Universi paralleli: Devoluzione corporativa e fine dell’umanità

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di John Kaminski

Dicono che la vita serva per imparare. Ecco che cosa ho imparato.
Se dici bugie, ti arricchisci. Se dici la verità, resti povero.
Dà un’occhiata intorno a te e senti il puzzo di fogna. Vuoi negarlo?
Ma che razza di mondo vuoi? Se a te questo mondo sembra tanto bello, ti sei mai chiesto dove va a finire il tuo denaro?
Negli ultimi vent’anni, trilioni di dollari sono stati illecitamente fagocitati da quella straordinaria vacca da mungere meglio nota come l’economia americana. La famiglia Bush si trovava dietro alla vendita della Savings & Loan seguita al suo incendio, la famiglia Bush ha ordito l’inganno dell’11/9, la famiglia Bush ha architettato la guerra in Iraq. In ogni caso, e in molti altri, una quantità enorme di denaro si è semplicemente dissolta nel buco nero della disonestà finanziaria sotterranea tanto che c’è da stupirsi che l’America stia ancora in piedi (se lo è sempre mentre leggete).Non intendo incolpare i Bush per ogni cosa; solo che, guarda caso, risultano implicati in tutti i grandi crimini finanziari del ventesimo secolo, a cominciare da Samuel Walker durante la Prima Guerra Mondiale, poi Prescott Bush durante la Seconda e via dicendo fino all’attuale banda d’imbroglioni. E non dimentichiamo che i Clinton, tra i tanti altri, sono anch’essi membri del delinquenziale clan dei Bush. Comunque, nonostante tutti i loro miliardi, i Bush operano soltanto per quelli che i soldi ce l’hanno sul serio.

Sul serio: l’America è talmente prospera che per almeno un secolo i banchieri non hanno fatto altro che racimolare il surplus dai conti di ogni singolo americano per poi depositarlo nelle tasche di coloro che aderivano a tali astuti disegni. La maggioranza degli americani se n’è a mala pena accorta. Neppure i nostri funzionari di governo ci hanno tutelato da questi prelievi ingiustificati, anzi ne hanno tratto anch’essi beneficio.

Il pianeta è profanato da questa avida specie che definiamo umana la quale non solo elimina fisicamente chiunque voglia, appropriandosi di beni a suo piacimento, ma si rivolta per le stesse ragioni persino contro amici e famigliari – una razza cannibale capace di commettere, senza provarne il minimo rimorso, crimini di ogni genere, se il potenziale profitto lo merita. Il peggio è che stiamo parlando proprio di coloro che tanto si affannano a rassicurarci e a passare per nostri protettori, predicatori e politici. Si tratta di inganno bello e buono, tipico del comportamento umano, reso scarno e amaro dalla mistificazione consensuale dell’educazione sociale.

La vera moneta sonante sta nelle truffe di cui si legge qualcosa solo anni e anni dopo lo svolgersi della vicenda. Conti all’estero. Insabbiature pagate al Congresso. Appalti governativi gonfiati in maniera oscena. Profitti derivati da prodotti velenosi (come l’energia nucleare e il fluoruro). Ingentissimi tagli alle tasse per i ricchi che contengono tasse maggiorate per i poveri enunciate a caratteri infinitesimali dei quali non si fa alcun accenno nei media bugiardi finché non è troppo tardi per porvi rimedio. Guerre mondiali.

Ciò è stato compiuto da facoltosi bugiardi, diventati sempre più ricchi e spregiudicati ad ogni colpo basso messo a segno. Come riferito da George H. W. Bush nella sua inedita intervista a Sarah McLendon più di dieci anni fa: “Se gli americani sapessero mai quali furono i veri retroscena del caso Iran-Contra, noi Bush saremmo rincorsi per le strade e linciati”. (Nota dell’editore: ottimo consiglio).

E così mi sono ritrovato l’altro giorno a piagnucolare come un bimbo piccolo: ma perché nessun altro a questo mondo crede in quello che credo io? Una comune reazione infantile di cui mi sono rimproverato proprio mentre osservavo allo specchio i miei capelli che da grigi si stanno facendo sempre più bianchi.

Sono sconcertato dal fatto che episodi ormai accertati a fronte di anni di studi meticolosi e attenti siano stati a mala pena sorvolati dai nostri elettronici mass media.

Penso che l’evento più significativo della storia d’America sia stato la montatura che ha portato all’omicidio di massa noto come l’11/9. Vi hanno preso parte i più alti livelli dell’oligarchia finanziaria multinazionale i quali hanno contrattato una serie di operazioni sotto falsa copertura al fine di approntare un evento talmente scioccante da provocare un mutamento radicale negli Stati Uniti. Da democrazia corrotta a livello individuale siamo passati ad un severo regime di polizia. Un salto di straordinaria efficacia in termini di guadagni accumulati in modo discutibile grazie ai relativi conflitti apertisi sulla base di altre nuove bugie della stessa portata di quelle che così tante vite avevano sacrificato a New York City.

