Di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani), ComeDonChisciotte.org
Accantono per il momento il tema della pandemia, sulla cui storia, la verità è più che certo che debba ancora essere scritta. Soprattutto alla luce di quanto esposto dalla Russia venerdì scorso alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dove, gli uomini di Putin hanno portato le prove di quello che stanno trovando nella loro avanzata militare in territorio ucraino. Pare che gli Stati Uniti negli ultimi 17 anni, abbiano finanziato e partecipato direttamente, alle ricerche sulle armi biologiche e chimiche nei laboratori in Ucraina. Con questo violando l’accordo internazionale che disciplina le armi chimiche e biologiche. [1]
Mi arriva un messaggio disperato da un amico, gestore grandi imprese di una banca locale: “quando finisce questa guerra?” – “qua sta saltando tutto, ho aziende che chiudono e forse non riapriranno”. Mi racconta di una azienda appartenente al suo portafoglio clienti, si è vista passare il costo della bolletta da 30 mila a 200 mila al mese. Una differenza di oltre 2 milioni di euro all’anno che ne compromette in modo definitivo la redditività e quindi la sua sopravvivenza. Chiude, non ha altra scelta.
E meno male che siamo nella grande Europa della grande moneta Euro, quella che, a detta di quel genio di Prodi, ci avrebbe fatto lavorare un giorno in meno e guadagnare come se avessimo lavorato un giorno in più, altrimenti dico: cosa sarebbe successo!
Evidentemente qualcosa non sta tornando in questa meravigliosa favola. Ma dico, non cominciate ad accorgervene anche Voi che ci state credendo fino in fondo?
Ci hanno riempito la testa con paginate di giornali, talk show televisivi e post sul web, fino a farcela esplodere, garantendoci che con l’Euro avremmo avuto petrolio e gas a vita eterna; mentre nello sciagurato caso (per loro, non per noi.. intendiamoci) di ritorno alla vecchia Lira, la prospettiva sarebbe stata: girate nei boschi a far scorta di legna per scaldarsi.
Oggi, l’amaro risveglio! La benzina schizza abbondantemente sopra i 2 euro al litro, le bollette del gas e della luce raddoppiano e, come se non bastasse, il governo si prepara a nuove tasse sulle nostre abitazioni con la riforma del catasto in corso.
Su cosa si nasconde dietro ai folli rincari delle bollette, il sottoscritto vi aveva già avvertito poco più di un mese fa (Super Mario non perdona: fa passare l’aumento delle tasse per inflazione – Come Don Chisciotte) – oggi, non sappiamo se per errore, strategia o per la disperazione di non saper dove mettere le mani, ce lo conferma anche il ministro della Transizione ecologica Cingolani direttamente da Sky TG24 –
Non usa mezzi termini il ministro per certificare la situazione: “Una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini” –
“stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi”. “Il mercato – ha sottolineato Cingolani – ha alzato i prezzi in maniera irragionevole e lo stanno pagando le nostre imprese. Se mettiamo un tetto ai prezzi blocchiamo questa spirale speculativa. Siamo in presenza di una colossale truffa che viene dal nervosismo del mercato”.
Non solo il ministro Cingolani ci confessa la “truffa” (che per chi mastica un pò di economia era già ampiamente chiara), ma ci indica anche la soluzione: “mettere un tetto ai prezzi” – certamente, all’interno del funzionamento corretto di un sistema economico secondo i dettami della MMT, i prezzi dei prodotti sono una diretta conseguenza di quanto lo Stato è disposto a spendere. Quindi, tutto parte da una scelta di politica fiscale del governo. Bene. Ma Cingolani a quale governo appartiene! Al governo dei migliori e del migliore, al secolo Super Mario Draghi, il governo che Renzi ogni giorno si vanta di aver partorito per salvare il nostro paese dal disastro.
Allora perché Cingolani non fa quello che deve fare, visto che dimostra di capirne cause e rimedi?
