Il processo farsa di Trump sarà solo il prossimo passo di un colpo di stato molto americano

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Kit Knightly
off-guardian.org

Donald Trump non è più presidente, ma la battaglia per superare il suo “fascismo” è in pieno svolgimento. Armati solo della presidenza, di entrambe le Camere del Congresso, dell’esercito, di tutti i media mainstream e delle multinazionali più ricche e potenti del mondo, la Resistenza si sta preparando ad un’ultima battaglia.

Nonostante abbia lasciato l’incarico senza neanche l’ombra del colpo di stato fascista di cui tutti parlavano da così tanto tempo, Trump è ora sotto impeachment. Di nuovo. E affronta un processo davanti al Senato. Di nuovo.

Il “processo” stesso è uno scherzo di processo.

In primo luogo, dobbiamo notare che è un fatto completamente senza precedenti mettere sotto impeachment un privato cittadino. Si potrebbe persino sostenere (ed è stato argomentato, in modo assolutamente convincente) che una cosa del genere è del tutto incostituzionale.

In secondo luogo, c’è da considerare che assai difficilmente potrebbe essere considerato causa di impeachment ciò che aveva fatto Trump, figuriamoci poi ritenerlo un crimine. Non ha mai incitato alla violenza, e l’uso della parola “lotta” non cambia le cose.

In una serie di tweet, che Twitter ha rimosso nel tentativo di cancellare le prove della sua innocenza, aveva chiaramente e distintamente invitato a protestare in modo pacifico:

Chiedo a tutti coloro davanti al Campidoglio di rimanere pacifici. Nessuna violenza! Ricordate, NOI siamo il partito della legge e dell’ordine – rispettate i nostri uomini e le nostre donne in divisa! Grazie.” [link]

Vi prego di sostenere la nostra polizia del Campidoglio e le forze dell’ordine, sono veramente dalla parte del nostro Paese. Restate in pace!” [link]

E, in terzo luogo, c’è il fatto che l’intera “rivolta di Capitol Hill” è stata un evento creato e gestito a tavolino, ovviamente progettato per interrompere la sessione del Congresso che doveva discutere sul fatto che ci fosse stata, o no, una frode elettorale. La polizia aveva aperto le barriere e aveva fatto entrare i rivoltosi, che si erano anche messi in posa davanti ai fotografi. È stata anche confermata la presenza di ufficiali dell’esercito addetti alle operazioni psicologiche. È stata una completa messa in scena. Di questo ho già parlato a lungo.

Come risultato, Donald Trump viene processato per qualcosa che non ha fatto: “incitare” ad una rivolta che non è mai avvenuta. Ma, naturalmente, non si tratta di Donald Trump. Si tratta di ciò che lui rappresenta e, inoltre, di mandare un messaggio.

Donald Trump non è mai stato quello immaginato da milioni di Americani: non avrebbe mai distrutto il sistema dall’interno e ripristinato l’America dei bei tempi. Non avrebbe mai prosciugato la palude. Ma milioni di persone pensavano che avrebbe potuto, avrebbe dovuto, e l’avrebbe fatto. E questa è un’idea molto pericolosa.

Stiamo parlando di milioni di persone che si rendono conto che il sistema è marcio e che tentano di fare qualcosa al riguardo.

Nei titoli dei giornali, nelle istituzioni accademiche e nei circoli illuminati di Twitter questo fenomeno lo chiamano “populismo.” Che è poi l’idea radicale che la massa brulicante di inutili bocche da sfamare possa avere anche la minima capacità di capire la propria situazione, o debba avere voce in capitolo su ciò che viene fatto al riguardo.

Questa idea deve essere schiacciata. E il modo migliore per farlo è dimostrare alla gente quanto poco potere abbia.

E il modo migliore per farlo è costringere la gente a vivere in una realtà in continua evoluzione. Fare le regole, infrangere le regole, cambiare le regole. Confondere la gente fino al punto in cui sia possibile farle credere ad idee assolutamente contraddittorie. È la dimostrazione suprema di potere e di controllo.

Le mascherine non servono a nulla. Oh, in realtà sì. E dovreste indossarne una. O due. O tre. Se però siete una “persona di colore,” allora non dovete indossarla, perché è razzista.

Il “virus mortale” si diffonderà se faremo assembramenti. Le persone che protestano contro i lockdown sono idioti egoisti e diffusori di malattie, MA le proteste di BLM sono diverse, sono così importanti che non diffonderanno alcun virus.

Queste poi sarebbero proteste “infuocate ma per lo più pacifiche,” che darebbero alle fiamme solo qualche edificio, saccheggerebbero solo qualche negozio e ucciderebbero solo qualche decina di persone. Niente a che vedere con il “violento colpo di stato fascista” in cui la gente faceva la fila dietro i cordoni di velluto e si metteva in posa per i fotografi.

