Ormai è “DITTATURA”, ma c’è chi la chiama “INFLAZIONE”

Cosa c'è dietro l'annunciato aumento della bolletta elettrica del 40%?

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Di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

Faccio subito una premessa: astenersi da commenti tecnici sul tema energetico, l’articolo non ha l’intento ne di spiegare ne di promuovere alcuno degli svariati sistemi con cui si può produrre energia.

E’ notizia freschissima, annunciata dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che il prossimo trimestre le bollette elettriche aumenteranno del 40%.

“Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%, queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle“, ci sbatte in faccia il ministro.

Nemmeno ripresi dallo shock che subito, a calici alzati e pregustando una fantasiosa rivincita, si sono scatenati i maghi del blog: ECCO L’INFLAZIONE!!!!! 

Sulle dinamiche dell’argomento inflazione mi sono già ampiamente espresso e dilungato in una articolo di poche settimane fa (La paura dell’inflazione: da sempre usata per imporre le politiche economiche a vantaggio dell’èlite – Come Don Chisciotte) e quindi non vale la pena ripetere gli stessi concetti. Basta guardare i dati attuali dell’occupazione per capire che tutti questi aumenti si scaricheranno sulla diminuzione dei fatturati degli altri settori e che le nostre compagnie elettriche, se da qui in avanti non seguiranno l’esempio greco, rateizzando a vita gli importi dovuti dai loro clienti insolventi, molti rimarranno al buio con le romantiche candele.

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Il ministro prova a dare anche una spiegazione del perché di tali aumenti: “Succede perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta“.

In pratica, il rincaro senza precedenti, ha una serie di ragioni, sia finanziarie che geopolitiche. La prima è legata alla corsa al rialzo delle materie prime: la ripresa economica dopo il lockdown ha creato una richiesta tale che la domanda è di gran lunga superiore all’offerta (ed ecco la speculazione). 

Ma, a giustificazione del rincaro, il Ministro fidato di Grillo che va a fare le conferenze per Renzi, ha anche chiamato in causa la transizione energetica auspicando una riforma a trecento sessanta gradi del sistema. Ecco che, chi ha ancora un pò di sale in zucca comincia a sospettare qualcosa!!!!

Questo perché un’altra causa del rialzo record delle bollette è, invece, legata ai cosiddetti permessi per inquinare, che si pagano in base alla quantità di CO2 emessa. Sono certificati che i produttori di energia sono costretti a comprare per compensare le emissioni, ma il cui prezzo aumenta costantemente in nome della decarbonizzazione e viene poi scaricato in bolletta.

Ma ecco il diavolo che, pur di prenderti l’anima, ti presenta l’inferno con aria condizionata e bicchieri di coca-cola con ghiaccio e limone. In questo caso l’anima è il raggiungimento dell’obbiettivo dei soli noti, che comandano e decidono per tutti.

Ormai è “DITTATURA”, ma c’è chi la chiama “INFLAZIONE"

Ebbene si, Bill Gates ha già investito abbastanza tempo e troppe risorse sul nucleare, che certamente non può tornare indietro, come non può tirarsi indietro dall’eseguire i suoi ordini un ministro del governo di Mario Draghi.

I grillini si mettono di traverso al nucleare!!! (per ora… non penserete mica che Grillo non riesca a fargli bere anche questo calice), bene e noi gli muoviamo le folle con una bella mazzata sulle bollette,  facendo poi credere loro, che con il nucleare non solo gli togliamo gli aumenti, ma gli paghiamo anche la cena (a lume di candela naturalmente). In sintesi questo è il ragionamento-ricatto che sta avvenendo alle spalle del popolo italiano e che per qualcuno si identificherebbe nell’arrivo dell’inflazione. Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere.

Ma ecco le parole degne di un “son of …..”«Nessuno mette in discussione che la transizione ecologica vada fatta il prima possibile, senza indugi e con sacrifici enormi. Ci credo eccome alla transizione ecologica, ma non può essere fatta a spese delle categorie vulnerabili. Queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle» ha detto Cingolani (1)

«Un aumento di tale portata, se fosse davvero confermato, sarebbe letale per famiglie e imprese. Per una famiglia tipo sarebbe equivalente a 247 euro su base annua», spiega Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori chiedendo un intervento di governo e Parlamento. «Un rincaro così astronomico sarebbe un serio freno alla ripresa economica, governo e Parlamento devono comunque porre subito rimedio, decidendo di destinare i proventi delle aste di mercato dei permessi di emissione di CO2 all’abbassamento delle bollette, eliminando gli oneri di sistema oramai superati, come quelli per la messa in sicurezza del nucleare o le agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario, spostando sulla fiscalità generale gli altri, come gli incentivi alle fonti rinnovabili, che ora invece finiscono in fattura».

Su questa ipotesi a cui si starebbe lavorando con una sorta di decreto tampone anche se Cingolani ha auspicato un intervento che sia «di tipo strutturale, anche a livello fiscale».

Le ipotesi più accreditate riguardano, al momento, la possibilità che nel Dl Concorrenza si decida per uno spostamento degli oneri generali di sistema, che valgono quasi 15 miliardi all’anno, sulla fiscalità generale. Una voce che comprende un mare magnum: bonus elettrico, copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo, incentivi alle rinnovabili, costi per lo smantellamento delle centrali nucleari, agevolazioni tariffarie per il sistema ferroviario.

