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BESLAN: DOPO UN ANNO IL MISTERO SI CHIARISCE

Non è opportuno considerare l’attualità internazionale prescindendo dalle realtà strategiche. Al momento del sequestro avvenuto il 3 settembre 2004 a Beslan, in Russia, che ha causato la morte di 186 bambini, i principali media avevano preso le distanze dall’orrore sostenendo i «Ceceni moderati» di Aslan Maskhadov, appoggiati da Londra e da Washington. Eppure, un anno dopo Chamil Bassaïev, organizzatore dell’operazione concepita per provocare una carneficina, è stato appena proclamato vice-primo ministro del governo in esilio. Ci si rende conto, con distacco, che ancora una volta l’emozione immediata favorisce interessi più complessi: il controllo delle risorse della regione del Caspio. (continua)

blankIL COMPLESSO INDUSTRIALE CARCERARIO NEGLI STATI UNITI
Sradicati nel loro stesso paese: come lavorano i detenuti.
Le carceri costituiscono un affare succulento, soprattutto negli Stati Uniti: vi si trova manodopera a basso costo, senza diritti e, ovviamente, in cattività. Molte grandi imprese, tra cui Microsoft, Starbucks e Colgate Palmolive approfittano di questo sistema. Profitti a parte, il complesso industriale carcerario degli Stati Uniti funziona come un’immensa macchina repressiva, di controllo e di sfruttamento. (continua)

MILITARIZZAZIONE DELLO SPAZIO
Robert Joseph, un diplomatico per le guerre stellari.
Robert G. Joseph si è messo in luce conducendo alla sua maniera il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato di non proliferazione dei missili balistici. Nominato Sottosegretario di Stato per il controllo degli armamenti, avrebbe dovuto adoperarsi per rinforzare la superiorità militare statunitense, impedendo ai piccoli paesi di armarsi e obbligando le altre potenze nucleari a limitare i loro armamenti, tutto questo però militarizzando lo spazio. Per fermare questo disequilibrio la Russia propone un trattato di disarmo dello spazio e, in assenza di questo, si appresta a lanciare un’arma capace di mettere fuori uso la totalità dei satelliti orbitali. (continua)

SOURKOV: “LA STABILIZZAZIONE DELLA RUSSIA NON E’ AFFATTO ASSICURATA”‘

Vladislav Sourkov, il braccio destro del presidente Putin, che rifiuta abitualmente ogni contatto con la stampa, ha concesso un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel. Il numero due russo indirizza un messaggio ai suoi partner europei: la riconquista del paese non è affatto terminata e la conclusione pacifica della questione cecena si scontra sempre con l’opposizione, in seno all’apparato dello Stato, di quelli che rifiutano una Russia federale multietnica, nello stesso tempo ortodossa e musulmana. Il rischio del colpo di stato, come nel 1991, non è escluso. (continua)

RICATTO FINANZIARIO: WASHINGTON PREPARA UN ULTIMATUM CONTRO L’ONU

L’amministrazione Bush moltiplica le sue manovre per dissolvere il diritto internazionale e ridurre l’ONU allo stato di una semplice amministrazione umanitaria. Preparando la prossima puntata di questa guerra diplomatica, la camera dei rappresentanti si prepara ad adottare una proposta di legge che ingiunge all’ONU di piegarsi a 38 riforme strutturali sotto pena di sabotare il suo bilancio. (continua)

blankGLI STATI UNITI SI STANNO LOGORANDO DALL’INTERNO
Si accentua la caduta del dollaro. Se l’abbassamento del dollaro non intacca l’economia degli Stati Uniti, che stampano dollari più del necessario, senza alcun rapporto con la loro produzione interna, ne’ considerazione del loro debito pubblico, questo non vale per i paesi “dollarizzati” dell’America Latina. Perciò, è nella più grande discrezione che uno Stato come il Cile ha deciso di emanare i suoi buoni del Tesoro in euro, o che Cuba abbia deciso di convertire integralmente la sua moneta di cambio in euro. (continua)

