Per un nuovo esistenzialismo – 3

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Di Alberto Conti per ComeDonChisciotte.org

E’ fisiologico che in un sistema complesso e onnicomprensivo ci sia anche qualcosa che non va. Siamo umani, e per quanto orientati a perseguire il bene e la perfezione, siamo intrinsecamente imperfetti.

E’ quindi normale che ci sia sempre un qualche estremista che vede in alcuni difetti del mondo un motivo più che sufficiente per demonizzarlo in blocco, per voler azzerare questo mondo reale in vista di una sua radicale ricostruzione, ovviamente utopica, esente da quei mali inaccettabili. Si sa, anche in una società fondamentalmente sana ed equilibrata ci saranno sempre dei matti più o meno pericolosi, fortunatamente troppo pochi per rappresentare un vero pericolo per la tenuta del sistema. Vediamo qualche esempio.

1) Tizio ha la mania del pacifismo estremo, non tollera alcuna guerra tra popoli e neppure guerre civili tra opposte fazioni. Evidentemente questo Tizio non conosce la storia, non sa che le migliori civiltà nascono da una lunga serie di conflitti armati sanguinosi, guerre di conquista e/o di difesa, seguite da una pace in condizioni economiche, sociali e culturali più avanzate.
Tizio dice anche che gli armamenti si sono tecnologicamente evoluti al punto tale da provocare danni catastrofici irreversibili, che non risparmierebbero sia i vinti che i vincitori, finanche all’estinzione della razza umana. Il solito esagerato. Ma che ne sa lui degli armamenti tecnologicamente avanzati, protetti da segreto militare? In fondo i diversi Paesi spendono pochi punti percentuali del loro PIL per la “difesa”, e lo fanno proprio per non doverle usare mai quelle armi, però comunque necessarie per contrastare ed evitare possibili soprusi da parte del cattivo di turno. Nel 2020 la spesa militare mondiale si aggirava attorno ai 2.000 miliardi di dollari, meno del debito pubblico della nostra italietta. E che sarà mai! E’ proprio matto quel Tizio, che non si fida neppure dell’ONU che veglia su di noi e ci garantisce sonni tranquilli. O no? Ma che lasci fare ai “migliori”!

2) Caio non sopporta le crescenti disparità di reddito nel proprio Paese e nel mondo. Ma non è forse giusto che chi opera con maggior merito abbia il giusto riconoscimento materiale, e che quindi i redditi più alti, come i più bassi, siano del tutto meritati, da Bill Gates al barbone che vive sotto i ponti? Negli anni ‘50 la retribuzione di Vittorio Valletta in Fiat era decine di volte maggiore di quella dei suoi operai. Più recentemente quella di Sergio Marchionne era migliaia di volte superiore a quella delle maestranze. Vorrà dire che per quanto fosse meritevole Valletta, “padre” della mitica FIAT 500 all’epoca della motorizzazione di massa, Marchionne è stato decine di volte più meritevole di lui, all’epoca delle fusioni con produttori esteri. Ultimamente in Italia la percentuale crescente dei poveri assoluti viaggia attorno al 10%. Se lo meritano? Chi può dirlo. Ma se toccasse a tutti di sperimentare la povertà, di non possedere più nulla, mal comune mezzo gaudio, anzi saremo più felici e sereni secondo le previsioni di Klaus Schwab, sapendo che pochi mega-miliardari filantropi vegliano su di noi, per il nostro bene. O no? Questo Caio evidentemente è solo stupidamente invidioso. Ma che lasci fare ai “migliori”!

3) Sempronio non sopporta che gli stranieri comandino a casa sua. Dice che i principali marchi italiani sono ormai in mani estere, che le multinazionali straniere la fanno da padroni e che le poche aziende rimaste a capitale italiano delocalizzano le produzioni in altri Paesi. Sempronio dopo molti anni di onesto lavoro dipendente è rimasto disoccupato e impoverito. Sarà anche lui invidioso di chi ce l’ha fatta, e rancoroso come Caio? Ma che lasci fare ai “migliori”!

