Nell’antichità i celti in questo periodo dell’anno celebravano la festa del sole nascente che proprio dal mese di febbraio comincia ad avvicinarsi gradualmente alla terra.
Si inizia ad uscire dall’inverno e la natura si prepara all’imminente rinascita. Tutte le creature viventi avvertono l’influsso del fermento primaverile e il richiamo a vivere con maggior pienezza dopo tante giornate buie e fredde.
È il momento di sostenere il fegato che partecipa alla depurazione del sangue dalle scorie metaboliche e proprio per questo ora deve essere nelle condizioni di lavorare al meglio. Inoltre, secondo la medicina tradizionale cinese, quest’organo assicura e garantisce il fluire armonioso dell’energia in tutto l’organismo e mai come in questo passaggio stagionale le forze vitali devono scorrere libere attraverso il corpo.
Ci sono alcune piante in grado di detossinare i tessuti epatici e di stimolarne la funzionalità. Mi riferisco, ad esempio, al tarassaco (che ha un effetto rinfrescante sul calore del fegato, depura e dissipa gli accumuli), alla fumaria (che regolarizza il flusso della bile) e al cardo mariano (che ha un’azione disintossicante e rigeneratrice a livello della cellula epatica).
Ne ho nominate tre, ma in realtà ci sono varie erbe adatte al benessere sia di fegato che di cistifellea (boldo, carciofo, crespino, rosmarino …). Anche la curcuma (utilizzata in India da almeno 4 mila anni in cucina, in medicina e per tingere di arancione la tonaca dei monaci buddisti) incrementa il flusso biliare, oltre ad avere dimostrate proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antivirali.
In aggiunta ai rimedi provenienti dal mondo vegetale, sono da tenere in considerazione anche alcuni nutrienti necessari al fegato per neutralizzare le tossine come il glutatione, la metionina, e lo zinco, tanto per citarne alcuni. Ecco che, in base alle singole situazioni, potranno tornare utili anche integratori alimentari che contengono una o più di queste sostanze.
Infine ricorda che il fegato, sempre secondo la visione della medicina tradizionale cinese, è legato anche all’equilibrio emotivo.
Se si trova in un buono stato, fa in modo che le emozioni fluiscano dolcemente. Se invece è affaticato, le emozioni rimangono compresse, ristagnano, quindi possono scatenare tutta una serie di turbe: irritazione, agitazione, insofferenza, intolleranza, frustrazione, depressione, ma soprattutto collera.
In questo caso rimedi più sottili che agiscono a livello vibratorio nel campo energetico (come, ad esempio, alcune specifiche essenze floreali, soprattutto quelle originali del dott. Edward Bach) possono rappresentare un ulteriore supporto da prendere in considerazione.
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VB