LA DOTTRINA STRATEGICA DEI BUSH
L’11 settembre 1990, George Bush padre presentava al Congresso la sua visione di un «nuovo ordine mondiale» dominato unicamente dagli Stati Uniti. Poco dopo, lasciava nelle mani di Dick Cheney e Paul Wolfowitz il compito di teorizzare su questa dottrina e di determinare le sue conseguenze diplomatiche e militari. Questo processo ideologico, interrotto dalla parentesi del mandato Clinton, riprese dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e si completò con la pubblicazione della Strategia di Sicurezza Nazionale da parte di George Bush figlio, l’11 settembre 2002. (continua)

IL TRATTATO ISTITUTIVO DELLA COSTITUZIONE EUROPEA E LA GUERRA

La dipendenza storica dell’Unione europea nei confronti della NATO prosegue ancora. Nel dicembre 2003, Javier Solana (segretario generale dell’Unione dopo esser stato quello della NATO) faceva adottare dal Consiglio la sua strategia europea di sicurezza che trasferiva all’interno dell’Unione la “dottrina Bush”. (continua)

QUANDO REPORTERS SANS FRONTIERES COPRE LA CIA
Reporters sans frontières gode, in Francia, di un onorevole reputazione, mentre i media latino americani l’accusano di essere assoldato dalla NED/CIA. L’associazione raccoglie più di 2 milioni di euro all’anno grazie al pubblico francese che contribuisce economicamente ad aiutare i giornalisti oppressi nel mondo. In realtà, solo il 7% del budget totale di RSF è destinato alla sua missione principale. La vera attività dell’associazione, da quando ha firmato un contratto con la fucina d’Otto Reich, si è trasformata in lotta ai regimi progressisti latino-americani (Cuba, Haïti, Venezuela). (continua)

IL PAKISTAN SFRUTTA IL PAPAVERO AFGANO
Da quando è stato esso sotto il controllo delle forze di stabilizzazione della Nato, l’Afghanistan è diventato il primo produttore mondiale di papavero da oppio. Raffinato nei laboratori dei servizi segreti pakistani costitusce la parte principale del Prodotto Nazionale Lordo dell’Afghanistan e del Pakistan, diventati tutti e due dei narco-Stati. Lungi da essere a profitto delle popolazioni, questa manna è utilizzata per l’acquisto di armamenti statunitensi in previsione dell’attacco all’Iran. (continua)

115 ATLANTISTI CONTRO LA RUSSIA
La tragedia di Beslan ha dato luogo nella stampa occidentale, da settembre 2004, ad un’intensa campagna di propaganda mirante ad accreditare l’idea che la Russia sia ridiventata un paese totalitario. Un manifesto che riprende questa retorica sotto forma di lettera aperta è stato pubblicato a ottobre 2004 da tutta la stampa occidentale. I suoi firmatari vi sviluppano un discorso che ricorda quello di Ronald Reagan in merito all’“impero del male” sovietico. Con la loro voce, riflettono la volontà dei neo-conservatori di Washington di destabilizzare un paese diventato il primo produttore mondiale di petrolio. (continua)

LA MORTE DI RAFIK HARIRI
A chi giova la destabilizzazione del Libano?
L’assassinio di Rafik Hariri ripropone lo spettro della guerra civile o dell’invasione straniera in Libano. Come gli attentati che si sono succeduti a Beirut, mira a destabilizzare il paese ed a colpire la Siria. Ma quali interessi persegue questo gioco? Il giornalista rumeno Vladimir Alexe propone degli elementi per rispondere. (continua)

