Simplicius
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Diverse persone hanno chiesto aggiornamenti sull’aereo precipitato in Kazakistan e sull’affondamento della nave russa Ursa Major. Volevo aspettare che ci fossero maggiori informazioni, ma l’argomento rientra nel tema generale della relazione di oggi, quindi discutiamone.
Per quanto riguarda l’incidente aereo di Aktau, oggi Putin si sarebbe “scusato” con Aliyev per il coinvolgimento della Russia, ma entrambi i leader sembrano voler evitare qualsiasi dichiarazione diretta sull’accaduto. Le loro dichiarazioni fanno riferimento ad alcuni “eventi esterni” e sembrano concordare nel non volere esplicitamente attribuire la colpa dell’incidente a un abbattimento. Ciò potrebbe essere dovuto a ragioni politiche o semplicemente a un’onesta cautela nel non voler saltare alle conclusioni con le indagini ancora in corso, dal momento che non è stata raggiunta alcuna conclusione ufficiale.
Tuttavia, è difficile credere che sia necessaria qualche “indagine”, dal momento che, se fosse stato un missile AD russo ad aver abbattuto l’aereo, la Russia avrebbe probabilmente ricevuto l’informazione in tempo reale dalle forze armate, a meno che qualcuno nel comando del battaglione di difesa aerea non abbia poi insabbiato il tutto.
A prima vista, sembra ovvio che l’aereo sia stato abbattuto da un missile errante. Tuttavia, dobbiamo considerare che il registro di volo ufficiale dei piloti kazaki menziona un “bird strike”, un impatto con volatili, anche se, al momento, non abbiamo modo di verificare se queste trascrizioni siano esatte al 100%:
Si potrebbe obiettare che i piloti possano commettere un errore supponendo che un motore esploda a causa di un “bird strike”, ma, se non c’è nient’altro di visibile, questa è una considerazione ovvia per un pilota, tuttavia essi dicono specificamente che era stata colpita la cabina di pilotaggio, e questo implicherebbe che abbiano effettivamente visto gli uccelli colpire i finestrini della cabina. Si dice che il tempo fosse nebbioso, quindi potremmo anche ipotizzare che “qualcosa” abbia colpito la cabina di pilotaggio e che i piloti abbiano semplicemente pensato che si trattasse di uccelli: è difficile saperlo con certezza.
Per quanto ne sappiamo, l’aereo potrebbe essere stato colpito da uno dei droni ucraini, che, al momento dell’impatto nella nebbia, potrebbe essere stato scambiato per un uccello, anche se questo è meno probabile. Inoltre, è significativo che il lato dell’aereo con i fori delle schegge sia quello sinistro:
Si noti che la carenatura che contiene i motori che muovono i flap è danneggiata e si trova sull’ala sinistra nella foto scattata da un passeggero:
Poiché l’aereo era diretto verso nord quando è stato colpito, il “missile” sarebbe arrivato da ovest, cioè da sinistra, il che è coerente con i danni da schegge rilevati, ed è confermato anche dai video girati all’interno della cabina che sembrano mostrare fori di schegge sui sedili e sul soffitto sul lato sinistro.
La freccia rossa mostra la possibile direzione di provenienza del missile:
Ma come è possibile che un missile russo abbia abbattuto l’aereo, come alcuni sostengono? Beh, innanzitutto non esiste un sistema IFF (Identity Friend Foe) tra i sistemi AD e gli aerei di linea. Gli aerei di linea non dovrebbero semplicemente trovarsi in prossimità di zone di combattimento attive. Ma i moderni sistemi AD sono ovviamente progettati per distinguere i diversi oggetti in base alla loro traccia radar e alle caratteristiche di volo, come la velocità, l’altitudine, ecc. Sfortunatamente, un aereo di linea in fase di atterraggio potrebbe assomigliare molto a un drone, dato che la sua velocità e la bassa quota imiterebbero esattamente uno di questi OWA-UAS ucraini che volano esattamente alla stessa velocità e altitudine di un aereo di linea in avvicinamento alla pista. Ciò è particolarmente vero se si considera che, a quanto pare, in quel momento era in corso un pesante disturbo del GPS russo, che potrebbe aver compromesso seriamente i segnali di tutti, compresa l’antiaerea russa, dato che il coordinamento di questi sistemi spesso non è così agevole come si vorrebbe.
