Prima parte – Seconda parte – Terza parte
Larry Romanoff – The Unz Review – 21 novembre 2022
Conclusione
“La congiura dell’uomo più ricco del mondo
Come si può dedurre da quanto sopra, la vera ricchezza del mondo non è mai derivata dalla proprietà delle aziende, ma dal finanziamento delle guerre, dal possesso delle banche centrali delle nazioni e da furti e attività criminali su vasta scala internazionale. La grande quantità di proprietà aziendale ebraica oggi non è l’inizio dell’accumulo di ricchezza, ma solo l’ultimo passo del processo. Come nel caso di tutta la criminalità organizzata, i bilioni di dollari coinvolti nella proprietà delle imprese, di cui si è parlato all’inizio, derivano semplicemente dal reinvestimento dei profitti criminali in imprese legittime.
Da quanto sopra dovrebbe essere ovvio che persone come Gates, Buffett e Bezos non sono in lizza per il titolo di uomo più ricco del mondo. Elon Musk, con i suoi presunti 200 miliardi di dollari, si qualifica a malapena come spiccioli, mentre persone come George Soros, con i suoi miseri miliardi, non si qualificano nemmeno come moneta spicciola. I media ci hanno mentito per decenni e ci hanno mandato a cercare nei posti sbagliati. Le pubblicazioni ebraiche oggi hanno molti articoli su “Gli ebrei più ricchi del mondo” [66] o “Gli ebrei più influenti”[67], ma sono tutte sciocchezze, che elencano individui come Zuckerberg o Soros, o Sheldon Adelson al vertice. Nulla di tutto ciò è casuale; è solo un modo per distrarre l’attenzione dalle vere fonti di denaro e potere, e forse non sorprende che tutti i giornali e le riviste che trattano l’argomento seguano lo stesso schema. Ciò che sorprende è che persone come Bill Gates e Warren Buffett partecipino a questa farsa quando devono conoscere così chiaramente la verità delle loro posizioni. Nessuno di questi uomini può essere così ingenuo o ignorante, il che implica sicuramente una congiura del silenzio.
A parte questo, la maggior parte degli uomini che costruiscono qualcosa di sostanzioso ha un impulso quasi genetico a trasmetterlo alla propria prole, per creare magari anche una piccola dinastia familiare che possa continuare nel tempo. Ma qualcuno ha notato che solo persone come Bill Gates e Warren Buffet non hanno questo desiderio e sono determinati a dare via tutto alla fine? Perché in questa lista non ci sono Rothschild, né Sassoon, né Kadoory, né Goldman Sachs? Questa filantropia terminale è un difetto solo dei goyim? Possiamo ragionevolmente supporre che questa tendenza derivi da una pressione, e il mio sospetto è che questa pressione derivi da obblighi dovuti a finanziamenti. Ciò significa che Gates e Buffett non hanno creato i loro imperi interamente da soli; credo che abbiano avuto a disposizione idee, pianificazione, molti finanziamenti e la prepotente diplomazia ebraica per realizzare ciò che hanno fatto. Il prezzo da pagare è che non lo portiate con voi quando ve ne andate. Una cosa che gli ebrei non finanziano è la concorrenza con loro stessi.
La fondazione e la costruzione di grandi fortune aziendali non è normalmente un processo rapido. Naturalmente ci sono sempre delle eccezioni, ma in genere le cose richiedono tempo. La saggezza convenzionale, che si è dimostrata più volte vera, è che “ci vuole la prima generazione per farcela, e la seconda generazione per farla diventare davvero grande“. Gli ebrei, funzionando come un’unità organica, possono mandare in cortocircuito questo processo. Consideriamo Indigo Books & Music, avviata dall’ebrea Heather Reisman solo circa 25 anni fa, ha portato alla bancarotta finanziaria della più grande libreria indipendente del Canada e all’acquisizione o all’eliminazione di tutti gli altri concorrenti che improvvisamente hanno incontrato “difficoltà finanziarie”. Oggi Indigo è l’unica grande catena di librerie in lingua inglese del Canada e il più grande rivenditore di libri, regali e giocattoli speciali del Paese, con un fatturato annuo di oltre 1 miliardo di dollari. Gli ebrei controllano l’industria editoriale e possono assicurarsi che, se vi rifiutate di vendere, la vostra libreria non riceva scorte. Controllano collettivamente gran parte dei finanziamenti e della distribuzione e possono imporre acquisizioni o fallimenti. Non c’è difesa contro un assalto deciso degli ebrei. Queste persone operano come gangster e hanno a disposizione finanziamenti illimitati per rilevare un settore industriale quasi a piacimento.
