Di Verdiana Siddi per ComeDonChisciotte.org
L’incontro a Mosca tra i presidenti di Russia e Cina rimarca ancora una volta la volontà di entrambi i paesi di consolidare la decennale partnership in stretta collaborazione con i numerosi paesi del mondo che non si riconoscano nel modello unipolare occidentale atlantista di stampo imperialista a guida statunitense che si presenta come infelice alternativa al naturale dialogo tra gli attori geopolitici tutti.
Vladimir Putin si è complimentato e congratulato con Xi Jinping per la sua terza rielezione e in special modo per i risultati che ha ottenuto in termini di crescita economica del suo paese, mentre per il presidente cinese la Russia è un importante alleato e il presidente Putin “un caro amico” e, come da “buoni vicini”, la volontà è di rafforzare la collaborazione.
Tra le prime notizie, una nuova rotta sul mare del nord per il trasporto di merci da esportazione: il progetto comprende 10 rompighiaccio, 141 navi da trasporto, 14 porti e il lancio di 12 satelliti in orbita, oltre alla costruzione di 4 centri di soccorso, per un totale equivalente a 23 miliardi di dollari.
Dai colloqui emerge una forte esigenza di salvaguardare il diritto internazionale, del quale a seguito delle tensioni attuali, vacilla la tutela e la garanzia.
Il piano di pace cinese sottoposto all’attenzione del presidente russo, espone in 12 punti le misure da adottare per favorire una de-escalation del conflitto:
dal rispetto della sovranità dei paesi secondo le leggi internazionali, all’abbandono della mentalità a blocchi, persistente dalla Guerra Fredda.
La promozione di un dialogo tra Russia e Ucraina a seguito del cessate il fuoco e lo stop ai combattimenti. E poi la protezione dei civili e la creazione di corridoi umanitari nel totale rispetto del diritto umanitario internazionale, astenendosi dall’attacco a strutture civili.
Settimo e ottavo punto riguardano il mantenimento della sicurezza delle centrali nucleari e il rigetto delle armi nucleari, sia sul loro uso che sulla sola minaccia di impiego.
Infine la regolamentazione dell’export di cereali, la fine delle sanzioni unilaterali, la stabilità delle filiere industriali e di approvvigionamento a tutela dell’economia globale (la fine dei combattimenti permetterebbe il processo), e l’invito ad una ricostruzione post-bellica – di ciò che si può ricostruire.
“Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina“, ha detto il Putin a Xi.
Ventilata anche l’ipotesi di una telefonata da parte di Xi Jinping a Joe Biden direttamente da Mosca, eventualità alla quale Putin ha dichiarato di non opporsi.
Fonti:
https://tass.com/politics/1591537
https://tass.com/politics/1591453
https://tass.com/politics/1591553
https://tass.com/economy/1591617
https://tass.com/world/1591627
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20.03.2023