Ricordiamo che i moderni sistemi radar potrebbero non essere così perspicaci come si potrebbe pensare. Per esempio, giorni fa abbiamo scoperto da fonti collegate all’esercito americano che l’abbattimento del proprio F/A-18 Super Hornet da parte degli Stati Uniti è stato “molto peggiore di quanto si pensasse”, per due motivi.
La USS Gettysburg che ha abbattuto l’Hornet era appena stata sottoposta a un esteso aggiornamento da 200 milioni di dollari che aveva interessato sistema AEGIS, i radar, ecc. portandoli agli standard più moderni e avanzati. Infatti, la Gettysburg è stato il primo incrociatore della classe Ticonderoga a completare con successo l’importante programma di aggiornamento SLEP (Service Life Extension Program) della Marina.
Inoltre, risulta che la Gettysburg abbia quasi abbattuto un secondo Hornet, che aveva schivato il missile all’ultimo istante:
Quindi: una delle navi più avanzate della Marina USA, appena ammodernata con una spesa di quasi un quarto di miliardo di dollari, non è stata in grado di riconoscere i propri jet in arrivo, anche se dotati di sistema di IFF, e ha cercato di abbatterne due di seguito? È chiaro che la discriminazione radar moderna non è così “perfetta” come si pensa, a prescindere dal Paese.
La presenza di nebbia potrebbe aver complicato ulteriormente la situazione nei pressi di Grozny, dato che alcuni sostengono che [ad abbattere l’aereo] sarebbe stato utilizzato un sistema Pantsir, che si basa anche sul tracciamento visivo elettro-ottico dei bersagli come ridondanza al radar.
Tuttavia, il mio unico dubbio è che l’aereo sembra aver subito un danno da schegge molto leggero e non compatibile con l’impatto di un missile moderno. Un gigantesco aereo di linea è il bersaglio più facile del mondo per qualsiasi sistema AD moderno e la possibilità che il missile lo colpisca di striscio è molto bassa. Un tale “bersaglio grosso e lento” verrebbe colpito in modo molto più diretto e verrebbe immediatamente abbattuto, con una conseguente dispersione dei frammenti e una penetrazione molto più profonda, non la leggera dispersione che ha permesso all’aereo di continuare a volare per centinaia di chilometri. In questo caso, infatti, il danno da schegge era così lieve e l’aereo è arrivato molto lontano – attraversando l’intero Mar Caspio – per cui sono estremamente scettico sul fatto che un missile sia stato lanciato direttamente direttamente contro l’aereo. Il tipo di danno sembra più coerente con l’esplosione di qualcosa nelle vicinanze non direttamente indirizzato all’aereo. L’unico scenario che si adatta alla spiegazione di cui sopra? Un drone potrebbe essere stato abbattuto “vicino” all’aereo e l’esplosione della testata a frammentazione del drone stesso, o quella del missile, potrebbe aver interessato l’aereo che stava volando nelle immediate vicinanze, ma solo di sfuggita.
Un’altra cosa da ricordare: ho riferito in precedenza che lo SBU ucraino ora invia regolarmente piccoli droni sulla traiettoria degli aerei russi in fase di atterraggio, proprio per indurre i sistemi AD ad agganciare il bersaglio e, auspicabilmente, colpire invece gli aerei. Questo sarebbe stato fatto durante gli abbattimenti di un Il-76 e/o di un A-50 AWACS. L’operazione viene effettuata da un agente a terra che può far volare anonimamente un piccolo UAV stile Mavik o addirittura un drone FPV direttamente sulla traiettoria dell’aereo per “adescare” l’AD.
Quindi, la mia valutazione personale per ora, in assenza di nuove informazioni, è che è probabile che un missile AD russo possa avere avuto qualcosa a che fare con l’accaduto, ma non concordo sul fatto che si sia trattato di un attacco esplicito – sembra che ci sia dell’altro nella storia. Ma c’è anche la possibilità che si sia trattato di una vera e propria provocazione ucraina sotto forma di attacco terroristico fatto passare per un abbattimento da parte dei russi.
Ursa Major
Non c’è molto da dire sull’affondamento in sé, se non che è stato quasi certamente effettuato dai servizi speciali ucraini e forse britannici. Mi sono a lungo chiesto quando l’Ucraina avrebbe iniziato a utilizzare all’estero i suoi droni navali per dare la caccia alle navi russe in tutto il mondo, anziché solo nel Mar Nero. Abbiamo visto che questi droni hanno una autonomia enorme, sono in grado di andare da Odessa al ponte di Kerch con un percorso circolare che li fa passare ben al largo della Crimea, una rotta che può arrivare a quasi 1000 km di distanza totale. Ciò significa che le navi russe nel Mediterraneo e altrove possono essere facili prede, dato che i sistemi Starlink che controllano questi droni sono in grado di farli navigare ovunque.