GORDON ENGLAND, UN MERCANTE DI CANNONI AL PENTAGONO
Il nuovo “numero 2” del Pentagono, Gordon R. England, non è un ideologo come il suo predecessore Paul Wolfowitz, ma un uomo d’affari. Ha ristrutturato e re-indirizzato la General Dynamics, vittima del disarmo nei primi anni ‘90, e ne ha fatto il 4° fornitore delle forze armate statunitensi. Dovrebbe spingere gli interessi dell’impresa, in occasione della prossima guerra, a sfavore della Raytheon e della Northrop Grumman. Più che mai, il complesso militare-industriale impone la sua politica a Washington. (continua)

IL PEAK OIL E IL CONTO ALLA ROVESCIA FINALE
In un discorso pronunciato come dirigente della Halliburton, società venditrice di impianti petroliferi, due anni prima di divenire vicepresidente degli Stati Uniti, Dick Cheney rivelava il suo reale pensiero in materia di politica energetica… (continua)

INTERVISTA A THIERRY MEYSSAN
Durante un colloquio negli studi del canale Al-Arabiya, Thierry Meyssan ritorna a parlare degli attentati del 11 Settembre 2001, il ruolo di Al Qaïda e la teoria neo-conservatrice del “complotto islamico mondiale”… (continua)

HAITI: QUELLO CHE I GRANDI MEDIA NON MOSTRANO
Dopo un anno di occupazione, dapprima da parte della Francia e degli Stati Uniti, poi dai soli Stati Uniti, Haiti è in una situazione ancora peggiore, con più dell’ 80% di disoccupazione e quasi il 90% della popolazione che vive di espedienti in una situazione di estrema povertà… (continua)

LA JAMESTOWN FOUNDATION, UN’AGENZIA STAMPA SU MISURA
Creata dalla CIA per mettere in scena le fughe comuniste dell’epoca di Reagan, la Jamestown Foundation ha ripreso l’attività sotto l’amministrazione Bush.
Da allora, esce con dei bollettini specializzati, che servono da riferimento ai think tanks di Washington. Universitari e giornalisti si impegnano a descrivere un mondo fantasmagorico la cui ostilità giustifica da sé l’imperialismo statunitense… (continua)

I PIANI DEL COMITATO AMERICANO PER UN LIBANO LIBERO
LA PREPARAZIONE DELLA “RIVOLUZIONE DEI CEDRI”

Da otto anni a questa parte, il Comitato Statunitense per un Libano libero ha pazientemente elaborato un dossier mediatico e giuridico che ha portato alla situazione attuale. Il Comitato, legato ai falangisti, filo-israeliano e filo-statunitense, ha organizzato l’attacco della Siria e manipolato l’assassinio dell’ex primo ministro Rafik Hariri. E’ riuscito ad intossicare l’opinione pubblica internazionale e a far credere che i responsabili di questo attentato siano i ba’asisti. Fino a quando ieri, un milione e mezzo di Libanesi manifestano contro l’ingerenza degli Stati Uniti ed in sostegno della Siria… (continua)

JHON BOLTON, UN DEMOLITORE ALL’ONU
La nomina di John Bolton ad ambasciatore degli Stati Uniti all´ONU ha suscitato costernazione ed inquietudine nelle cancellerie straniere, ed applausi nell´estrema destra statunitense. Per il democratico Sidney Blumenthal, chiamato in causa dal Guardian, non c´è alcun dubbio sulla missione di Bolton: eliminare Mohammed El Baradei dalla direzione dell´AIEA, Agenzia Internazionale dell´Energia Atomica, e costringere l´ONU ad approvare le prossime avventure militari in Iran, Siria e Corea del Nord… (continua)

blankJEAN-BERTRAND ARISTIDE, UN ANNO DOPO
Mentre numerose manifestazioni invadono le strade di Port-au-prince per reclamare il suo ritorno, il presidente eletto Jean-Bertrand Aristide ha accordato un’eccezionale intervista allo scrittore Claude Ribbe, di cui pubblichiamo il testo integrale ed il video… (continua)

