Richard Perle esorta americani e israeliani ad attaccare la Siria

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Parlando al Summit di Gerusalemme (la conferenza dei neocon e delle forze Likud raggruppate intorno a Ariel Sharon), Richard Perle ha esortato a compiere ulteriori attacchi contro la Siria. “Dall’11 settembre 2001, il Presidente Bush ha trasformato il modo di affrontare il terrorismo, quando disse che non avrebbe più fatto alcuna distinzione fra terroristi e stati che li ospitano. Mi sono sentito felice quando ho visto Israele prendere la stessa linea d’azione, andando a bombardare i governanti del Libano a Damasco in risposta ad atti di terrore che provenivano dal territorio libanese”.

Perle ha poi sottolineato che era una sua speranza che l’attacco aereo riflettesse una nuova strategia politica israeliana simile alla dottrina di Bush.

“I siriani, poiché appoggiano i terroristi, rappresentano per noi un problema. E dobbiamo trovare il modo di fermarli”.

Alla domanda se gli Stati Uniti pensano di impiegare in questa azione anche le loro forza, Perle rispondeva che “tutto è possibile”, aggiungendo che, nonostante l’impegno americano in Iraq, gli USA potrebbe dispiegare ulteriori truppe contro la Sira, in considerazione anche del fatto che “la Siria è militarmente debole”.

[Fonte: AP, 13 ottobre 2003]

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