Non sto dicendo che nel caso dell’Ursa Major si sia trattato di un drone navale, ma era solo questione di tempo prima che l’Ucraina iniziasse a prendere di mira in tutto il mondo le risorse navali russe, che sono bersagli estremamente facili.
Ma questo ci porta a un tema molto più ampio, che si collega anche all'”abbattimento” del volo Aktau.
La Russia sta entrando in un periodo molto pericoloso. Può sembrare un cliché dirlo, perché da molto tempo ormai si parla costantemente del “collasso” dell’Ucraina, ma questa volta si sta davvero arrivando al punto in cui i nodi arrivano al pettine. In particolare, a seconda di ciò che farà Trump, l’Ucraina potrebbe non superare il prossimo anno. Zelensky è ora costretto a imbarcarsi in una grande operazione globale per “sparare tutte le cartucce” nel provocare la Russia al massimo grado, il più possibile.
Questa non è solo una mia speculazione, ma è supportata da diversi articoli che affermano che l’Ucraina ha attivato un piano di questo tipo su vasta scala, con il coinvolgimento di altri Paesi per aumentare da ogni possibile angolazione la pressione sulle operazioni della Russia. Il più ovvio e dichiarato è stato il nuovo annuncio che gli Stati Uniti e gli alleati hanno dichiarato guerra alla “flotta di petroliere ombra” della Russia. Ciò ha prodotto risultati immediati, come la nuova provocazione a carico della nave russa “Eagle S”, sequestrata ieri perché sospettata di aver tagliato alcuni cavi sottomarini tra Estonia e Finlandia.
Ora l’SVR russo riferisce che le stesse agenzie di intelligence britanniche e statunitensi si stanno preparando ad aumentare la pressione sulle ultime basi siriane della Russia:
SVR (Foreign Intel. Service)
⚡️🇬🇧🇺🇸 Le agenzie di intelligence di Stati Uniti e Regno Unito stanno preparando attacchi terroristici contro le basi russe in Siria.
Dopo il rovesciamento di Assad, Stati Uniti e Regno Unito si stanno impegnando per impedire che la situazione in Siria si stabilizzi, riferisce il Foreign Intelligence Service.
Gli attacchi terroristici contro le strutture militari russe in Siria dovrebbero essere organizzati da militanti del già bandito ISIS. I terroristi hanno già ricevuto droni kamikaze per gli attacchi. Per nascondere il loro coinvolgimento, i comandi militari di Stati Uniti e Regno Unito hanno dato istruzioni alle loro forze aeree di continuare a colpire sporadicamente le posizioni dell’ISIS.
Londra e Washington sperano che tali provocazioni costringano la Russia ad evacuare i suoi militari dalla Siria. Allo stesso tempo, le nuove autorità siriane saranno accusate di non aver controllato i radicali, ha sottolineato il dipartimento.
Tutto questo è particolarmente preoccupante in quanto i “ribelli moderati” hanno postato video inquietanti, in cui osservano gli aerei russi Su-35S decollare appena fuori dalla base aerea di Khmeimim:
Moderately armed oppositionists are so close to the Russian Khmeimim airbase that planes taking off fly almost over their heads. Is it worth talking about the possible risks if negotiations on the Russian military presence go in the wrong direction? pic.twitter.com/SQytGnmmgt
— Gene Green (@GeneGreen344103) December 29, 2024
Le provocazioni continuano e l’Occidente sa esattamente quali punti critici fare pressione:
⚡️🇱🇹Lithuanian special forces reserve officer Aurimas Navis dreams of capturing Kaliningrad:
‘Kaliningrad is very important if we start thinking seriously about how to stop Russia. If it were taken away from Russia, it would be a very big step forward towards ending the war. I… pic.twitter.com/6I0Y7qwzPO
— SIMPLICIUS Ѱ (@simpatico771) December 25, 2024
L’ufficiale della riserva delle forze speciali lituane Aurimas Navis sogna di catturare Kaliningrad: “Kaliningrad è molto importante se iniziamo a pensare seriamente a come fermare la Russia. Se venisse sottratta alla Russia, sarebbe un grande passo avanti verso la fine della guerra. Dieci anni fa avevo detto che i Paesi della NATO avrebbero semplicemente dovuto entrare a Kaliningrad e indire un referendum. Spero che i cittadini di Kaliningrad scelgano l’Europa. Questo può essere fatto semplicemente perché lì ci sono pochi soldati”.