NATAN SHARANSKY IDEOLOGO DELLA DEMOCRATIZZAZIONE FORZATA
Il presidente Bush ormai lo riconosce pubblicamente, i suoi discorsi di politica estera sono ispirati dagli slogan del vice primo ministro israeliano, Natan Sharansky. Vecchia spia degli USA in URSS, diventato leader dell’estrema destra in seno al Likud, questo uomo dalle molte facce ha inventato la retorica del colonialismo moderno: dalla Palestina e dall’Iraq alla Russia, bisogna democratizzare “con la punta del fucile”… (continua)

IL CATO INSTITUTE, L’ANARCHISMO VISTO DALLE MULTINAZIONALI
Il think-tank dei liberali
Prodotto ibrido della rivoluzione hippie del ’68 e delle teorie reazionarie di Friedrich von Hayek, il Cato Institute è passato dalla promozione della libertà sessuale e dalla liberalizzazione della marijuana, alla difesa degli interessi delle multinazionali nei confronti degli ecologisti. In particolare si è concentrato sulla distruzione dello Stato sociale e, soprattutto, sulla privatizzazione completa delle pensioni. Uno dei suoi responsabili, il vecchio ministro fascista cileno Jose Pinera,ha ispirato la riforma assunta da Gorge W. Bush come obiettivo primario del suo secondo mandato… (continua)

LIBERTA’ D’INFORMAZIONE CONTRO LIBERTA’ D’ESPRESSIONE
(continua)

LA PROPAGAZIONE DELLA MARA SALVATRUCHA
La criminalità del dopo-guerra in America Centrale… (continua)

LA TENTAZIONE MOLDAVA
Tutto è pronto a Chisinau per una “rivoluzione arancione” in occasione delle elezioni legislative il prossimo 7 Marzo. Non è chiaro, però, in cosa i democratici cristiani di Yuri Rosca potrebbero rappresentare una rottura con l’attuale governo comunista di Vladimir Vorovin… (continua)

VERTICE STORICO PER SIGILLARE L’ALLEANZA DEI GUERRIERI DI DIO

Il vertice di Gerusalemme, che si è tenuto dal 12 al 14 ottobre 2003 all’hotel King David di Gerusalemme, ha sigillato l’alleanza tra tre gruppi guerrafondai: gli ex sostenitori della guerra fredda a Washington, gli evangelisti fondamentalisti e la mafia russa in Israele… (continua)

DONALD RUMSFELD, IN PREDA AL DUBBIO
Un promemoria di Donald Rumsfeld, esclusivamente destinato ai suoi quattro principali collaboratori, è stato pubblicato da USA Today. Esso manifesta la confusione che regna al Pentagono: nessuno è capace di misurare l’efficacia delle forze armate statunitensi, nessuno sa come agire affinché possano perseguire gli obiettivi politici loro assegnati, nessuno sa a che cosa possa servire la loro potenza… (continua)

”L’INTEGRAZIONE LATINO-AMERICANA E’ UN’UTOPIA REALIZZABILE”
Chavez, riavvicinandosi ai sogni del Libertador Simon Bolivar, e rinforzato dall’esperienza cubana, apre fronti multipli contro la dominazione degli Stati-Uniti, nei campi culturali, energetici e finanziari…(continua)

STEPHEN ADLEY, CONSIGLIERE DELLA SICUREZZA NAZIONALE

Sconosciuto al grande pubblico, Stephen Hadley ha condotto una brillante carriera all’ombra di Brent Scowcroft e di Condoleezza Rice. Avvocato d’affari condannato per truffa, diviene poi consigliere del primo fabbricante mondiale d’armi, Lockeed Martin.

