Cambiare frequenza
Una piccola e antica chiesa in centro a Firenze, ieri sera. Nessuna illuminazione artificiale. Solo la luce di tantissime candele a rischiarare il buio, mentre da un pianoforte a coda nero risuonava potente la musica di Ludovico Einaudi. Per circa un’ora le note hanno azzerato i pensieri, trapassato la pelle, il cuore, il respiro. Fino a giungere alla parte più profonda dell’anima. È stato un momento di commovente bellezza. Indimenticabile. Prezioso. Salvifico, direi. Sì, perché è…