Di Alessandro Fanetti per ComeDonChisciotte.org
Un documento molto significativo e utile per smuovere le menti e scuotere le coscienze di chi, troppo spesso, tende a puntare il dito contro qualcuno o qualcosa “scagionando” completamente l’altra parte. I “panni sporchi”, purtroppo, sono da molte parti e prima di additare qualcuno di “gravi violazioni dei Diritti Umani” sarebbe più che necessario risolverli in casa propria. Anche perché nessun Paese al mondo rispetta pienamente tutti e 30 gli articoli che compongono la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.
In questo caso, il report che presentiamo mette a nudo delle azioni portate avanti da CIA e FBI che nulla hanno a che vedere con il rispetto anche dei più elementari Diritti dell’Uomo.
Un report “definitivo” (uscito il 9 maggio scorso) riguardo a queste tematiche, contenente anche disegni che un detenuto di Guantanamo ha avuto il coraggio di mostrare al mondo. Prigione di Guantanamo che esiste tutt’oggi e che, nonostante le promesse già fatte da Obama anni fa, non è mai stato chiuso. E che detiene anche e ancora prigionieri senza nessuna accusa ufficiale.
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ABSTRACT
Nonostante gli sforzi del governo federale, e in particolare della Central Intelligence Agency, di nascondere le prove dell’effettivo funzionamento delle “tecniche di interrogatorio rafforzate” (” EITs”) impiegate sui detenuti nei luoghi di detenzione segreta e a Guantanamo, un ritmo incessante di rivelazioni ha fornito una visione senza precedenti di questo episodio vergognoso nella storia della nazione (US).
Una delle rivelazioni più drammatiche sono stati i disegni del detenuto Zayn al-Abidin Muhammad Husayn alias Abu Zubaydah (di seguito “Abu Zubaydah”), la prima vittima di queste EITs. Questi disegni trasmettono visceralmente la brutale realtà che la CIA ha cercato di nascondere con la distruzione calcolata delle registrazioni video delle torture condotte dai suoi agenti. Questi disegni raffigurano anche i tipi di tortura – di cui era complice anche l’FBI – inflitti all’artista e ai suoi compagni di detenzione.
Queste torture sono, se possibile, ancora più inquietanti per quanto riguarda Abu Zubaydah stesso, perché anche i torturatori – CIA e FBI – riconoscono ora che si è trattato di un caso di errore di identità. Ciononostante, egli rimane tuttora in detenzione, anche se non accusato. I suoi disegni coincidono con le recenti testimonianze del dottor James Mitchell, uno dei principali architetti del regime di tortura, che ha scritto un libro sulle EITs e ha testimoniato nelle udienze su Guantanamo.
Queste fonti, insieme al rapporto del Senate Select Committee on Intelligence, forniscono il resoconto più completo – e convincente – del programma di tortura americano.
Questo Rapporto è un amalgama del lavoro di molti individui, ma un credito speciale deve essere accordato alle rappresentazioni artistiche di Abu Zubaydah dei maltrattamenti subiti da lui e dagli altri detenuti.
Tutti i 40 disegni e le descrizioni delle torture di Abu Zubaydah si trovano nel rapporto e sono inclusi nell’Appendice.
Le domande relative al Rapporto possono essere rivolte al Professore emerito Mark P. Denbeaux all’indirizzo [email protected].
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Alessandro Fanetti, analista di geopolitica e relazioni internazionali, autore del libro Russia: alla ricerca della potenza perduta (Edizioni Eiffel, 2021).
16.05.2023
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Contributo selezionato e pubblicato dal gruppo di lavoro redazionale Geopolitica di ComeDonChisciotte.org