Eppure in televisione di una tale opinione non s’ode una sillaba, né sui maggiori quotidiani o dalle labbra della maggioranza degli americani, qualunque sia il loro schieramento politico. A detta dei più si tratta sempre di misteriosi arabi. Non si sono dati la pena di osservare che di prove non ne sono mai state trovate e che nessuna indagine è stata svolta per far luce su quel tragico giorno. Inoltre, i tizi che hanno tratto i maggiori benefici da questo diabolico stratagemma sono gli stessi che ora pretendono di passare per principali vittime dell’accaduto.

Non si ode alcun mormorio nemmeno a proposito di quegli equivoci investitori della vigilia, i quali hanno ricavato milioni dalla loro supposta conoscenza anticipata degli eventi. Erano per di più israeliani che l’FBI ha subito opportunamente sollevato da qualsiasi addebito in fatto di condotta illecita.

La maggioranza degli americani non si è nemmeno accorta che tra le migliaia di musulmani che sono stati detenuti dopo le stragi dell’11/9, nemmeno uno è mai risultato essere anche lontanamente implicato nell’attentato. Ciò nonostante centinaia di migliaia di persone – compresi migliaia di americani – hanno perso la vita in due guerre contro il mondo islamico dichiarate senza uno straccio di prova che tali atti di aggressione fossero realmente necessari.

A tuttora nessun tribunale legittimo ha condannato Osama bin Laden.

Ma non è di questo che si parla in televisione. Dei grossolani cortigiani continuano a strombazzare i grandi progressi raggiunti con la Guerra al Terrore. Dal mio punto di vista, gli unici passi avanti compiuti riguardano l’eliminazione sistematica della libertà in tutto il mondo e i sorprendenti profitti che vengono accumulati dai criminali delle corporazioni sulla base delle loro menzogne e delle loro provocazioni sul terrore lanciate a puntino.

Potrei dilungarmi sulle differenze esistenti tra il mio modo di vedere le cose e quello che ascoltate in TV ma per il momento mi limiterò a citarne solo un’altra.

Una volta che avrete pienamente afferrato l’entità delle conseguenze derivanti dall’avere a capo del proprio paese dei leaders che sacrificano deliberatamente le vite dei loro stessi concittadini per scopi puramente finanziari, sarete in grado di applicare lo stesso principio all’indietro nel tempo e di leggere la storia in un modo totalmente diverso, un modo che vi strazierà l’anima e vi lascerà scioccati.

Non mi riferisco certamente a quegli impavidi che hanno lottato credendo di difendere la loro patria, bensì ai ricchi concertatori di guerre, interessati molto più alle loro fortune che non alla libertà; posizione che appare ben più evidente ai giorni nostri.

Una volta che avrete fatto vostra questa verità sconvolgente e l’avrete accettata, la vostra vita subirà un cambiamento radicale. Mentire a scopo di lucro d’ora in avanti vi risulterà assai difficile.

Tra queste stesse righe che alla cosiddetta società sofisticata suoneranno come il piagnucolio di un bimbetto vi è un interrogativo che mi è passato per la testa più volte in questi anni. Mi riferisco alla differenza tra quanto insegniamo ai nostri figli e quanto invece ci diciamo tra noi grandi.

Alleviamo i nostri bambini perché si comportino onestamente in ogni circostanza, perché mostrino compassione verso i meno fortunati e non giudichino le persone in base alla loro apparenza o al loro modo di vestire. Almeno, questo è quello che facciamo se siamo dei bravi genitori.

E allora che cosa succede quando diventiamo adulti? Cambia tutto. Ci vendiamo. Prevalgono certe frasi fatte a fronte di spiacevoli realtà. Per tirare avanti devi adeguarti. Dio concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare (questa è quella che mi infastidisce più di tutto, il detto che più di ogni altro pretende di giustificare sempre più stragi nel mondo).

Dovremmo rassegnarci di fronte alle cose che non possiamo cambiare? Non è così che poi lasciamo che le cose avvengano in primo luogo?

A seguito delle mancate proteste da parte di quei genitori che hanno perso i loro figli in una guerra che sapevano (o avrebbero dovuto sapere) essere basata su delle bugie, mi chiedo che razza di gente siamo diventati. Certamente non un popolo che crede nella libertà e nella dignità per tutto il genere umano.

Che razza di automi viventi privi di sentimenti siamo diventati se ce ne stiamo seduti davanti alla TV a sorbirci il lavaggio del cervello delle corporazioni mistificatrici sapendo quanto questo ci faccia male.