Ovviamente, possiamo essere tutti d’accordo che i passaporti vaccinali sono solo una teoria del complotto, ma i documenti di libertà sono una buona idea, giusto?

Nessuno vuole un orwelliano “ministero della verità” che decida quali pensieri siano ammissibili, ma forse dovremmo avere uno “zar della realtà” per affrontare la nostra “crisi di realtà.”

L’ironia è che abbiamo davvero una “crisi di realtà,” viviamo davvero in un'”era post verità,” ma è stata creata ad arte ed è incredibilmente utile alle persone che comandano.

Se “Andate a casa in pace e amore,” “Chiedo a tutti di stare in pace” e “State in pace!!!” è incitare alla violenza, allora, veramente, qualsiasi cosa può essere forzata a significare… letteralmente qualsiasi cosa.

È un assalto frontale all’idea che le parole abbiano un significato, o alla stessa esistenza della realtà oggettiva. E il suo apice è un colpo di stato in piena regola in nome della “salvezza della democrazia.”

Sì, un colpo di stato. Chiamatelo per quello che è. Era ed è un colpo di stato. Se fosse accaduto in qualsiasi altra parte del mondo, sarebbe già stato riconosciuto come tale.

Ignorate ciò che dice quella parte della vostra mente che è stata inconsciamente condizionata all’eccezionalismo americano. Ignorate il lavaggio del cervello che associa le parole “America,” “democrazia” e l’idea di “stato di diritto.” Rifiutate tutto il condizionamento a cui siamo stati sottoposti fin dalla prima volta che abbiamo sentito la televisione dirci che questo tipo di cose non succedono qui da noi. Succedono, eccome.

Basta guardare la semplice realtà della situazione.

Proprio ora, in questo momento, il presidente degli Stati Uniti è seduto in un edificio circondato da filo spinato, con 20.000 soldati nelle strade della capitale. Sta governando per decreto, firmando decine e decine di ordini esecutivi. La sua elezione è stata a dir poco controversa e quasi certamente fraudolenta.

Sui social media i resoconti su questi fatti sono stati censurati e non hanno avuto alcun seguito nel mainstream. Le reti d’informazione si sono letteralmente rifiutate di trasmettere il discorso del presidente in carica che accusava la controparte di aver commesso delle irregolarità e lo hanno immediatamente epurato da tutti i social media e da Internet. Ai responsabili della sua campagna elettorale non è stato permesso nemmeno di inviare e-mail ai loro sostenitori pubblici.

Nel frattempo, i pochi sostenitori politici di Trump rimasti vengono trascinati nel fango, spogliati delle loro cariche e dei loro poteri o sono costretti a dimettersi.

E, dopo aver rimosso dal potere il suo avversario, l’amministrazione Biden ora sta allestendo un processo farsa televisivo per assicurarsi che non possa mai più candidarsi.

Può essere descritto solo come un colpo di stato.

Lo ammettono persino loro, anche se non lo chiamano così. In questo lungo, estaticamente compiaciuto, articolo del TIME, descrivono in dettaglio come tutti i gruppi di pressione, la Camera di Commercio, Facebook e molti, molti altri si fossero riuniti per “blindare le elezioni” e “salvare la democrazia.”

Come ha scritto recentemente CJ Hopkins:

GloboCap ci sta dando una lezione. Il titolo della lezione è ‘Guardate cosa cazzo possiamo farvi ogni volta che ne abbiamo voglia.’

C’è davvero ancora una pretesa di democrazia? È rimasta anche una minima parvenza di “volontà del popolo“?

No, non c’è più. La “democrazia” americana è morta. L’hanno uccisa. Per di più, l’hanno fatto davanti ai nostri occhi. Un sacrificio. L’hanno legata su un altare di pietra, le hanno rasato la chioma e le hanno strappato il cuore… e ci hanno sfidato a dire qualcosa.

La maggior parte della gente non lo ha fatto. Ma ha capito il messaggio, anche se non se n’è resa conto.

I soldati. La censura. Il filo spinato.

Ci stanno dicendo che il “voto” era un gioco a cui erano disposti a giocare solo finché riuscivano a vincere, ed ora è finita. Hanno preso la palla e se la stanno portando a casa. La democrazia è finita, hanno barato e hanno vinto.

Ora facciamo un nuovo gioco. Si chiama “Simon dice” e loro sono sempre Simon. Quindi fareste meglio ad abituarvi.

Kit Knightly
Fonte: off-guardian.org
Link: https://off-guardian.org/2021/02/10/trumps-show-trial-is-just-the-next-step-in-a-very-american-coup/
10.02.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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