da radioradio.it
Il Dott.Andrea Mangiagalli, medico di Medicina Generale presso l’ASL di Milano ha rilasciato un’importantissima intervista a Radio Radio, dove testimonia che il covid-19 si cura tranquillamente da casa, ma molti medici non lo dicono.
Lui e altri hanno curato i pazienti affetti dalla Sars-cov2 senza avere nemmeno un decesso, nella zona rossa di Milano e provincia. Il tasso di ospedalizzazione molto basso per i pazienti curati da casa, circa il 5%, su 1500 pazienti. Nessuno ha voluto guardare questi dati, continua il Dott. Mangiagalli, perchè sfugge questa tipologia di contabilità. Molti dei quali non hanno potuto avere nemmeno il tampone. Sono pazienti che non vedrà mai nessuno e si sono ripresi meglio di altri. Questo dato rimarrà nascosto, e si stupisce che l’AIFA e il Ministero della Salute non vogliano vederlo.
Questa è una malattia che se viene trattata in fase precoce, a domicilio, non dicendo al paziente prenda per 3 giorni la Tachipirina e vediamo come và.., si guarisce velocemente e bene. Tra l’altro tale farmaco riduce le riserve di Glutatione. Poi la febbre è un meccanismo di difesa, i virus smettono di replicarsi a 39 gradi. Quindi abbassare la temperatura con il paracetamolo è peggiorativo, soprattutto in caso di virus.
Il paziente quando in presenza di febbre ha altri due e tre sintomi, dice il dottore, capiamo come intervenire, cioè subito, con altri tipologie di farmaci.
Il problema sta nell’aver ricevuto nella prima ondata indicazioni dall’alto che per tale malattia non esiste nessuna cura, cioè dare la Tachipirina e aspettare..un metodo che cozza contro la scienza.
Il medico cita un esempio di una paziente trattata con 67 di saturazione, di 80 anni con Parkinson e diabete, che avrebbe dovuto ricoverare da subito in ospedale, ma i parenti gli hanno chiesto di non farlo perchè sapevano che in Ospedale non l’avrebbero più rivista. Lui s’è fatto carico di questo grave caso, ha ordinato l’ossigeno liquido, iniziato la terapia, compresa di cortisone che peggiora il diabete. La signora oggi è alla sua tredicesima giornata a fare colazione seduta al tavolo, quasi esentata dai flussi di ossigeno, non è stata mai intubata, di fatto guarita.
Non si può usare un protocollo standard su qualunque paziente, perchè ognuno di essi ha una storia clinica differente, questo è stato uno dei maggiori problemi di errata metodologia attuata da molti dottori.
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