Persino mentre i nostri cari vengono spazzati via, i loro corpi celati nella notte (e talvolta utilizzati per trasportare droghe negli Stati Uniti), le loro memorie ignorate apposta dai partigiani patrizi i quali altro non fanno se non inviare nuovi ragazzi a morire, giorno dopo giorno, al solo scopo di mantenere costante il flusso dei profitti delle corporazioni… Persino davanti alla morte dei nostri amati giovani, ci rintaniamo nell’illusoria sicurezza del nostro futuro ipotecato e, contro ogni logica, speriamo che certe cose non capitino a noi.

Anche se ad ogni giorno che passa i segni si fanno sempre più evidenti – microbiologi morti ai quali si è impedito di rivelare la vera natura delle malattie mortali in procinto di abbattersi su tutti noi; un’incidenza crescente di autismo che sta distruggendo le vite di migliaia di bambini e l’introduzione di nuove leggi che riducono l’ammontare che i produttori responsabili dell’epidemia sono tenuti a risarcire ai genitori sconvolti; uranio impoverito diffuso su tutto il pianeta a garantirci un futuro cancerogeno – la gente continua a guardare allegri spettacolini televisivi senza preoccuparsi di capire cosa e chi siano o cosa ne è stato fatto di loro.

Questo è il genere di coraggio che la maggioranza degli americani mostra al giorno d’oggi. Ovvero, non ne mostra affatto, a cui si aggiunge una vergognosa propensione a uccidere a colpi d’arma da fuoco degli innocenti civili stranieri per nessuna ragione a parte quella di ubbidire ad ordini superiori. Ricordate, quello fu un argomento di difesa ritenuto inaccettabile ai tempi di Norimberga, quando vari nazisti vennero giustiziati proprio dopo aver ammesso la stessa identica cosa.

Lo credo bene che alcuni ci paragonano a delle pecore. Finiamo al macello senza emettere il minimo belato.

Coloro che ci raccontano queste grosse menzogne fanno milioni. Bill O’Reilly, che non fa altro che vomitare odioso veleno ogni sera, non dice niente a proposito del baratro verso il quale ci stiamo dirigendo. Tom Brokaw, che una volta affermò impassibile che le persone rimaste uccise durante la nostra invasione a Panama erano state soltanto 40 (cronache successive alzarono la cifra a 4000), adesso se la gode al riparo del suo dorato paracadute finanziario.

Preparandomi a scrivere questo pezzo, ho passato in rassegna tutti i saggi che ho scritto negli ultimi tre anni su Internet.

Il mio primo lavoro si intitolava “No One is Safe From America’s Killer President” (Nessuno è al sicuro dal Presidente americano assassino), e tutto quello che ho scritto nel 2002 resta d’attualità anche adesso.

Vi avvertii che il vostro voto non avrebbe significato alcunché in quanto le elezioni sarebbero state truccate, come si è poi dimostrato. Vi dissi che molte medicine erano fatte per uccidervi, che con le nuove leggi siete ritenuti colpevoli finché non siete in grado di dimostrare la vostra innocenza, che le nostre scuole creano automi passivi, che noi per primi siamo i responsabili del male che ci rende schiavi, che il Pianeta X era tutta una truffa, che rimpiazzare semplicemente un candidato con un altro sarebbe stato inutile perché è il sistema corrotto a dover essere sostituito, che tutti quegli allarmi terroristici del governo erano falsi; In “The Dead Zone Scenario” spiegai come agire per arrestare questa follia e come non sia possibile usare una determinata misura per gli americani e un’altra diversa per tutti gli altri. Parlai di come l’invasione in Iraq avrebbe dato l’avvio ad un nuovo conflitto mondiale.

Vi dissi perchè l’11/9 è stata tutta una montatura, di come al-Qaeda non è che un’invenzione della CIA e del Mossad e in che modo le elezioni ci sono state sottratte e la libertà resa illegale. Vi dissi dei pericoli dello sfruttamento del fascismo della religione per creare un governo totalitario, di come gli americani prosperano sfruttando gli altri, di come le religioni soddisfino l’egoismo traendone profitto e ignorino la miseria altrui, di come la vera Asse del Male si estenda tra gli Stati Uniti, la Gran Bretagna ed Israele, di come l’America stia trasformando il mondo in una prigione gigantesca, di come non vi sia differenza tra Democratici o Repubblicani e di come taluni appaiano, riguardo all’11/9, scettici e critici dal punto di vista sociale mentre in realtà non sono altro che apologisti in gamba e furbi che fanno il gioco del sistema corporativo.

Vi raccontai perché non si può mentire a Dio ed aggiunsi che la gente che invece lo fa punto e basta, gloriandosi di lucrosi imperi evangelici ed insensibile alla pietà, diventa molto facoltosa.

Ho cercato di dirvi che le religioni in realtà oscurano la vostra visione riguardo a come comportarsi decentemente e vivere una vita onorevole. Ecco forse perché mi ritrovo ad essere molto povero.

