Di Tomaso Pascucci per ComeDonChisciotte.org
La decisione presa da Sergio Mattarella il 21 luglio scorso di sciogliere anticipatamente le Camere ha colto alla sprovvista molti italiani, parte dei quali riteneva plausibile la possibilità che non si andasse al voto neanche al termine naturale dell’attuale legislatura. Così, le discussioni si sono da subito accese intorno alle ragioni che possono aver determinato una scelta così bizzarra. Due interpretazioni hanno maggiormente tenuto banco.
Secondo la prima, si sarebbe ricorso ad una mossa tanto peregrina per evitare alla galassia dei partiti, che avrebbero sostenuto il Draghismo anche durante il prossimo autunno-inverno, di subire un’emorragia di voti alle elezioni previste per la primavera 2023. Un conto è presentarsi alle elezioni di questo settembre con il calcolo che molte delle vessazioni subite dagli Italiani fino ad aprile-maggio 2022 per colpa dei partiti di maggioranza siano state, se non dimenticate, perlomeno metabolizzate, un conto è presentarsi a marzo 2023 davanti ad elettori che si è contribuito a mortificare fino al mese prima. In quel caso, la memoria sarebbe ancora fresca ed il voto poco assicurato!
La seconda interpretazione tiene conto dei tempi tecnici ristrettissimi con i quali i partiti della galassia no pass dovrebbero confrontarsi per poter concorrere alle elezioni. Trattandosi di nuove formazioni mai presentatesi alle elezioni politiche, o prive di gruppo parlamentare in una delle due Camere alla data del 31 dicembre 2021, necessiterebbero di raccogliere nell’intero paese, entro il 21 agosto, almeno 36.750 firme autenticate per la Camera e 19.500 per il Senato, onde presentarsi alle urne.
A fronte di tempi così risicati, per di più in un contesto vacanziero, l’impresa appare pressoché impossibile per piccole realtà partitiche che, solo in tempi recentissimi, hanno intrapreso un dialogo tra di loro al fine di edificare un fronte unico anti-Sistema auspicabile nella prospettiva di superare la soglia di sbarramento.
Ed è proprio quello che Sergio Mattarella avrebbe mirato con l’iniziativa del 21 luglio, secondo questa seconda interpretazione, ossia impedire alla compagine anti-Sistema di mandare in Parlamento i propri candidati. Sì, perché queste neo-organizzazioni non dispongono certo dell’infrastruttura di un PD che con le sue 400 feste dell’Unità in programma in tutta Italia tra fine luglio ed agosto non mancherà di tribune per attirare potenziali (e polli) elettori (1).
Vi è, tuttavia, una terza ipotesi che pare nessuno abbia valutato. È una pura coincidenza che lo scioglimento delle Camere in Italia sia avvenuto tre giorni prima del lancio del massimo grado di allerta OMS (i.e. PHEIC (2) relativo al vaiolo della (povera) scimmia, per intendersi, lo stesso grado di allerta che aveva interessato il SARS-CoV-2 a fine gennaio 2020?
Il vaiolo della scimmia potrebbe essere un fuoco di paglia, ma il passato recente insegna che i governi approfittano dello spauracchio epidemico per assaltare le nostre libertà fondamentali. Tanto più che fin da maggio 2022 i paesi occidentali hanno cominciato a fare scorta del vaccino antivaioloso in vista di una campagna vaccinale focalizzata sui soggetti più suscettibili a quel virus (3).
Tuttavia, la musica la conosciamo, si parte con l’evocare una protezione dei più fragili, per poi progressivamente estendere la platea del braccio da bucare a tutti, anche attraverso il ricatto vaccinale.
Se quindi nelle prossime settimane si prospetta la possibilità di un poderoso rilancio di biopandemismo, sarebbe opportuno trovarsi preparati per contrastare eventuali fughe in avanti governative. Ed è lì che casca l’asino relativamente al contesto italiano!
Le forze sane della penisola, che negli ultimi mesi avevano cominciato seriamente a fare rete, indipendentemente dalla politica istituzionale, e discutere dei migliori strumenti funzionali al ristabilimento di un’agibilità democratica nel paese, sembrano distratte dal fenomeno elezioni e dalle sue implicazioni, ossia dalla necessità di sanare la divisione tra i leaders no pass con ambizioni parlamentari e di raccogliere le famose firme autenticate (4).
Alla luce di quest’aspetto, che qualunque osservatore dotato di buon senso avrebbe potuto prevedere, è lecito domandarsi se la mossa di Sergio Mattarella (ma anche di Mario Draghi) non sia proprio dipesa dall’esigenza di depotenziare la resistenza attiva degli anti-Sistema, in un contesto di possibili nuovi restrizioni già ad agosto-settembre e, a maggior ragione, nell’autunno prossimo.
Da decenni il blocco mondialista si adopera per suscitare emergenze a ripetizione e provocare colpi di scena atti a disgregare il dissenso e a confonderlo. Che il teatrino andato in scena dopo il presunto strappo tra Giuseppe Conte e Mario Draghi non sia stato un’ennesima arma di distrazione di massa?
Di Tomaso Pascucci per ComeDonChisciotte.org
Tomaso Pascucci, storico – Université de Franche-Comté
NOTE
(1) = Sarina Biraghi, Letta sogna 100.000 volontari dem. Brunetta si sfoga: « Nano ? Fa male », La Verità, 25 luglio 2022
(2) = Acronimo di « Public Health Emergency of International Concern ».
(3) = Alessandro Rico, In America ed Europa 130 casi di vaiolo ma sta già ripartendo la giostra dei vaccini, La Verità, 25 maggio 2022.
(4) = https://www.byoblu.com/2022/07/25/unitevi-lappello-dei-nostri-spettatori-alle-forze-del-dissenso/.
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Pubblicato da Jacopo Brogi per ComeDonChisciotte.org