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La Redazione

 

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Nasce un comitato contro il progetto di un hub addestrativo nel cuore della Sicilia

Proteste dei cittadini e delle associazioni contro l'accordo dei sindaci di Sperlinga, Nicosia e Gangi. Nasce il Comitato intercittadino Identità e Sviluppo
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A cura di Stefano Vespo
Il 25 Maggio 2023
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Vento di guerra: una base per addestramenti militari nel cuore della Sicilia

Di Stefano Vespo per ComeDonChisciotte.org

Dopo la firma di un accordo di collaborazione tra i sindaci di Sperlinga, Nicosia e Gangi per la realizzazione di un immenso hub addestrativo nei boschi e nelle zone di riserva a ridosso dei tre paesi, tutte le associazioni presenti sul territorio, da quelle di categoria a Legambiente, al Movimento per la Difesa del Territorio, hanno cominciato a mobilitarsi: i sindaci hanno dovuto convocare accesi consigli comunali e consigli comunali aperti nei quali la popolazione ha manifestato il proprio dissenso. In pochi giorni nasce il Comitato Identità e Sviluppo, che al suo interno ha già raggiunto i 200 iscritti. Il comitato intercittadino ha immediatamente lanciato l’iniziativa di una petizione popolare nei tre comuni, constatando una quasi unanime contrarietà della popolazione al progetto di costruzione di un hub addestrativo militare.

Questo fatto rende ancora più evidente che la decisione, presa dai tre sindaci senza minimamente consultare la popolazione, è stata una decisione personale, priva di qualunque confronto con enti e cittadinanza.
L’hub avrà l’estensione di 33,5 chilometri quadrati, estensione che lo porrà tra i più grandi poligoni di addestramento d’Italia. Tale poligono disterà un chilometro dal centro di Sperlinga e quattro da quello di Nicosia.

L’accordo prevede la creazione di un deposito di armi, automezzi e munizioni nella zona artigianale dismessa di Sperlinga, costata ben 3 milioni di euro, che verrà ceduta all’esercito; la trasformazione di alcuni edifici comunali in caserme per ospitare i militari. Tale accordo accordo avrà la durata è di 30 anni, una durata insolita, dal momento che tali accordi di solito sono di cinque anni. L’hub addestrativo provocherà la scomparsa di quasi una ventina di piccole e medie aziende agricole e di allevamento; la crisi del settore caseario, dal momento che non vi saranno più pascoli disponibili; la fine di una comunità agricola, quella di Santa Venera, costituita da una trentina di famiglie, che dovrà abbandonare il territorio sul quale vive.

Le ripercussioni sul turismo, altra vocazione del territorio, saranno tremende: Sperlinga, ad esempio, avrà l’hub ad un chilometro di distanza e il deposito di mezzi e munizioni ai piedi del paese; durante le esercitazioni i colpi di mortaio saranno insopportabili e la viabilità sarà quasi completamente impedita: questo rappresenta non solo la fine del turismo per il paese, ma anche della stessa possibilità di continuare a viverci.

In una riunione promossa dal Consiglio pastorale di Nicosia svoltasi alla presenza del vescovo della diocesi, erano presenti rappresentati nazionali del Forum delle Famiglie e di Bene Comune, come pure rappresentati di associazioni di categorie delle provincie di Enna e Catania, delegazioni di imprenditori agricoli e produttori biologici. Tutti manifestavano preoccupazione per le ripercussioni sull’ambiente e sui rischi di inquinamento delle falde acquifere, un fenomeno che potrebbe compromettere l’agricoltura delle provincie limitrofe.

Una decisione di questa portata, che impatterà sull’economia e sull’ambiente dell’intera isola sembra essere stata presa da tre sole persone, che suppongono, a nome della collettività, che vi sia una “impellente esigenza” di avere un hub addestrativo a pochi chilometri, come si legge nell’accordo, per risollevare l’economia di quei paesi.

I soldati invece non porteranno quasi nulla: è impossibile ignorare questo fatto, la delusione delle aspettative che si ripete puntualmente, le speranza e le promesse che non si realizzano mai.

A conferma di questo è uscita recentemente una notizia pubblicata su L’Unione Sarda del 17 Maggio 2023 “A Teulada i militari non comprano neppure un panino” in cui si registra la completa assenza di qualunque ricaduta economica della presenza del poligono militare di Capo Teulada, un poligono la cui estensione è simile come quella del poligono pensato per occupare il cuore della Sicilia.

Di Stefano Vespo per ComeDonChisciotte.org

25.05.2023

Stefano Vespo. Poeta e scrittore. Laureato in Filosofia, attualmente insegna lettere al Liceo di Nicosia. Sposato, vive a Sperlinga. Scrive su temi di politica e società su ComeDonChisciotte.

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