“Nessuno in VOX – prosegue la nota – nega la pericolosità di un virus che uccide, ma che non è certamente la peste (il tasso di mortalità – è ormai assodato – è circa 3 volte quello della comune influenza); non si può, tuttavia, nemmeno ignorare la catastrofica gestione dell’emergenza da parte di Conte & C. Le politiche del Governo si sono rivelate fallimentari sia in tema di prevenzione, sia in tema di gestione sanitaria della problematica, sia sul piano economico” . Una volta inquadrato clinicamente il virus dopo la prima ondata, se si fosse voluto veramente fronteggiare la prevedibile seconda fase autunnale, si sarebbe innanzitutto dovuto rassicurare la popolazione – anzichè terrorizzarla; si sarebbero dovuti redigere protocolli sanitari nazionali grazie alle numerose cure, già notevolmente efficaci, individuate dalle migliori stutture ospedaliere italiane; si sarebbero dovuti, inoltre, concentrare sforzi e risorse economiche non per monopattini e banchi a rotelle, bensì per un adeguato potenziamento dei servizi sanitari territoriali onde evitare il collasso degli ospedali. Nulla di tutto ciò è stato fatto purtroppo. E’ venuto il momento per Vox Italia di mettersi in gioco sul territori, lanciando – a partire dalla città di Milano – un invito ben preciso a tutti i comuni della Lombardia e d’Italia: abbassiamo la TARI del 50% per i periodi in cui sono state imposte restrizioni alle attività più in sofferenza ed azzeriamola completamente per tutto il periodo in cui è stato applicato il lockdown. In merito alla mozione sulla riduzione della TARI per tutte le attività commerciali il consigliere Fabrizio Prati dichiara che: ”E’ una proposta perfettamente praticabile ed è giusto avanzarla e metterla in pratica a nostro avviso. Chi non lavora non inquina e non smaltisce rifiuti. Inoltre durante il periodo di lockdown chi è rimasto chiuso per un atto del Governo, perché mai dovrebbe pagare una tassa che la normativa italiana definisce ‘a consumo’? Quando andiamo a fare la spesa, se usciamo con il carrello vuoto, ci fanno pagare? NO. Quando teniamo la luce spenta per un anno, quanto ci arriva da pagare? NIENTE. E allora non si spiega perché una attività commerciale debba pagare una tassa ‘piena’, quando per atto del Governo non può lavorare. Sono sicuro che molti colleghi consiglieri (a prescindere dall’appartenenza politica) saranno d’accordo con questa proposta e spero vogliano farla propria, nell’interesse delle attività in sofferenza. Io credo che a volte si debba solo dare un esempio e se gli altri ne comprendono il senso e l’importanza, non potranno non prendere in considerazione questa proposta basata sul mero buon senso e sul principio di equità”.
“Quando, oltre 10 anni fa, precedenti amministrazioni hanno bruciato centinaia di milioni di euro delle casse del comune in prodotti finanziari derivati, nessuno ha pagato. Ora, non è corretto che i commercianti paghino una crisi economica che non hanno né scelto, né creato. Cosa possiamo augurarci? Che tutti i consiglieri municipali e comunali di Italia vogliano far propria e sostenere questa proposta in quanto perfettamente praticabile e concreta, dimostrando vicinanza e solidarietà a tutti i commercianti di Milano e del resto del Paese”, conclude la nota.
Pubblicato per Comedonchisciotte da Andrea Leone