Come Big Pharma ha pervertito la sanità – 2a parte

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Rachel M. – The Intelligence of Healing – 25 aprile 2021

Prima parte

 

Nel frattempo nel nuovo mondo si stavano svolgendo eventi che avrebbero cambiato per sempre il volto della medicina. L’anno è il 1911, la data il 15 maggio, la Corte Suprema ordina lo scioglimento della Standard Oil Company di Rockefeller colpevole di pratiche commerciali illegali in violazione dello Sherman Antitrust Act.

Rockefeller, che non aveva alcun desiderio di sciogliere la sua organizzazione, utilizzò quindi una tattica impiegata molte volte da allora. Divenne un “filantropo”, costituendo la Fondazione Rockefeller. Pochi nel mondo sviluppato moderno non conoscono il nome e il coinvolgimento della fondazione nella medicina, ma molti meno sono consapevoli delle origini o delle ramificazioni di questo coinvolgimento.

Prima dell’ordine di scioglimento gli investitori petroliferi avevano gli occhi su una nuova impresa, potenzialmente suscettibile di ben maggiori profitti, il business degli investimenti farmaceutici. Gli scienziati dell’epoca scoprirono che dal petrolio si potevano ricavare prodotti petrolchimici, offrendo un investimento redditizio per coloro che vi avevano accesso. Ma c’era un problema: la preferenza e la fiducia accordati ad altri tipi di medicina.

John Davidson Rockefeller (1839-1937) e Andrew Carnegie (1835-1919) erano amici stretti, e spietati uomini d’affari di successo che non sopportavano la concorrenza.

Durante questo periodo l’American Medical Association aveva istituito il Consiglio per l’Educazione medica, al fine di ristrutturare l’educazione medica negli Stati Uniti ed attrarre studenti della classe alta. Si assicurarono quindi i servizi della Fondazione Carnegie per il Progresso dell’insegnamento, per aiutare i propri sforzi.

Assecondando i voleri di Carnegie, un ex insegnante di scuola di nome Abraham Flexner 10 fu incaricato di compilare uno studio sul sistema medico americano.

Il rapporto condannava tutta la concorrenza ai prodotti farmaceutici e a qualsiasi sistema che non approvasse i vaccini. Sosteneva la Johns Hopkins University come standard e annientava quasi tutti gli altri.

L’American Medical Association sostenne la proposta. Rockefeller agevolò la transizione donando enormi somme di denaro alle scuole mediche per facilitare il passaggio da sistemi multipli di medicina e cura ad un unico modello farmaceutico. Erboristi, omeopati, medici naturopati, osteopati e altri professionisti furono essenzialmente messi fuori gioco dall’oggi al domani. Con il controllo dei media, Rockefeller si assicurò una narrazione costante che screditava i terapeuti erboristici ed omeopatici grazie ad un’inesorabile opera di denigrazione.

Anche vitamine ed integratori coadiuvanti di provata efficacia furono pesantemente screditati dalle stesse fonti durante la prima parte del 20° secolo. Molto semplicemente, rappresentavano una minaccia troppo grande per il modello di business.

1918 ”Spanish Flu Epidemic

Nel 1918 l’influenza spagnola fornì un’ulteriore opportunità per continuare la caccia alle streghe sui praticanti della medicina naturale, usando l’epidemia come occasione per insistere sulla necessità che tutte le medicine da prescrizione fossero brevettate. Diversi autori che hanno studiato l’evento storico sono giunti alla conclusione che la cosiddetta ‘influenza’ ebbe origine nelle caserme dell’esercito americano a Fort Riley, Kansas e si crede che sia stata causata da un esperimento di vaccinazione condotto dal Rockerfeller Institute for Medical Research tra gennaio e giugno dello stesso anno. 10

I trattamenti perniciosi e impropri somministrati dai medici dell’epoca aumentarono ulteriormente il numero dei morti. Al tempo dell’epidemia i virus erano ignoti alla scienza, non essendo stati riconosciuti fino al 1933. A quel punto si affermò che il virus dell’influenza doveva essere responsabile delle morti registrate tra il 1918 e il 1920. 11 L’evento è oggi utilizzato dai media per sostenere un confronto e supportare ulteriormente l’attuale campagna di paura che bombarda la coscienza pubblica in relazione a un altro virus. Il libro di Elenor McBean, “Vaccination Condemned” può essere interessante per coloro che desiderano approfondire le origini alternative dell’epidemia del 1918.

Un rapporto dell’Istituto Nazionale Americano di Allergologia e Malattie Infettive, pubblicato il 19 agosto 2008, dichiarava:

“I risultati batteriologici e istopatologici delle serie di autopsie pubblicate hanno chiaramente e costantemente implicato, nella maggior parte delle vittime dell’influenza, una polmonite batterica secondaria causata da comuni batteri del tratto respiratorio superiore. Le persone furono uccise da batteri comuni che si trovano nel tratto respiratorio superiore. I 20-40 milioni di morti in tutto il mondo causati dalla grande pandemia influenzale del 1918 NON erano affatto dovuti all’influenza o a un virus, ma bensì alla polmonite causata da una massiccia infezione batterica”. 12

