Oggi quaranta cittadini di Trieste sono stati respinti dagli impiegati delle poste centrali, che gli hanno rifiutato un servizio pubblico perché senza tessera verde. Hanno chiesto quindi di parlare con il direttore, che ha ben pensato di chiudere gli uffici e chiamare la polizia. Ne è sorta una protesta, perché i cittadini hanno deciso di non andarsene, continuando a pretendere di usufruire di ciò che pagano con le proprie tasse. Una professione di libertà che non è piaciuta ai rappresentanti della legge, i quali hanno respinto i cittadini sull’uscio, rimanendone poi a presidio senza avere alcuna interlocuzione con chi era vittima di palese discriminazione. Ai cittadini viene contestata addirittura l’interruzione di servizio.
Di certo, con l’ultimo DPCM si sta alzando lentamente la tensione: un altro passo verso il Lockstep Scenario previsto dagli sceneggiatori della deriva totalitaria-sanitaria, innalzare il livello di attacco per parcere subiectis et debellare superbos. Perché mentre lo sparuto dissenso si radica, la gran massa degli italiani dà prova di indomita resilienza, che è una spanna al di sotto della “vibrante protesta” della Smisurata preghiera faberiana.
MDM 01/02/2022
Fonte https://www.ilgazzettino.it/nordest/trieste/covid_protesta_no_vax_chiuse_poste-6476226.html