Credo che la cosa più importante nella vita sia imparare a discernere il vero dal falso; non puoi far tua una decisione finché non senti l’opinione anche di un altro (prima regola editoriale).

Una volta ancora mi ritrovo ad un incrocio, uno che determinerà se dovrò continuare a scrivere questi miei sporadici commenti sugli eventi nel nostro mondo. Che senso ha parlare se nessuno sta a sentire?

Ho trascorso gli ultimi tre anni a passare in rassegna di continuo la rete web alla ricerca della verità che si nasconde dietro queste storie terribili che riguardano tutti noi. La ragione per cui scrivo è cercare di dare un senso a ciò che accade. I risultati sulla rete hanno prodotto due collezioni di saggi, tutti già visti in rete ed un libretto in cui si trovano sintetizzate le bugie sull’11/9.

Mentre scrivo ho una nuova collezione di saggi pronta per essere pubblicata ma a causa delle vendite deludenti della seconda collezione nutro forti dubbi in merito alla pubblicazione o meno del lavoro. In ogni caso non ho alcun contratto per un libro né il denaro per pubblicarlo.

Sto anche lavorando ad un altro breve testo che tratta degli aspetti plagianti della religione per cui sono certo che molti credenti ferventi non ne gradiranno certo la pubblicazione, non sia mai che la loro visione del mondo ne risulti ulteriormente depennata.

Così ultimamente è come se stessi vivendo in un universo parallelo, lontano da quello in cui esistono tutti gli altri, dove la verità i ricchi la sopprimono mentre la falsità si trova là dove risiedono gli ingenti capitali finanziari.

Non farò mai e poi mai parte di tale categoria.

Che io continui a scrivere articoli di tanto in tanto o che pubblichi nuovi libri è un qualcosa che a questo punto dipende da te, caro lettore.

Non mi piace mettere in vendita quello che scrivo – e non lo farò – così come non mi piace chiedere un aiuto finanziario – devo farlo. Se pensi che il materiale inviato lo meriti, acquista un libro, invia un contributo, spacca il tuo salvadanaio a porcellino – tutto aiuta.

Non cerco di nascondere le cose in cui credo e neppure parlo di cose che so non essere vere. Questo molti scrittori – specialmente quelli ricchi -non possono proprio affermarlo.

Un sacco di gente pensa che io sia pazzo. Voglio cambiare la natura umana. Impossibile, secondo alcuni. Non si può fare, insistono altri, ridacchiando con fare infastidito.

Eppure se non si muta la natura umana, l’umanità non sopravvivrà. Più chiaro di così! Sei in grado di sostenere il contrario? No, non puoi.

Nel mio universo parallelo la gente non si racconta storie perché tutti sanno che mentire al proprio prossimo equivale a mentire a se stessi. Nel mio universo la gente comprende di far parte dello stesso organismo o serie di organismi: la famiglia, il vicinato, il paese, la regione, la nazione, il pianeta, il sistema solare, la galassia, l’universo; svolgendo un ruolo potenzialmente importante nello sviluppo di ognuno.

La gente non ruba perché sa che il furto arreca maggior danno alla psicologia del ladro di quanto non ne arrechi alla vittima stessa. E sicuramente non si ammazza a vicenda perché sa benissimo che ammazzare il proprio prossimo equivale ad annientare una piccola parte di sé stessi che non potrà mai essere recuperata, senza parlare dell’assassinio di un componente della propria famiglia, una parte del proprio organismo che non può che ridurre il benessere e l’appagamento della propria esistenza.

Nel mio universo parallelo, l’impulso alla fuga è praticamente lo stesso che in quello malfatto di nostra conoscenza – ma senza l’uccidere – tuttavia nel mio universo parallelo la gente mette in pratica quello che predica.

Se come me desideri vivere in un universo (molti tra voi lo vogliono già) dove gli esseri umani potrebbero essere i più importanti organismi sul pianeta invece che i più micidiali e meno necessari, e se desideri sentirne di più su quanto meglio potrebbero andare le cose o quanto peggio vadano adesso, per favore dimostrami subito il tuo sostegno. Il mio indirizzo lo trovi sul sito internet.

E a tutti voi che avete sostenuto la mia ricerca in passato consentendomi di avere l’opportunità di imparare così tanto del mondo per poi ritrasmettervelo, non ci sono parole per ringraziarvi: mi avete conferito il più grande onore della mia vita.

Mi sento come un musicista nella metropolitana. Se suono nel modo che a voi sta bene, lasciate qualche monetina nell’astuccio del mio violino.

14-04-05

John Kaminski ([email protected])

Fonte: http://warfolly.vzz.net/paralleluniverses.html

TRADUZIONE PER WWW.COMEDONCHISCIOTTE.ORG A CURA DI KOLDER

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