Mentre Rockerfeller e Carnegie erano impegnati a perseguire il loro sogno americano, dall’altra parte dell’oceano, I.G Farben, Bayer, BASF e Hoechst guidavano la carica nel settore farmaceutico, testando vaccini, farmaci e sostanze chimiche nei campi di concentramento nazisti. I dirigenti furono infine processati a Norimberga per crimini di guerra. Il procuratore capo Telford Taylor si espresse in questi termini: “Senza I.G. Farben, la seconda guerra mondiale non sarebbe stata possibile“. Di fatto, molti dei dirigenti se la cavarono con poco. Fritz Ter Meer scontò solo sette anni di prigione per i crimini commessi ad Auschwitz. Nel 1956 era presidente del consiglio di amministrazione della Bayer, la più grande azienda farmaceutica tedesca. 13

Le pubblicità dell’aspirina della Bayer erano una vista comune nei giornali dell’epoca

A questo punto è di fondamentale importanza menzionare che la versione dell’aspirina brevettata dalla Bayer fu riconosciuta come la colpevole di molte morti attribuite all’influenza spagnola. Il dosaggio prescritto dai medici dell’epoca è oggi noto per essere altamente tossico. Nel 1917 la Bayer aveva perso il brevetto sull’aspirina; durante l’epidemia del 1918 pubblicizzarono pesantemente la loro versione del farmaco.

La ricerca della dottoressa Karen Starko, pubblicata nel 2009, riportava:

“La pubblicità dell’aspirina nell’agosto 1918 e una serie di raccomandazioni ufficiali per l’aspirina in settembre e all’inizio di ottobre precedettero immediatamente il picco di morte dell’ottobre 1918. Il numero di morti negli Stati Uniti aumentò vertiginosamente, raggiungendo il picco prima nella Marina alla fine di settembre, poi nell’Esercito all’inizio di ottobre e infine nella popolazione generale alla fine di ottobre”. 14

Per contro, la dottoressa Starko ha confermato che durante l’epidemia vi furono pochissime perdite di vite tra i pazienti curati dai medici omeopatici.

Nel 2012 la Bayer fu costretta a patteggiare in più di 500 casi con una somma di circa 110 milioni [di dollari] a causa delle morti provocate dalla pillola contraccettiva Yasmine o Yaz. Il 1° agosto 2012 Bloomberg riferiva che la Bayer aveva pagato più di 402,6 milioni di dollari in risarcimenti alle persone danneggiate dal loro contraccettivo. 15, 15a

Nel 2017, anche se alcuni casi venivano ingiustamente respinti, la Bayer ha offerto di risolvere circa 4.600 casi dopo che molte donne che utilizzavano la spirale Mirena IUD avevano subito perforazioni degli organi, gravidanze ectopiche, prolassi dell’utero, aumenti di pressione intracranica e una notevole diminuzione della qualità della vita. 16

Non posso fare a meno di trovare estremamente sgradevole il fatto che la stessa azienda il cui nome è associato ad orribili esperimenti sul sistema riproduttivo femminile ad Auschwitz sia ancora oggi incaricata di fornire dannosi prodotti di controllo delle nascite.

Nel 2020 la Bayer si è fusa con la Monsanto, costituendo un conflitto di interessi così enorme che le parole non riescono a renderlo pienamente. L’azienda controlla ora il 25% del mercato mondiale dei semi e dei pesticidi. Per coloro che non lo sanno, Monsanto produceva il famigerato “agente arancio”. Spruzzato sul Vietnam dalle forze militari americane durante la guerra, l’agente arancio, un defoliante, era destinato a trasformare il Vietnam in un deserto. Anomalie fetali, deformità degli arti e cancro causati dall’esposizione all’agente arancio rimangono un problema di salute significativo ancor oggi. Gli effetti nocivi sono ancora sentiti dai soldati americani che sono stati esposti alla diossina [il principio attivo dell’agente arancio] che hanno combattuto per molti anni senza successo per ricevere un risarcimento. 17, 18

Nel 1974 la Monsanto sviluppò il RoundUp, contenente glifosato. Più di 100.000 casi giudiziari hanno collegato il Roundup al cancro, più precisamente al linfoma non-Hodgkin. All’atto dell’acquisto della Monsanto, la Bayer ha ripetutamente affermato che il RoundUp era sicuro. Nel 2020 sono stati costretti a patteggiare cause per un valore di 10 miliardi di dollari. 19

La Monsanto è ben nota per il suo ruolo nel campo degli OGM e per aver creato devastanti cicli di dipendenza per gli agricoltori. Coloro che desiderano capirne di più su questo argomento farebbero bene ad esaminare i lavori dell’attivista ambientale e sostenitrice della sovranità alimentare, Vandana Shiva.

Gli agricoltori di tutto il mondo stanno lottando contro gli OGM e le loro sostanze inquinanti

Appare quindi evidente come le sostanze chimiche tossiche utilizzate in guerra per uccidere non siano rimaste confinate nella storia, ma sono state semplicemente reindirizzate e distribuite attraverso la catena alimentare. Il movimento biologico mondiale sta facendo pressione, ma il danno già fatto alla catena alimentare, al suolo del pianeta, alla biodiversità e alla nostra salute a questo punto è sicuramente incalcolabile.

Fine della seconda parte

Terza parte

Quarta parte

 

Link: https://theintelligenceofhealing.wordpress.com/2021/04/26/the-hijacking-of-healthcare-and-the-real-new-normal/

Traduzione di Arrigo de Angeli e Cinthia Nardelli per ComeDonChisciotte

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