Tanto per rendervi l’idea del significato della frase “spostare tali oneri generali di sistema sulla fiscalità generale”, significa esattamente: “guardate come siamo bravi ve li togliamo dalle bollette e ve li mettiamo sull’IRPEF, o sull’IVA, oppure sull’IMU”. In pratica una partita di giro all’interno della folle regola del “pareggio di bilancio”.

Ma al di là dei vari tentativi del “gioco delle tre carte” sui possibili interventi in bolletta, il vero obiettivo del Ministro e di chi lo comanda è un altro. Basta ricordarsi le parole con cui due settimane fa lo stesso Cingolani aveva rilanciato la necessità di guardare anche al nuovo nucleare e proseguire nella ricerca legata alla fusione come strada alternativa per la decarbonizzazione.

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Potete immaginare la reazione dei grillini, che ancora una volta hanno visto di fronte alle loro facce (ormai perse per i ripetuti tradimenti), lo spettro di essere di nuovo costretti ad ingoiare l’ennesimo rospo.

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Tanto per ricordare, visto che la politica ha la memoria più corta delle gambe di un amputato, Beppe Grillo il fondatore e garante del M5S, nel 2011 pronunciava le seguenti parole in merito al nucleare:

CLICCATE QUI ed ascoltatele (2).

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Ma come, proprio l’uomo scelto da Grillo per il ministero della transazione ecologica, oggi segue Bill Gates sul nucleare e Grillo cosa dice: NIENTE!!!! – allora vogliamo ricordare quando a sorpresa il comico genovese si connette su Zoom, durante l’assemblea dei parlamentari infastiditi dai temporeggiamenti di Giuseppe Conte, mettendo in piedi un piccolo-show. Parla dell’innalzamento dei mari. Esorta i parlamentari: “Dovete metterci passione quando comunicate”. Invoca un reset della comunicazione. “Dovete studiare”, dice. Poi andrete in Tv. Sfotte bonariamente gli eletti: “miracolati”Cerca di far digerire alla platea Cingolani, sospettato di renzismo. “Io sono l’Elevato, lui il supremo”, scherza citando la battuta fatta dopo le consultazioni con Draghi. E ancora, la Transizione ecologica “entri nei licei”, il reddito di cittadinanza sia “universale”, “la regola dei due mandati è un pilastro”, “con Rousseau troveremo un accordo”. Parole al miele per Draghi: “Non è un banchiere senza sentimenti, ha mantenuto la parola su transizione ecologica e reddito di cittadinanza”.

Chissà cosa avrà pensato Angelo Bonelli, presidente della Federazione Nazionale dei Verdi, di fronte a questa scelta sul nucleare da parte del ministro, immagino sarà saltato sulla sedia. “Rimaniamo stupiti di fonte alla scelta di Roberto Cingolani come nuovo ministro per la Transizione ecologica – per il bene dell’Italia, auspichiamo che Cingolani possa avere le giuste competenze per guidare la necessaria transizione ecologica. Avevamo immaginato, in questo ruolo, una figura come quella del professor Enrico Giovannini ma siamo pronti comunque a cooperare con il nuovo ministro Cingolani” (3) queste furono le parole di Bonelli non appena seppe che Grillo puntava sull’ex Direttore del dipartimento di tecnologia dell’azienda Leonardo di Finmeccanica, leader nella produzione ed esportazione di armi.

E tanto per non fare torto a nessuno e per par-condicio, in questo eterno teatrino dove i nostri politici completamente asserviti al potere, in barba al popolo che dovrebbe democraticamente eleggerli, non poteva mancare l’opinione sul tema nucleare, del futuro genero del pluricondannato Denis Verdini, al secolo Matteo Salvini, che con i calzini sfoggiati ultimamente sul suo profilo instagram si è giocato l’ultimo briciolo di credibilità rimasta.

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“Una centrale nucleare in Lombardia? Che problema c’è? Ci sono centrali nucleari nei centri storici di tante città” (4). Il leader della Lega, Matteo Salvini, non ci vede nulla di male sulla possibilità per l’Italia di puntare sull’atomo dopo il referendum di ormai trent’anni fa. Intervenendo a “Radio Anch’io” su Radio1 il leader della Lega ha parlato anche della possibilità di ripetere una consultazione popolare sul tema.

Qualcuno gli ha anche ricordato che questa sua idea magari la dovrebbe anche comunicare ai lombardi, forse è la volta buona che lo rincorrono fino a Firenze.

Quindi in conclusione eccoci qua, ad ogni desiderio dei lor Signori che ci comandano, sia che si parli di moneta, di “pandemia” o di Bill Gates che oggi vuole il nucleare, la politica italiana come suo solito, inizia a commediare ed inizia il circo del paese Italia,  dove abbiamo chi si schiera a favore e chi fa finta di schierarsi contro, con in mezzo il ricatto mascherato al popolo italiano.

Poi come in ogni circo che si rispetti, abbiamo anche i pagliacci, ovvero quelli che gridano all’inflazione mentre in realtà siamo di fronte ad una dittatura.

Di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

NOTE

(1) Cingolani fulmina gli italiani. “Bollette più care del 40%” – ilGiornale.it

(2) (7) BEPPE GRILLO E IL NUCLEARE – ANNOZERO 2011 – 17/03/2011 – YouTube

(3) Verdi stupiti dalla nomina di Cingolani: “Grillo ha preferito riconfermare Di Maio agli Esteri” | Italiaambiente

(4) Nucleare, Salvini: “Una centrale in Lombardia: che problema c’è?” – Affaritaliani.it

Pubblicato da Jacopo Brogi per ComeDonChisciotte.org

17.09.2021

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