Il punto importante è che la pianificazione di queste acquisizioni settoriali raramente ha origine con il volto pubblico dell’operazione. Si tratta invece spesso di parti collegate di un piano mondiale a lungo termine per il controllo di questi settori. Ho trattato alcuni di questi aspetti in un precedente articolo intitolato “Gli eroi aziendali ebrei di oggi – tutti nati dalla Vergine” [68], che trattava di Google, Facebook e alcuni altri. È evidente che né Zuckerberg né i gemelli di Google erano in grado di creare quasi istantaneamente un leader mondiale nei rispettivi settori. Per ottenere un tale risultato sono necessari finanziamenti illimitati e l’applicazione di enormi quantità di pressione finanziaria e politica, oltre a una pianificazione determinata e a un intenso sostegno da parte dei media. Questo vale anche per altre aziende come Wikipedia, Amazon, Starbucks e molte altre che sembrano essere arrivate dal nulla a essere leader mondiali in pochissimo tempo. Il processo è stato lo stesso in tutti i casi e si applica certamente oggi all’attuale “uomo più ricco del mondo”, Elon Musk.
Tutto ciò che bisogna fare è pensare. Prendendo come esempio Elon Musk, quest’uomo è sembrato venire letteralmente dal nulla eppure, improvvisamente, “possiede” il più grande produttore di auto del mondo. Nello stesso periodo Musk ha avviato un programma aggressivo di lancio di decine di migliaia di satelliti per le comunicazioni, e poi SpaceX, “la società privata di voli spaziali di Elon Musk”, produttrice dell’astronave, che progetta missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale, nientemeno. Poi Musk ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari.
Negli ultimi 100 anni, chiunque abbia tentato di creare una nuova azienda ed un nuovo marchio automobilistici si è scontrato con un disastro, ma a quanto pare Musk non ha avuto alcun intoppo con la Tesla, che è improvvisamente diventata la preferita del mondo. Ciò avrebbe richiesto forse dieci anni di pianificazione e progettazione, la progettazione di fabbriche e produzione, la creazione di linee di approvvigionamento, i test e le certificazioni e molto altro ancora, ma con Tesla tutto ciò è avvenuto apparentemente in una notte, nel vuoto. Dobbiamo credere che Elon Musk abbia progettato la Tesla? Non ci sono prove che Musk sia in grado di progettare anche solo un’astina [dell’olio], tanto meno un’intera auto, quindi come è avvenuto tutto questo e qual è stata la fonte dei miliardi necessari per portare a compimento questo progetto? Musk non ha partecipato alla creazione della Tesla. In qualche modo è arrivato alla fine, “possedendo” l’azienda.
Allo stesso modo, l’aggressivo programma di satelliti di comunicazione che “Elon Musk” ha lanciato; anche questo avrebbe richiesto molti anni di pianificazione e progettazione, per non parlare dell’organizzazione delle strutture di lancio e dell’ottenimento delle migliaia di clienti paganti necessari. Anche questo richiederebbe anni e miliardi di dollari di finanziamenti ma, come il programma di volo spaziale di Bezos, questo è apparso improvvisamente in piena fioritura, operativo, lanciato e pronto a partire. Chi ha pianificato tutto questo? Sicuramente non è stato Musk, quindi chi c’è dietro? E i soldi per tutto questo da dove provengono? “La Tesla di Musk non ha mai fatto profitti, quindi dove avrebbe trovato i miliardi per un sistema di decine di migliaia di satelliti per le comunicazioni? Nulla di simile può essere realizzato senza un decennio o più di pianificazione intensiva e un investimento enorme, e ovviamente nulla di tutto ciò proviene da Musk.
Queste sarebbero sfide sufficienti per qualsiasi uomo, ma poi “Elon Musk” ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari. Come è potuto accadere? Ci viene detto che Musk ha improvvisamente un patrimonio di – vagamente – 200 miliardi di dollari, senza alcun dettaglio, ma presumibilmente dalle azioni della “sua” Tesla. Ma dobbiamo presumere che Musk abbia altri 44 miliardi di dollari in contanti in banca per acquistare Twitter? Non è possibile, e Musk non sta vendendo metà delle sue azioni Tesla per finanziarlo, quindi qual è la fonte del denaro? I media confondono le idee, fornendo solo qualche battuta ma nessun dettaglio, e così ci viene in mente che Musk è molto ricco e potrebbe in qualche modo permettersi di acquistare Twitter, ma basta pensare per rendersi conto che è impossibile.