Oppure che ne dite di questo:
🇷🇺⚔️🇫🇮 La Russia sta lavorando a uno scenario di attacco alla Finlandia – I propagandisti finlandesi stanno intimidendo la popolazione
▪️The La pubblicazione Iltalehti Journal, citando fonti della NATO, scrive in un nuovo folle articolo che la Russia starebbe preparando un possibile attacco alla Finlandia e ad altri Paesi del fianco orientale dell’Alleanza.
▪️”Secondo le stime, l’obiettivo dell’invasione russa potrebbe essere rappresentato dai confini della Pace di Turku del 1743. In particolare, le forze russe potrebbero prendere di mira la regione fino al fiume Kymijoki e, a nord, lo stretto di Puumalan”.
RVvoenkor
Ancora una volta, hanno perso la guerra sul campo, quindi ora non hanno altra scelta che far sanguinare la Russia in tutto il mondo. Cercheranno di far saltare tutte le relazioni della Russia, come quella con l’Azerbaigian per l’incidente aereo. Questo si aggiunge alla campagna appena lanciata per destabilizzare la società russa attraverso attacchi incendiari finanziati dallo SBU: in tutta la Russia, nelle ultime due settimane, diverse persone sono state costrette ad appiccare incendi, a perpetrare sabotaggi, ecc.
Questo naturalmente induce i “turbo patrioti”, i fanatici e i pessimisti a lanciare invettive contro Putin perché è “debole” e non ha ancora bombardato Londra, Washington, Kiev ecc. Realisticamente parlando, non c’è molto che la Russia possa fare per fermare direttamente queste escalation. L’unico modo è vincere la guerra nel modo più rapido e deciso possibile.
A questo proposito, credo che le critiche all’approccio della Russia abbiano un merito: si potrebbe infatti dire che la Russia potrebbe porre fine alla guerra molto più rapidamente applicando una maggiore brutalità: Oreshnik sui ponti del Dnieper, per esempio? Purtroppo è impossibile dire con certezza quale approccio sarebbe più efficace a lungo termine. Un’argomentazione sostiene che colpire Kiev con gli Oreshnik non avrebbe alcun effetto sulla sconfitta dell’AFU vera e propria. Ma c’è la possibilità che un attacco decapitante che elimini la leadership ucraina possa portare a un collasso morale, o a lotte caotiche per il controllo, che farebbero crollare lo Stato quando l’intera AFU si dissolverà in fazioni ostili.
Per ora dobbiamo convivere con le scelte fatte dalla Russia, che sembrano fatte apposta per evitare tutti i rischi possibili. La Russia sembra credere di poter ridurre al minimo i contraccolpi di queste provocazioni ed escalation per il tempo sufficiente a permettere alle sue Forze Armate di spezzare la spina dorsale dell’AFU. Probabilmente è una valutazione corretta, ma c’è sempre la possibilità di un evento imponderabile, in particolare con le nuove notizie che l’Ucraina starebbe nuovamente pianificando una provocazione nucleare.
Per il momento, tuttavia, possiamo aspettarci un periodo di forti pressioni internazionali sulle risorse marittime e sulle flotte mercantili russe, in accordo con i nuovi giochi per il transito del gas e dell’energia, che si stanno attivando.
Tutto questo fa parte di una più ampia operazione sistemica volta a paralizzare l’economia russa nel lungo periodo, aumentare al massimo i costi della guerra e creare malcontento nella società contro la classe dirigente.
Ma, secondo un nuovo rapporto del Financial Times, Trump potrebbe rapidamente porre fine a tutto questo:
Trump potrebbe costringere l’Ucraina a fare la pace senza garanzie di sicurezza e ad alleggerire le sanzioni contro la Russia, – Financial Times
▪️ “L’indole proiettata agli affari di Trump, la sua determinazione a evitare guerre e il suo disprezzo per gli alleati democratici porteranno gli Stati Uniti a facilitare grandi accordi con la Russia e la Cina…
▪️ L’America si concentrerà sull’affermazione del dominio nella propria regione, facendo pressioni su Messico e Canada e con la prospettiva di occupare il Canale di Panama e la Groenlandia. Trump costringerà l’Ucraina a un accordo di pace, senza fornire garanzie di sicurezza. Allenterà le sanzioni contro la Russia e sarà felice di vedere Putin alla cena del Ringraziamento a Mar-a-Lago”.
