DI ANDREA ZHOK
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Comunque il Presidente della Camera Fico che dedica la Festa della Repubblica a Rom, Sinti, migranti e “tutti quelli che risiedono sul nostro territorio” (turisti tedeschi? mafia russa?…) è veramente un capolavoro di autolesionismo politico.
In primo luogo, naturalmente si tratta di una sciocchezza sul piano contenutistico: il 2 giugno (data del referendum del 1946 e della morte di Garibaldi) è proprio tecnicamente la festa di una forma istituzionale, la Repubblica di contro alla Monarchia, non di un territorio.
Ma a parte ciò, la mossa astuta di Fico cerca proprio di battere sulla stessa linea volpina adottata da Di Maio in campagna elettorale, linea riassumibile in:
“Ora che la sinistra è politicamente estinta (ah, la sorte cinica e bara!), a ricalcarne filologicamente le gesta siamo rimasti noi”.
Insomma, per dirla con Machiavelli, tra la “golpe” e il “lione” facciamo “salamandra sulla tangenziale” e non se ne parla più.
E non c’è dubbio che si tratti di una strategia assai promettente, che condurrà in brevissimo tempo Salvini a dichiararsi Imperatore d’Etiopia e il M5S a cercare rifugio dai forconi con asilo politico in Senegal.
Andrea Zhok
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2.06.2019