Il quadro è offuscato perché le ambizioni politiche degli ebrei khazari non possono essere separate dalle loro intenzioni finanziarie. Il sistema satellitare di “Musk” sarà composto da 35.000 satelliti di comunicazione – militari, non civili – alcuni dei quali sono già utilizzati in Ucraina. Gli ebrei khazari della City di Londra sono alla ricerca disperata della Terza Guerra Mondiale, ma non hanno un esercito proprio e devono dipendere dagli Stati Uniti (come esercito privato dei banchieri) per mantenere la supremazia militare. Se non vi è ancora venuto in mente, la ragione di questo sviluppo è che i cinesi hanno dimostrato di poter abbattere i satelliti di sorveglianza e di comunicazione statunitensi, rappresentando così una minaccia esistenziale ai guerrafondai statunitense [che cercano il confronto] con Cina e Russia. La soluzione è intelligente, ma anche ovvia: non si possono abbattere 35.000 piccoli satelliti di comunicazione, e così si mantiene la supremazia degli Stati Uniti nelle comunicazioni sul campo di battaglia. Il finanziamento è interessante perché normalmente gli ebrei spingono gli Stati Uniti a fare tutti questi investimenti militari, ma gli Stati Uniti non hanno più i soldi per tutti questi sforzi e quindi non hanno avuto altra scelta che finanziare loro stessi – e incanalarli attraverso Musk per mascherarne l’origine. Non c’è altra fonte per il finanziamento di un progetto così massiccio. È ovvio che il finanziamento non proviene da “Elon Musk”, dal momento che la “sua” Tesla non è ancora in grado di generare profitti, quindi dove avrebbe trovato il denaro per lo sviluppo del satellite? I banchieri ebrei della City di Londra sono l’unica fonte.
È la stessa cosa che ha fatto “Mark Zuckerberg” qualche anno fa acquistando e fondando società per la produzione di droni militari e palloni aerostatici ad alta quota, quest’ultimi perché il caro Mark voleva che tutti nel mondo avessero accesso a Internet. Non proprio. I palloni ad alta quota non servivano per l’accesso a Internet, ma per le comunicazioni militari con i droni che “Facebook” stava producendo, droni che trasportavano testate che avrebbero potuto comunicare per mezzo dei palloni se la Cina avesse distrutto tutti i satelliti di comunicazione militare degli Stati Uniti. Per quanto ne so, nessuno si è chiesto perché “Facebook” stesse producendo droni militari e i relativi sistemi di comunicazione. Anche in questo caso, non era possibile far ricadere questo costo sulle forze armate statunitensi, quindi gli ebrei della City di Londra lo hanno fatto passare attraverso Facebook per mascherarlo da impresa civile e nascondere la vera fonte – e l’intenzione – al controllo.
Tornando a Tesla, se ci si prende il tempo di leggere il trattato di Musk sul trasporto iperveloce, di livello liceale [69], o di ascoltare le sue dichiarazioni ai media, è evidente che l’uomo non aveva l’intelligenza necessaria per raggiungere la sua posizione in modo indipendente. Non sembra, almeno a me, che sappia qualcosa di alcunché, e direi lo stesso per Zuckerberg e i gemelli di Google. Queste persone sono solo una copertura per qualcuno che ha davvero tutti i soldi. E i piani. Ma noi dovremmo credere che Elon “guardate-il-mio-sorriso-da-ragazzino-di-8-anni-e-il-mio-adorabile-sguardo-da-bimbo-di-3-così-non-vi-accorgete-di-quanto-sono-stupido” Musk, sia improvvisamente l’uomo più ricco del mondo grazie alla progettazione di automobili e satelliti e navi spaziali e il cielo solo sa cosa? Cazzate.
Quest’ultimo punto merita attenzione. Vedete Warren Buffett posare con uno stupido sorriso e adorabili occhi da cocker per sedurre tutte le madri e incoraggiare le loro figlie a comprare le azioni della sua azienda? Che razza di uomo, apparentemente amministratore delegato di società internazionali da un trilione di dollari, si comporta in modo così sciocco? Un nano mentale con gravi problemi emotivi, nessun altro.
Argomentazioni simili valgono per Zuckerberg, Bezos, i gemelli di Google e altri. Nessuno ha le conoscenze o le capacità, né gli enormi finanziamenti per fare le cose che si suppone stiano facendo. Né le loro fortune né le loro capacità possono essere reali. È più facile accettare un Bill Gates che, partendo da una piccola Microsoft, ha costruito in 40 anni un impero da 50 miliardi di dollari, ma pretendere che un Elon Musk, di punto in bianco, passi improvvisamente dal dormire nella sua auto e mangiare le foglie degli alberi, a progettare auto elettriche, satelliti per comunicazioni militari, veicoli spaziali e molto altro, è una prospettiva troppo ridicola per preoccuparsi di confutarla.
