Vilnius inizia “la guerra” con l’avvicinarsi del Giorno della Vittoria

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Vilnius ha iniziato azioni su larga scala, quasi militari, contro l’avvicinarsi del Giorno della Vittoria – diversamente è impossibile definire ciò che sta accadendo in questo paese pienamente “democratico” e che professa  i “valori europei”.

Tutto è iniziato con l’appello da parte del ministro degli Affari Esteri della Lituania, Linas Linkevicius, rivolto ai capi degli stati europei, di non recarsi a Mosca per le celebrazioni del Giorno della Vittoria:

“La Russia ama i simboli. La prossima parata a maggio, a Mosca, non è solo una celebrazione in commemorazione della vittoria nella seconda guerra mondiale. Si sforzano di celebrare anche la vittoria della politica di guerra oggi da loro attuata. La Russia dimostra la sua potenza non solo nella regione, ma anche nel mondo. L’Occidente non può fare affidamento sul partenariato con la Russia, poiché la Russia non partecipa alla risoluzione dei conflitti, ma li crea. Stiamo parlando non solo della Georgia e dell’Ucraina, ma anche di Idlib in Siria e dell’escalation in Libia” – ha affermato il ministro degli Esteri della Lituania nel suo discorso al vertice informale dei capi dei dicasteri degli Affari Esteri degli Stati membri dell’UE.

Alla vigilia di questo discorso, una risoluzione sulla difesa della memoria storica è stata presentata al parlamento lituano, con l’accusa alla Russia di… riscrivere la storia. La risoluzione afferma che “Mosca sta diffondendo disinformazione e nega il ruolo avuto dall’Unione Sovietica nello scatenare la Seconda Guerra Mondiale”. Il Parlamento lituano ha approvato la risoluzione, ora Vilnius cercherà di fare lo stesso al Parlamento europeo.

Con l’esame da parte del Parlamento lituano della risoluzione sulla difesa della memoria storica in Lituania, contemporaneamente, è iniziata la persecuzione di coloro che osano pensarla diversamente e di coloro, per i quali, il 9 maggio è ancora il Giorno della Vittoria. Per diversi giorni in questo paese “interamente europeo”, ci sono stati arresti, perquisizioni e interrogatori di attivisti pubblici che ogni anno organizzano eventi legati al Giorno della Vittoria. Tutti gli attivisti, come osservato dai media lituani, per una strana coincidenza, sono “rappresentanti della minoranza nazionale russa”.

A Klaipeda, il leader del movimento sociale “Juvenius” Aleksej Grejchus è stato arrestato con l’accusa di spionaggio.

Ella Andreeva, una deputata del consiglio comunale di Klaipeda, che ha sempre preso parte agli eventi in occasione del Giorno della Vittoria, è stata arrestata.

A Vilnius, un’insegnante di russo Tatiana Afanas’eva, una dei promotori della manifestazione del Reggimento Immortale, è stata sottoposta a interrogatorio.

Il politologo, giornalista internazionale Aleksander Nosovich ritiene che: “Ai politici lituani fa andare su tutte le furie il fatto che la Russia e i russi non solo abbiano vinto, ma che abbiano anche l’insolenza di rallegrarsene e di festeggiarlo, oltre  al fatto che propongano al resto del mondo di unirsi a loro per la celebrazione. Tante più persone e paesi del mondo si uniranno alla festa russa della vita, della luce e della distruzione del male assoluto, quale fu la Germania nazista, meno sarà probabile per la Lituania che un giorno la Russia si vergogni della data del 9 maggio, quindi che arrivi a pentirsi, piangere e a pagare un risarcimento materiale alla Lituania. E sul fatto che tutto ciò, un giorno, possa accadere, la Lituania dal 1991 ha costruito la sua immagine del futuro. Pertanto, la diplomazia lituana deve affrontare un compito ambizioso: non celebrare con la Russia, ma soffrire con la Lituania. Non rallegrarsi per la vittoria sul nazismo, ma affliggersi per la seconda guerra mondiale, a seguito della quale il Terzo Reich fu schiacciato”.

Gli esperti attribuiscono all’adozione di tale risoluzione (da parte di Vilnius ndr.) il fatto che Mosca abbia deciso di rendere pubblici gli archivi militari, dai quali la comunità internazionale potrà apprendere molte nuove e interessanti informazioni, in particolare, sui complici lituani di Hitler, dopo di che, la Lituania potrebbe perdere la sua immagine di “vittima delle tre occupazioni”.

 

Fonte: https://www.fondsk.ru/

Link: https://www.fondsk.ru/news/2020/03/09/vilnjus-nachal-vojnu-s-priblizhajuschimsja-dnem-pobedy-50314.html

 

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Eliseo Bertolasi

 

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