Introduzione di Matteo Parigi, caposervizio cultura di ComeDonChisciotte.org Qual è la differenza, se v'è, tra poesia e filosofia? Già Platone considerava le due strade separate, idiosincratiche. Omero e Platone, entrambi profeti di due mondi paralleli che si...
Cristina, la fiaba e il coraggio dell’impossibile
Di Marcello Veneziani Ma sanno i nuovi scopritori di Cristina Campo che ora ricordano i cent’anni della sua nascita, il 28 aprile del 1923, cosa realmente pensava e credeva Vittoria Guerrini (il suo vero nome)? Amava la tradizione, la metafisica, il mito, il simbolo e...
Senz’arte si muore
Poco tempo fa ci é arrivato un manifesto via email riguardante questa nuova casa di produzione cinematografica, chiamata Phausania Film. Loro oltre al manifesto si sono presentati attraverso un cortometraggio animato di 37 secondi: https://youtu.be/cHoVmKNUir4...
Dune Rosse
Questa è una poesia che getta uno sguardo sull’umanità e sul momento storico che essa sta vivendo. Da sempre il genere umano si arrabatta per sopravvivere agli eventi che la storia e il momento offrono. A volte ce la fa. A volte no.
Libertà. Un giorno di aprile, forse il 25, del 2040
Questa composizione è nata, dopo diverse meditazioni sulla situazione, il primo maggio del 2020 che, credo ricorderete, fu vissuto in forma esclusivamente virtuale.
Era del resto successivo a un 25 aprile soppresso, per la prima volta nella storia del nostro dopoguerra. Azzerato, andato completamente deserto per la paura della pandemia.
La situazione mi turbò parecchio e diede sfogo a questi versi, che immaginavano un futuro in cui gli adulti di adesso si ritrovavano nonni, e dovevano spiegare ai nipoti cose che quei piccoli, per l’ignavia di venti anni prima di fronte alla soppressione dei diritti Costituzionali, potrebbero trovarsi a non conoscere.
Patrizia Varnier
Fili di Neve
L’autrice Rosaria Munafò operaia e poetessa, vuole rendere omaggio a tutti coloro che ancora nel 2021 muoiono sul lavoro. E’ un’opera di denuncia sociale, perche’ quello che e’ successo a queste persone puo’ succedere a ognuno di noi. Questo e’ inaccettabile e vergognoso.
Come Alberi, di Monica Bisi.
Nella poesia “Come alberi” furono d’ispirazione due alberi intrecciati, scorti sul cammino dell’autrice durante una ‘immersione’ nella natura. Questa ultima è da sempre musa delle parole, generatrice di poemi, e prose. Nel testo dell’opera di Monica Bisi si evince, al centro del componimento il nostro destino umano legato agli altri esseri umani. Tuttavia, il coraggio e la capacità di saper star da soli, divengono elementi fondamentali per conoscere sè stessi, e di conseguenza per trovare un proprio equilibrio e centratura durante il proprio percorso. Il tempo non è nemico, nè tiranno; al contrario è un alleato ed un distributore di saggezza. Al contempo nel poema si sottolinea l’importanza di una propria individualità anche negli spazi, e di un proprio pensiero non massificato. In conclusione dell’opera, la poetessa invita a saper ascoltare: il proprio istinto , le proprie sensazioni , e la propria natura attraverso la conoscenza di sé stessi che è fondamentale e vitale. Finalmente liberi e sè stessi.
Tentativi di oasi poetiche
Di Patrizia Ligabò, ComeDonChisciotte.org L’avvento della cultura di massa ha indotto gli intellettuali ad un distacco dalla società. La ferrea convinzione della loro superiorità, produce distanziamento, chiusura verso il popolo e la sua realtà. Questo distacco,...