Alcuni sostengono che Elon Musk non sia ebreo. Elon (אֵילוֹן), o Alon (אַלוֹן) è un nome maschile ebraico che non compare in un elenco di nomi gentili. Musk ha frequentato le scuole ebraiche in Sudafrica. Sua madre, Maye Haldeman, è ebrea ma è indicata come “canadese”, che non è certo un gruppo etnico. Ci sono relazioni familiari e di altro tipo con ebrei (il fratello di Elon ha sposato Jen Lewin), e altro ancora. I legami di Musk con Israele e con i potenti ebrei hanno una lunga storia, il rapporto stretto di Tesla con la tecnologia israeliana dura da molti anni e la sua tecnologia di guida autonoma è al 100% ebraica, proveniente dall’azienda israeliana Mobileye. Musk ha contatti stretti e di alto livello in Israele, avendo incontrato Netanyahu (nella sua residenza privata) in più di un’occasione.
È notizia recente che Evelyn de Rothschild è morto (in questo caso si tratta di un uomo, il nome Evelyn in inglese viene usato per entrambi i sessi, n.d.T.) in età avanzata [70]. Il NYT ha scritto un necrologio completamente fittizio, notevole soprattutto per le sorprendenti bugie, come fa il NYT per ogni criminale ebreo che lascia questo mondo. Per rinfrescarvi la memoria sulla follia criminale dei redattori del NYT potreste leggere il loro amorevole trattato su Madeline Albright. Secondo loro, questo Rothschild “Inizialmente poco promettente, alla fine si è unito all’azienda di famiglia e ne è diventato presidente, esercitando una vasta influenza negli affari finanziari e politici della Gran Bretagna“. Questa parte è certamente vera. L’uomo aveva banche, banche d’investimento, filiali d’investimento e molto altro in circa 30 Paesi, e non c’era alcun dubbio sulla sua “vasta influenza negli affari finanziari e politici della Gran Bretagna“, dal momento che era il principale personaggio coinvolto nella vendita di tutti i cespiti del Regno Unito ai banchieri ebrei da parte di Margaret Thatcher. Ma poi il NYT ci ha detto che Evelyn de Rothschild valeva forse due miseri miliardi 2 di dollari.
Dobbiamo quindi pensare che Evelyn de Rothschild, il rampollo della più grande dinastia di banchieri criminali della storia del mondo, un uomo che possedeva letteralmente centinaia di banche e società finanziarie in tutto il mondo, fosse in realtà così noioso, lento e ottuso, che anche una merdina come Zuckerberg poteva arrivare dal nulla e in pochi anni valere dieci volte tanto. Come Buddy Holly amava dire: “Quello sarà un gran giorno”.
Chi sono davvero gli uomini più ricchi del mondo? Chi ha finanziato entrambe le parti di ogni guerra negli ultimi 300 anni? Starbucks? Chi ha saccheggiato il Sudafrica di tutto l’oro e i diamanti negli ultimi 150 anni? Il presidente di Victoria’s Secret Underpants? È Mark Zuckerberg che ruba ogni anno trilioni di petrolio all’Iraq? Non ho dubbi che Jeff Bezos sia un criminale, ma non è stato Bezos a organizzare il furto di tutto l’oro da tutte le banche del mondo negli anni Trenta. Chi possiede ben 75 o 80 banche centrali delle nazioni del mondo? Qualche goyim del Kansas?
Mi dicono che ci sono 13 famiglie che controllano l’intero clan mondiale, operando dalla City di Londra. I leader di questa lista sono indiscutibilmente i Rothschild, probabilmente a partire da Jacob Rothschild, “il re degli ebrei”, seguito dai suoi parenti. L’elenco includerebbe probabilmente un Sassoon, un Warburg, un Goldman, un Moses Seif, un Kuhn, un Loeb, un Salomon, un Sebag-Montefiori, con un patrimonio totale di centinaia di trilioni di dollari. Possiamo solo fare delle ipotesi sugli altri, ma possiamo essere certi che né Bill Gates né Warren Buffett hanno mai fatto parte di questa lista, mentre Elon Musk e Jeff Bezos possono essere liquidati con meritato disprezzo.
Lo scopo di questo saggio era triplice: (1) portare all’attenzione dei lettori l’esistenza di una cospirazione di lunga data sull’identificazione dell'”Uomo più ricco del mondo”, (2) escludere dalla contesa l’attuale lista di candidati e (3) documentare che un piccolo numero di famiglie bancarie ebraiche operanti nella City di Londra detiene da generazioni questi record di ricchezza con fortune che sono ordini di grandezza superiori a qualsiasi cosa si possa immaginare. Confido che tutto ciò sia stato realizzato in modo soddisfacente per i lettori.
Larry Romanoff è un consulente di gestione e uomo d’affari in pensione. Ha ricoperto posizioni dirigenziali in società di consulenza internazionali ed è stato proprietario di un’azienda di import-export internazionale. Attualmente vive e lavora a Shangai.
Link: https://www.unz.com/lromanoff/the-richest-man-in-the-world/
Scelto e tradotto da CptHook per ComeDonChisciotte