Egli forma il candidato George W. Bush, redige la nuova dottrina nucleare, prepara la creazione del dipartimento di Sicurezza della patria, supervisiona gli ingressi nella NATO e “vende” l’invasione dell’Iraq… (continua)

SIRIA: UN OSTACOLO IMPREVISTO

Durante la sua conferenza stampa del 15 Febbraio 2005, il generale Sharon ha espresso le sue inquietudini a proposito della vendita di missili russi alla Siria. Israele, che continua ad occupare le aziende agricole del sud del Libano e il Golan siriano, teme che queste armi siano in parte destinate al movimento di resistenza Hezbollah, che qualifica «terrorista» e d’altra parte siano utilizzate per respingere Tsahal (esercito ebraico d’occupazione). Secondo Victor Litovkine, analista militare di RIA-Novosti, queste armi non modificheranno l’equilibrio delle forze. Quello che oscura invece i piani di Tel-Aviv e di Washington, è il ritorno di Mosca nella regione, nel momento in cui questi due alleati fanno montare la tensione contro Damasco… (continua)

RUMSFELD CONOSCEVA IN ANTICIPO I PIANI DELL’11 SETTEMBRE
Visionario o organizzatore? A più riprese, il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld aveva annunciato gli avvenimenti dell’11 settembre 2001. Due minuti prima del primo impatto a New York, preveniva i suoi visitatori dell’imminenza degli attentati. Appena dopo l’attacco al World Trade Center, annunciava il prossimo bersaglio: il Pentagono… (continua)

L’ATTACCO CONTRO IL WTC ERA STATO ANTICIPATO DALLA RAND CORPORATION
Finanziati dalle industrie militari, gli analisti della Rand Corporation richiedono sempre più denaro per i bilanci militari. Secondo loro, lo scenario dell’11 settembre era inimmaginabile e segna una rivoluzione nel terrorismo che richiede crediti illimitati per essere combattuto. Tuttavia, avevano analizzato l’inconcepibile in dettaglio, nel marzo 2001, dinanzi all’accademia dell’aviazione militare US: un attacco aereo contro World Trade Center… (continua)

IL GIOCO DI CARTE DEL REGIME BUSH
I 52 più pericolosi dignitari americani… (continua)

11 SETTEMBRE: SCIENTIFICAMENTE IMPOSSIBILE
L’US Army fallisce nell’elaborazione di una simulazione credibile dell’attentato del Pentagono… (continua)

QUANDO RUMSFELD DICHIARAVA CHE UN “MISSILE” HA COLPITO IL PENTAGONO
Un mese dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Donald H. Rumsfeld, si è lasciato andare a delle confessioni nel corso di un’intervista al Pentagono rilasciata a Lyric Wallwork Winik per “Parade Magazine”. Evocando l’impossibilità dei servizi informativi di contrastare tutti i tipi di attacchi terroristici possibili, aveva precisato che era stato fatto uso di un “missile per danneggiare questo edificio”… (continua)

PENTAGONO: IL GIOCO DEI SETTE ERRORI
Come tutti sanno, l’11 settembre, meno di un’ora dopo l’attacco al World Trade Center, un aereo precipitava sul Pentagono. Un primo dispaccio della Associated Press aveva parlato di un camion bomba. Questa notizia era stata rapidamente smentita dal Pentagono e la versione ufficiale dei fatti non è ancora stata contestata. Adesso una piccola sfida: trovate nelle immagini che seguono elementi che possano confermare la tesi ufficiale!… (continua)

OTTO LEGGENDE MEDIATICHE SULL’IRAQ
L’Amministrazione Bush ha richiesto i servizi degli Uffici di Pubbliche Relazioni (Hill & Knowlton’s, Rendon Group, etc.) per spargere diverse tesi sull’Irak e ripeterle incessantemente sulla stampa.
Tenuto conto del gran numero dei canali di diffusione utilizzati e attraverso la sola forza della ripetizione, queste tesi sembrerebbero allo stato attuale comunemente accettate.
Così le si ritrova negli articoli di attualità o nei dibattiti televisivi senza che un solo giornalista non si prenda più la pena di verificarne l’autenticità. I più popolari di questi miti sono riuniti in questo articolo. (continua)

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