Questo è solo un altro motivo per cui la Russia ha probabilmente scelto di giocare con la massima cautela: vede che gli esiti favorevoli al collasso dell’Ucraina hanno maggiori probabilità di realizzarsi senza dover ricorrere a misure estreme o disperate.
A corollario di quanto sopra, un nuovo articolo del NYT sta facendo il giro del mondo:
La grande rivelazione è che Biden ha consegnato all’Ucraina almeno 500 missili ATACMS – e sono già quasi del tutto esauriti, senza altri lotti in arrivo:
In primavera, il presidente Biden aveva acconsentito. L’amministrazione aveva consegnato all’Ucraina ben 500 missili prelevati dalle scorte del Pentagono, hanno detto i funzionari statunitensi.
…
A quel punto, all’Ucraina rimanevano solo “decine di missili” – forse circa 50, avevano detto i due funzionari statunitensi. Secondo loro, non c’era alcuna probabilità di ottenerne altri. Le limitate forniture americane erano già state assegnate per l’impiego in Medio Oriente e in Asia. Anche i funzionari britannici, che dopo la decisione di Biden avevano permesso all’Ucraina di utilizzare i missili a lungo raggio Storm Shadow all’interno della Russia, hanno dichiarato di recente di non averne molti altri da fornire.
Rifletteteci un attimo: la scorta totale di ATACMS degli Stati Uniti è probabilmente di circa 1500-2000 unità. Ciò significa che gli Stati Uniti hanno spedito in Ucraina circa il 25-33% della loro intera riserva strategica e che questa quantità gigantesca è già stata utilizzata contro obiettivi russi senza praticamente alcun risultato apprezzabile.
Questo non è certo di buon auspicio per l’Ucraina, e nemmeno per gli Stati Uniti in un’ipotetica guerra contro la Russia. Un nuovo articolo del WaPo fornisce un’ulteriore triste resoconto della situazione in prima linea dell’Ucraina:
La maggior parte del personale militare ucraino riconosce che la carenza di soldati è ora altrettanto critica quanto il deficit di armi. Alcuni incarichi specializzati nel 33° – come conducente di veicoli corazzati – vengono svolti da una sola persona per tutto un battaglione, hanno detto i soldati, e questo complica la logistica del trasporto truppe da e per le posizioni di trincea.
………………
Intanto l’Europa continua a crollare, con il presidente tedesco che ha sciolto completamente il Bundestag fino alle elezioni lampo di febbraio:
Con l’entrata in scena di Trump, si prevede un peggioramento della crisi europea, il che fa presagire un futuro ancora peggiore per l’Ucraina.
L’anno prossimo l’Ucraina avrà ancora meno sistemi con cui colpire la Russia, visto che gli ATACMS e altri sistemi d’arma di questo tipo sono quasi esauriti. La Russia, invece, continua a migliorare le proprie capacità difensive: non solo grazie alla nuova iniziativa di Belousov di decentralizzare i nodi logistici di brigata e i depositi di munizioni, ma anche grazie all’aumento delle infrastrutture su vasta scala, come i bunker delle basi aeree. Nuove foto hanno mostrato che sta procedendo una campagna su larga scala per la costruzione di rifugi di cemento, il che significa che l’Ucraina avrà sempre meno opportunità di condurre attacchi significativi contro la Russia, il tutto con una fornitura di armi in diminuzione.
Arestovich ha formulato una nuova teoria, secondo cui l’Ucraina abbasserà la mobilitazione a 18 o addirittura a 15 anni e cercherà di resistere fino al 2026, quando le elezioni di metà mandato al Congresso degli Stati Uniti dovrebbero riportare i Democratici al controllo del Congresso. Altri hanno sposato questa teoria, secondo la quale l’Ucraina potrebbe nuovamente avere una minima possibilità di ottenere maggiore assistenza. Di questo passo, tuttavia, è difficile immaginare che, anche con una mobilitazione di questo tipo, l’Ucraina possa resistere a lungo.
Simplicius
Fonte: simplicius76.substack.com
Link: https://simplicius76.substack.com/p/sitrep-122824-provocation-pressure
29.12.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org