4) Tizia ha due figli, una bella bimba che va alle elementari e un maschietto più piccolo all’asilo.
Non sopporta che le maestre “insegnino” ai suoi figli che i generi sessuali non sono soltanto due, ma molti di più, e ognuno deve sentirsi libero di scegliere quello al quale “si sente” orgogliosamente di appartenere, a prescindere da come mamma l’ha fatto, anche contro il parere dei genitori. E chi sono i genitori per orientare i loro figli, personcine che in effetti tanto “loro” non sono? Basta con gli autoritarismi ingiustificati, che tanti traumi hanno procurato in passato. La genitorialità non è un diritto inalienabile, dev’essere regolamentata ed eventualmente limitata, o tolta del tutto in certe situazioni, tipo la povertà che mette a rischio la “corretta” crescita dei figli. O no? Ma che i genitori biologici lascino fare ai “migliori”!

5) Caia, 40 anni, non vuole vaccinarsi contro il covid-19 e neppure vaccinare suo figlio di 12 anni. Questa è veramente pazza, è chiaro. Come fa a non sapere a quali pericoli espone sé stessa e gli altri? Ignora perfino che grazie a più dell’80% di italiani che si sono punturati, per amore o per forza, siamo finalmente liberi dalla pandemia. O no? Ma che stiano a casa con la mascherina, lei e suo figlio, e lascino fare ai “migliori”!

6 ) Sempronia è proprio un caso limite, veramente folle. Ama i russi! Pensa addirittura che siano stati costretti a invadere l’Ucraina per difendersi dagli americani, che li vogliono circondare con missili nucleari e laboratori per produrre e testare su di loro armi biologiche. Come se il covid l’avessero diffuso gli yankee e non i cinesi! E’ proprio fuori di testa la poverina, vorrebbe addirittura che fosse messo in funzione il North Stream 2, nuovo di pacca, per comprare il gas russo a un prezzo molto più basso del metano americano liquefatto a – 162 °C che arriva nei nostri porti sulle sicurissime metaniere! Commerciare in pace coi cattivissimi russi, roba da pazzi! Ma che paghi le superbollette e lasci fare ai “migliori”!

Si potrebbe ironizzare a lungo su molti altri argomenti, come il conflitto d’interessi tra una bigpharma a scopo di lucro privato e la salute pubblica, l’ecologismo che non considera l’intero ciclo dei consumi e delle scorie (per non parlare dell’insostenibilità economica delle “soluzioni ecologiche” scelte a misura dei soli ricchi a spese delle masse impoverite), la “formazione” scolastica di robottini acefali e obbedienti, la democrazia pilotata dalle concentrazioni di capitali, e via dicendo, di ossimoro in ossimoro.

Ciascuno di questi argomenti, se approfondito e ben compreso, produce uno sdegno incontenibile nei puri di cuore.
Ma l’insieme di tutte queste assurdità, ben lungi dall’essere risolvibili all’interno dell’attuale sistema, rivela un vero e proprio totalitarismo, assolutamente inaccettabile. Tale stato di fatto stimola necessariamente una riflessione di più alto livello, alla ricerca di similitudini e costanti nell’eziologia di ognuna di queste gravissime patologie dell’organizzazione sociale, per come è regolamentata dalle leggi vigenti. Patologie che affliggono lo stesso vivere civile e l’esistenza umana di ciascuno nel suo breve e tormentato percorso terreno.

Perché è solo comprendendo le cause profonde di questa distopia a pensiero unico che ci si può orientare nella ricerca di una politica alternativa, di un’idea di comunità felice a misura d’uomo, non di formica. Per realizzare un’organizzazione sociale di esseri umani dotati di anima, che altrimenti uomo o donna non sono. Ed ognuno di noi può ed ha da essere la persona completa che è veramente in cuor suo, biologicamente e animicamente, ovvero ha il diritto-dovere di vivere la risposta giusta al “chi sono io?”

E’ un diritto fondamentale e inalienabile dell’essere umano. Ripetiamocela quindi quotidianamente questa semplice domanda, impegnamoci a trovare la nostra vera e personale risposta, e così cambiando noi stessi cambieremo il mondo. Parole queste che faccio mie, ma che sono di Maestri ben più grandi di me, la cui presenza in spirito è quantomai necessaria in questi tempi straordinari.

Di Alberto Conti per ComeDonChisciotte.org

15.08.2022

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