Non lo fa, per il semplice motivo che il nostro governo viaggia con il pilota automatico inserito dal governo di Davos e consegnato nelle mani di Mario Draghi, unico che potrebbe avere il potere di disinserirlo.
La conferma di questo ci arriva direttamente da un video postato sul proprio profilo Facebook dal deputato appartenente al gruppo misto Alessio Villarosa, un video dove racconta per filo e per segno la trama ordita dal governo in commissione finanze per arrivare ad approvare la riforma del catasto (cliccate ed ascoltatelo):
“L’unico vero obiettivo del Governo è quello di aumentare le tasse”
ci dice Villarosa. Infatti, nel finale del video, ci fa capire chiaramente come all’interno di commissioni programmate per ridurre le tasse, per la riforma dell’IRPEF, per la semplificazione, ecc. sia stata inserita, dai tirapiedi del governo, la riforma del catasto, ed una volta ottenuta, le discussioni sui temi cari a famiglie ed imprese sono state rinviate.
Ma ancora peggio, in spregio alle nostre istituzioni democratiche, è quello che Villarosa ci fa notare in merito alla legge delega, ovvero lo strumento con cui il parlamento attribuisce al governo la facoltà di disciplinare, tramite i decreti legislativi, una materia.
Siamo al potere assoluto in mano al governo e quindi a colui che gestisce il pilota automatico. In commissione il governo decide sulle deleghe, ovvero come ci dice il deputato ex cinquestelle, “la delega che dovrebbe essere uno strumento del Parlamento è diventata uno strumento del governo che delegherà il governo stesso a fare le norme per il parlamento”, continua Villarosa – “i parlamentari della maggioranza non contano niente in questo momento” .
Più chiaro di così, Villarosa non avrebbe potuto essere. Questo è sintomo della pericolosissima deriva autoritaria istituzionale in cui il nostro paese sta andando.
Sempre per aprirvi gli occhi, vogliamo andare a vedere quanto si paga la benzina negli altri paesi, area euro e non:
La vedete la differenza di prezzo fra chi utilizza la moneta euro e chi invece la propria valuta nazionale? Basterebbe questo per farvi capire l’evidente truffa che anche il ministro Cingolani è stato costretto a confessare.
Intendiamoci, non dipende dal nome della moneta, ne tanto meno dal “cattivo” Zio Vladimir, come vorrebbero farci intendere i nostri media e la contro-informazione, ma bensì dalle politiche fiscali dei governi. E’ il nostro governo, come vi ho già ampiamente spiegato a livello tecnico nell’articolo sopra citato, che vuole tenerci in questa drammatica situazione. Altrimenti avrebbe tutti gli strumenti per porre fine immediatamente a tale situazione, che comporta estremi disagi alle nostre famiglie, oltre a portare molte delle nostre imprese a fallimenti certi con il conseguente aumento della disoccupazione.
Allora di fronte ad un governo che deliberatamente adotta misure che portano a povertà, fallimenti e disoccupazione ed una classe politica che assiste inerte, non è complottismo identificarlo come rispondente ad una disegno esterno; e che si tratti dell’Agenda di Davos od altro non fa differenza.
Togliere la moneta dalla disponibilità diffusa per il popolo attraverso politiche di austerity estrema, perseguendo continui surplus governativi, togliere diritti fondamentali dell’uomo attraverso l’uso di restrizioni introdotte tramite la paura di una falsa-pandemia e togliere la proprietà privata attraverso l’introduzione di imposte impossibili da pagare, che porteranno a spossessare i cittadini dei loro immobili trasferendoli ad appositi fondi una volta certificata l’insolvenza – non dovrebbe esser difficile comprendere come tutto questo sia il disegno di una élite che intende con forza e qualsiasi mezzo, riappropriarsi di quel mondo dove loro disponevano in assoluto e per diritto divino, della vita di ogni altro essere umano.
Di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani), ComeDonChisciotte.org
NOTE
13.03.2022